Totò nei ricordi di Alessandro von Normann

" Sono di lontane origini tedesche, ma italiano, nato in Italia. Iniziai nel cinema nel 1954. Il mio vecchio zio, Isidoro Broggi, era molto amico del Principe Antonio De Curtis, così accadde che li incontravo spesso alla D.D.L. Totò era simpatico, straordinario, molto intelligente, di spirito.
Il mio ultimo incontro con Antonio De Curtis fu in occasione del film “RISATE DI GIOIA”, dove io, quale ispettore di produzione, preparavo ed organizzavo il set: ci lavoravo dalle 7 del mattino alle 2 di notte, per 60 giorni. Fu pesante e faticosissimo, perché si girava, praticamente, sempre di notte.
Totò iniziava ad avere problemi alla vista. Fra i 3 protagonisti, gli altri 2 erano la Magnani e Ben Gazzara, il più umano era Totò. Era superiore, sicuro di sé, affascinante, galante, gli piacevano le belle donne; era professionale; faceva anche a gara per mettere bonariamente in imbarazzo le persone. Anna Magnani indossava un abito nero confezionato dalle sorelle Botti su disegni di Gherardi, il quale era sia lo scenografo che il costumista del film.
E’ vero che la Magnani si infortunò, e fu ingessata ad un braccio, ma è falso che dovemmo sospendere la lavorazione: semplicemente spostammo l’ordine del programma delle scene da girare. Degli esterni ricordo bene la zona di Piazza dell’Esedra . "

intervista esclusiva del tenente Colombo del 21 febbraio 2000


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