Breve rassegna stampa

[Totò]

da "Visto" del maggio 1956
Cinebreve - La poltrona dello spettatore

«Realizzato a tempo di record», proclamava la pubblicità di questo film; e lo si capisce benissimo. Tutt'altra cosa, ahinoí, rispetto al film di Sturges. Questo frettoloso lavoro di Mastrocinque (o "Mastro 5", come purtroppo si firmava qualche tempo fa) racconta la storia di un nobile (Totò) che per trovare il denaro necessario per dare una dote ad una ma figliola si presenta a Lascia o raddoppia?, rispondendo a domande sull'ippica. Naturalmente vince ì cinque milioni, e tutto finisce in gloria. Se la rubrica del secolo non vi è ancora venuta in uggia, se non siete stanchi dì sentirne parlare come di un importantissimo problema nazionale, andate pure a vedere questo film. Non cercate però in esso l'originalita': evidentemente è stata tenuta al largo, considerata non addetta ai lavori, in questo caso. Toto' ha alcuni momenti felici, compatibilmente con la parte affidatagli, gli altri se la cavano con estrema indifferenza. Le donne (Dorian Gray in particolare) sfruttano con molta convinzione le loro qualità esteriori, -nell'impossibilità di mettere in risalto le altre. Mike Bongiorno e Edy Campagnoli saggiamente si limitano a interpretare se stessi. Battute abbastanza nuove sì mescolano a giochetti di parole ormai da lungo tempo mummificati.Esempio la battuta "Duca","Dica" che pare fosse gia apprezzata da Goffredo di Buglione, sostengono gli storici del genere.