Totò nei ricordi di Felice Alfarano

attore

"Sono nato a Napoli nel 1936. Orfano di padre; ogni tanto riuscivo ad ottenere di poter fare delle comparsate in qualche pellicola, come “CAROSELLO NAPOLETANO”. No, comparsate o piccoli ruoli in film con Totò non mi è mai successo. Dalla stagione ’55-’56 lavorai a teatro in Compagnìe Primarie, a partire da quella diretta da Eduardo De Filippo. Conobbi bene Franco Coop, che era “una perla”, e vari altri. Ebbi la stima di Enzo Turco. Godo l’affetto di Sergio Bruni. Conobbi Clelia Matània, la quale, quando lavorò assieme a Rascel, ci insegnò a tutti la lingua inglese. Tina Pica mi disse: “ Tu mi fai ridere, senza volermi far ridere.”, che conservo come un autorevole complimento. La Pica, che era del 1888, esordì nel Cinema quando era Muto, e mi disse che, quando lavorò con Totò in “FERMO CON LE MANI” si scambiarono a vicenda “gli auguri” per il buon esito del film… Totò lo vidi a Napoli, venuto in tournèe con “A PRESCINDERE”, al teatro Mercadante. Uscito dall’Hotel Excelsior, salì in auto; io gli bussai sul finestrino, intenzionato a consegnargli una mia poesia, intitolata a Lui. Ma, vedendo la Faldini che mi salutava e lui, che invece guardava fisso, lo credetti un atto di indifferenza. Così, preso dalla rabbia, strappai la poesia a lui dedicata ed ispirata. Ero presso il Caffè Partenope a Santa Lucia. Solo anni dopo, seppi che era diventato cieco, e capii che avevo interpretato male quel suo sguardo. Quest’anno uscirà il mio 31esimo calendario; nel 1998 feci un Calendario dedicato ai 100 anni di Totò"

intervista esclusiva del tenente Colombo del 2 marzo 2000


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