Totò nei ricordi di Carlo Vanzina

" Confermo: ero io nel ruolo del bambino nel box in “TOTO’ E LE DONNE”.
Seguendo i set, dove negli anni successivi papà “Steno” mi portava appresso, vidi Totò. Era schivo, nobile, nella sua auto americana, con le tendine per non farsi vedere. Il diario di papà fu ritrovato in una cassaforte da mamma, quando era ancora viva, e se ne occupò con mio fratello Enrico per la pubblicazione col titolo “Sotto le stelle del ‘44”; ma era una cosa giovanile, in seguito papà non ha continuato, non divenne sua abitudine scrivere diari, così non ve ne sono che raccontino dei sui set da uomo maturo.
Anche io vorrei tanto scrivere dei diari, ma la giornata è così corta che non ho mai tempo. Lucio Fulci era un bugiardone: non ho mai sentito dire che papà conservasse una relazione scritta da Orson Welles sul set de “L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’ ”!
“IL MOSTRO DELLA DOMENICA”, che io sappia, fu l’ultima cosa girata da Totò, fece a tempo anche a doppiarsi, nei punti dove fu necessario, l’episodio di Pasolini lo aveva già girato. La giornata in esterni per “IL PADRE DI FAMIGLIA” lo avevano già girata in precedenza, o no??
Ricordo a “DINOCITTà”, un giorno in sala proiezione: in mezzo Totò, ed ai lati, da una parte Pasolini, e dall’altra “Steno”, assistevano a “CHE COSA SONO LE NUVOLE?” ed a “IL MOSTRO DELLA DOMENICA”; ricordo la stranezza del vedere in successione due episodi/cortometraggi talmente diversi!
Quando Totò morì papà stava girando “ARRIVA DORELLIK”…Ricordo la folla inverosimile che comparve a Viale Parioli!… "

intervista esclusiva del tenente Colombo del 3 marzo 2000


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