Totò nei ricordi di Renato Fattore

giovane fan di Totò di Ischia, che ebbe la fortuna di conoscerLo

"Conobbi il Principe Totò a Villa Borghese: all’epoca ero in un collegio a Roma, assieme ad un altro ragazzo di Ischia. Avrò avuto 8 o 9 anni; Totò aveva due cani-lupo. Ci soprannominò, con quell’improvvisare battute, di cui è noto Maestro: “ due isolani isolàti”.
Lo rividi as Ischia, ma non ebbi il coraggio di avvicinarmi perché era in carrozzina per il suo problema alla vista. Scrisse "ISCHIA MIA".
Ad Ischia Totò venne varie volte, ed alloggiava all’Hotel Lido. Sostò anche all’Acquario. Una volta venne assieme a Franca Marzi. Una volta venne per un Premio. Quando si girava “L’isola del corsaro verde” venne a d Ischia perché gli interessava una bella americana che recitava nel film.
A Ischia talvolta componeva le sue poesie e canzoni, e Renato Roia, proprietario dell’ Albergo Sampietro, gli trascriveva le composizioni. Gli mandai del vino rosso, una qualità denominata “ Per ‘e palumbo”, coiè tradotto vale a dire “Piede di colombo”, che a quanto pare gli piacque, tanto che Lui mi ringraziò, spedendomi una sua poesia sul vino, che conservo gelosamente, e che è tutt’ora INEDITA, perché così preferisco.
Aveva recitato la sua “ ‘A livella” incidendola con la propria voce, nel suo registratore. Quando l’editore Fiorentino gli propose di pubblicarla, Totò cercò Carlo Molfese, figlio d’arte, affinchè la trascrivesse. Carlo, di cui sono amico, la trascrisse dal registratore personale ove il Principe Totò la aveva recitata.
Dal Principe, così io lo ho sempre chiamato, ricevetti nel complesso, cinque lettere, delle quali ne conservo gelosamente quattro, in quanto una bruciò, come testimoniano le foto delle buste che le contenevano, fotocopiate e pubblicate in un recente libro.
Quando avevo circa sedici anni, mi pare fosse il periodo in cui girava “TOTOTRUFFA”, io ed il mio amico di Ischia, andammo a trovarlo: aveva una Cadillac nera, con le tendine. Lui ci regalò 10 mila lire a testa affinchè potessimo tornarcene ad Ischia, e senza problemi; invece ne aprofittammo per sostare qualche giorno a Roma.
Ho conosciuto Nino Taranto e Pietro De Vico, i quali, mi hanno talvolta coadiuvato, per i miei periodici Spettacoli in onore di Totò, al quale resto sempre riconoscentemente, legato."
Mi legge date dalle 4 lettere conservate:
-spedita da ROMA 15 GIUGNO 1963
-spedita da ROMA 19 FEBBRAIO 1964
-arrivata il 4 SETTEMBRE 1964
E spedita da Roma il 10 NOVEMBRE 1964

intervista esclusiva del tenente Colombo del 21 giugno e 1° luglio 1999


advanced web statistics

www.antoniodecurtis.com