Totò nei ricordi di Sandro D'Eva

direttore di fotografia

"Mi chiamo Alessandro e sono un friulano, nato ad Udine il 18 novembre 1927, sono reduce da tre infarti… “Totò a colori” era in 12 ASA perché era Ferraniacolor; la Kodak per “Carosello napoletano” era invece addirittura 6 ASA! Con Totò feci solamente 3 film, da direttore di fotografia.
Il primo era “Totosexy”: avevo fatto “Odissea nuda” ed altri film del genere, e, quando i produttori mi chiamarono, lo feci con piacere. Non ne ricordo il titolo originale, era un film ad episodi, del quale, ne erano già stati girati due da una altra squadra alla quale subentrammo, sostituendola. Qui eravamo a 50 ASA. Girammo quasi tutto alla Titanus-Farnesina; non ricordo affatto aver ripreso una scena ambientata in un aereo!
Durante “Il Comandante” io fui uno dei primi ad usare lampade al quarzo, fastidiose agli occhi: lui non mi dise nulla…portò una delle lampade al suo medico, e poi, con grazia, mi fece capire il problema, senza comunque farmelo pesare.
Durante la lavorazione de “Che fine ha fatto Totò Baby?” ungiorno, uno dei miei elettricisti Ritardò ed io gliene chiesi il motivo: “Vengo da Ostia, ed ho avuto problemi con la moto” Totò, che aveva sentito, il mattino dopo gli fece trovare una moto nuova. Ecco se era generoso! Era un “creatore”. Anche se dopo un ciak il regista diceva: “Buona!”, Totò osservava le espressioni dei volti della troupe e poi capitava ne traesse la conclusione: “No, facciamone un’altra"

intervista esclusiva del tenente Colombo del 7 settembre 1999


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