Totò nei ricordi di Elio Pandolfi

attore, imitatore, doppiatore…

"A teatro vidi Totò svariate volte ne “ORLANDO CURIOSO” e “CHE TI SEI MESSO IN TESTA?” Con Anna Magnani erano una coppia irresistibile! Con Lui a fianco feci “TOTO’ LASCIA O RADDOPPIA?”: era sempre disponibile, divertente, spassoso, signorile. Lavorava dalle 13 alle 19. Leggeva il copione e lo “tramutava”. Finii in queto film perché mi contattò Ermanno Donati, uno dei due produttori, del quale ero amico.
Le scene ambientate al bar milanese furono ricostruite a CINECITTA’; ricordo che arrivai con la febbre, ero un po’ intontito, e gli confidai di essere preoccupato. Quando, per il malessere influenzale non risultavo pronto al ciak, Totò utilizzava il bastone di scena(che adoperva nel ruolo di duca), e con quello, senza farsene accorgere dalla camera, mi toccava, facendomi capire che toccava a me dire la battuta. Vi lavorai pochi giorni. Un giorno Gabriele Tinti mi fece lo scherzo di nascondermi una rana in tasca! Totò aveva ammirazione per Luigi Pavese.

“NOI DURI”: vi partecipai una sola giornata, non ricordo se al Centro Sperimentale o se a Cinecittà. Sì, qui c’era Dino Valdi. Fu il film dove il povero Fred Buscaglione non potè vedersi…

intervista esclusiva del tenente Colombo dell' 8 novembre 1999


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