Totò nei ricordi di Giuseppe Bernardini

" Sono nato nel 1941. Il mio primo film fu “Ferdinando primo re di Napoli”.
In “Operazione San Gennaro” ci siamo divertiti. Sul set vennero in visita Rocky Marciano, che era amico di Harry Guardino, ed Omar Sivori. Prima girammo gli esterni a Napoli, compresa la folla del finale; alloggiavamo all’ Hotel Majestic, a via Chiaja. Poi facemmo gli interni a Cinecittà.
L’interno delle fogne, con il topo telecomandato, fu tutto girato in una scenografia costruita a Cinecittà.
Totò venne due o tre giorni, senza controfigura, era accompagnato da un segretario.
Nessun attore aveva qui controfigure, neanche Nino Manfredi. Solo per Claudine Auger utilizzarono una controfigura-luci napoletana. Senta Berger non aveva controfigure personali, né erano previste stuntwomen, così, per la scena dove Maggie vestita da suora, scende di corsa, Dino Risi, mi chiese se la potevo fare io(per un giusto compenso): accettai!
La scena del pollaio dove Totò pota le rose, fu girata in un giardino. Turi Vasile conserva tutto. Con “La caduta degli Dei”, 1969, divenni operatore alla macchina."

intervista esclusiva del tenente Colombo del 13 dicembre 1999


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