" Un giorno, mi telefonò Gino Latilla: “Il Principe Totò ha scritto una canzone
e vuole registrarla.”
Così avvenne che gliela orchestrai. Il mio collega Angelini, disponeva di validi cantanti,
i quali la portarono al successo. Non ricordo quale fosse. (interviene la moglie che gli suggerisce:
“Malafemmina”) Sa, mia moglie è la mia memoria vivente.
Fu dopo tale incisione, che lui mi regalò una foto con dedica che conservo.
Fui ospite in casa sua, a via Buozzi. Mi aspettavo fosse estroverso, come appare nei film,
invece nella vita era posato, schivo, timido…imbarazzante.
Era dolcissimo, aveva belle mani, pronto alla cordialità, gentile, poche volte ho conosciuto
un Signore, con la “s” maiuscola, come lui.
Insomma un uomo raro, fra quelli nel mondo dello spettacolo.
E’ per me un piacere, parlare, rievocare un uomo positivo.
Non lo frequentavo, la nostra amicizia fu breve.
Ho lavorato per pochi film con lui:
sì, ho composto e diretto le musiche per “Totò cerca pace” e per “Il Coraggio”.
Per “Totò e Marcellino”, invece, ho solo diretto l’orchestra per le musiche composte
da un mio collega.
All’epoca, compositore e direttore d’orchestra, non bazzicavano sui set, intervenivano
a film già finito ed espletavano il loro lavoro in tre o quattro giorni, non di più.
All’epoca, quando arrivava Totò, scattavano tutti sull’attenti!
Spero che fra vent’anni, così come ora fa lei per Totò,
qualcuno vada a fare interviste chiedendo di me!!!"
intervista esclusiva del tenente Colombo del 25 febbraio 2000
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