Totò nei ricordi di Diego Alchimede

" Ho 75 anni. Nel cinema ho iniziato come comparsa, a partire dal film “La corona di ferro”(’41). No, come comparsa non ho partecipato a films con Totò. Ho fatto anche 3 film da protagonista, per esempio, nel 1948, feci il ruolo di Pietro di Castrolando in “Caterina da Siena”, dove fui considerato “il nipote di Paul Muni”, tanto gli somigliavo. Poi fui “aiuto segretario di produzione”, quindi “segretario di produzione”, poi “ispettore di produzione”, direttore di produzione, ed infine produttore. Produttore lo sono tutt’ora, ho prodotto il film con Tomba.
Ho fatto 122 films. Con Totò feci 4 films: “Totò e il Pirata Nero”, “Totò e Cleopatra”, “Totò contro tutti” e “Totò contro Maciste”, ma sulle relative date ed i titoli di distribuzione le potrò essere preciso solo dopo aver consultato i miei bollettini Enpals.
In “Totò contro Maciste”, Poggi mi affidò l’Ispettorato di produzione perché Nino Battiferri non stava bene, ed io non compaio nei titoli. L’ispettore di produzione esegue gli ordini del direttore di produzione e lo sostituisce quando non c’è, dà le direttive.
Totò era bravissimo, anche umanamente: tutti i giorni dava mille lire a tutti, ad ogni comparsa bisognosa. Inoltre dava 50 mila lire al gruppo dei macchinisti e 50 al gruppo degli elettricisti. Mai nessun altro è stato generoso fino a questo punto. Arrivava alle 12 ed in camerino studiava la parte; alle 14 era pronto per iniziare a girare. Quei film con me li girammo in 4 o 5 settimane. Ogni mattina veniva uno dell’assicurazione al quale si consegnava una copia dei “piani di lavorazione”: perciò la “Cinesicurtà”, ancora attiva a Roma, dovrebbe conservare i dati di quei films.
Tutti i napoletani, aspiranti comparse e generici, lo salutavano all’arrivo e gli chiedevano Lavoro. Lui, dopo essere stato dall’Organizzatore Generale, veniva a dirmi: “Diego, guarda lì, quel signore là fuori…(…)…fallo lavorare” Ed io non potevo rifiutare! Il rispetto era enorme. Totò giungeva in Cadillac nera guidata dal suo autista coi baffetti. Mario Castellani a Totò indicava i dettagli, i passi: 2 metri avanti, 2 metri dietro… La sua controfigura luci, talvolta faceva qualche piccolo ruolo, specialmente da tassista.
A portare gli animali sul set veniva Lombardi. Per “Totò contro il Pirata Nero” girati anche alcuni esterni della nave con le controfigure ad Orbetello, senza Totò. Per tale pellicola chiamai tutti gli stuntmen disponibili: gli Ukmar, Zamperla(bravo spadaccino), Susini detto “Ciuffo”, Attilio Severini(bravo cascatore, detto “l’uomo di gomma”), Bruno Ariè…
Tutti lo chiamavano “principe”. Non era proprio cieco cieco, leggeva… Totò si doppiava con la cuffia, da solo per la propria colonna, poi gli altri attori si doppiavano senza di lui. Il primo film che produssi è stato “il raggio infernale” nel 1966 "

intervista esclusiva del tenente Colombo del 28 settembre 1999


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