L'imperatore di Capri

[ Totò] [ Totò,Galeazzo Benti e Toni Ucci]

[ Totò e Alda Mangimi] [ Totò e Nino Marchetti]

[Totò e Yvonne Sanson] [ Totò] [ Totò] [  Totò]

[ Totò] [ Totò]

[ Yvonne Sanson] [ Marisa Merlini]

[Mario Castellani] [ Galeazzo Benti]

Videoclip titoli di testa

Regia : Luigi Comencini
Soggetto : M.T. Ricci Bartolini, Gino De Santis
Sceneggiatura : Metz, Marchesi, Comencini
Fotografia : Giuseppe Caracciolo
Scenografia : Carlo Egidi
Costumi : Anna Maria Fea
Musica : Felice Montagnini
Montaggio : Otello Colangeli
Aiuto regia : Galeazzo Benti, Paolo Heusch
Direttore produzione : Clemente Fracassi
Produzione : Carlo Ponti per la Lux Film, Roma
Durata: 90 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Antonio De Fazio )
Yvonne Sanson( Sonia Bulgarov )
Marisa Merlini( la baronessa von Krapfen )
Alda Mangimi( Emanuela )
Laura Gore( Lucia, la moglie )
Mario Castellani( Asdrubale Stinchi )
Nerio Bernardi( Osvaldo )
Galeazzo Benti( Dodo della Baggina )
Pina Gallina( la suocera )
Lino Robi (il piccolo cognato)
Nino Marchetti( Geremia, il profeta )
Enrico Gori( il maggiordomo )
Aldo Giuffrè( Omar Bey Kahn di Agapur )
Toni Ucci( Pupetto Turacciolo )
Gianni Appelius( Bubi di Primaporta )
Piero Tordi( il marito di Emanuela)
Giovanni Onorato( il centurione )

Altri interpreti :
Maria D'Ayala, Maria Teresa Cesari, Lilo Weibel

           

        

Soggetto

Antonio cameriere napoletano viene scambiato dall'avventuriera Sonia per il Bey di Agapur ed invitato a Capri,dove per le sue stravaganze viene candidato al titolo di Imperatore di Capri.Ma arriva il vero Bey a cui Totò salva la vita ricevendo in premio un tesoro in gioielli.

Critica e curiosità

Le riprese iniziano a Capri il 25 luglio in piena stagione turistica e i " generici " dell'isola pretendono di essere assunti quali unici autorizzati a comparire in pellicole girate nell'isola , mentre la produzione avrebbe voluto utilizzare , gratis , i gruppi di villegianti .Nella scena dove Totò deve vedersela col serpente del vero Bey di Agapur viene utilizzato un serpente vero ma causa del forte calore emesso dai riflettori ne muoiono due e non avendone altri a disposizione utilizzano un pitone di gomma . Il film ottiene un grande successo ma la critica come al solito non e' benevola . Scriveva Lanocita sul Corriere " [..] il succo del film sta nella sghignazzata di Totò , con esposizione di lunghissimi denti .A me non piace quella sghignazzata ; sa di sconcio ". E Eduardo Bruno per non essere da meno : " Ma via , come si fa a fare lavori di questo genere ? Cosa centra l'umorismo con questa roba ? "


Yvonne Sanson

Data nascita: 1 Gennaio 1926 (Capricorno), Salonicco (Grecia)
Data morte: 23 Luglio 2003 (77 anni), Bologna (Italia)
Nata da madre turca e padre francese d'origine russa, Yvonne Sanson aveva una bellezza bruna e rigogliosa. Arrivata in Italia a 17 anni per studiare, si accosta al cinema: diventa così la protagonista del film Il delitto di Giovanni Episcopo (1947), di Alberto Lattuada. Dopo il brillante intermezzo de L'imperatore di Capri (1950), con Totò, la matronale Yvonne Sanson viene scoperta dal regista Raffaello Matarazzo, che a partire da Catene (1949), la affiancherà ad Amedeo Nazzari in una serie di film melodrammatici realizzati soprattutto nella prima metà degli anni '50. Diventa l'attrice prediletta delle platee popolari di tutta Italia che seguono, con attenzione e commozione crescenti, le cupe vicende passionali del cinema “melodrammatico”, ingiustamente indicato dalla critica come responsabile del degrado culturale seguito al neorealismo. Fiumi di lacrime accompagnano le tribolazioni di mogli calunniate, madri incomprese, figli illegittimi e uomini perseguitati dal destino. La protagonista è lei, Yvonne Sanson, e la sua fama rimane indissolubilmente legata a titoli che oggi suonano patetici: Tormento (1950), I figli di nessuno (1951), Noi peccatori (1952), Chi è senza peccato... (1952), Torna! (1954), L'angelo bianco (1955) e Malinconico autunno (1958). Nonostante le sue buone doti recitative e l'indubbia avvenenza, Yvonne Sanson, chiuso il periodo d'oro dei cinema mélo, ha dovuto accontentarsi di ruoli minori, come il personaggio della madre di Stefania Sandrelli ne Il conformista (1970), di Bernardo Bertolucci. La sua ultima interpretazione è stata nello sceneggiato televisivo Tentativo di corruzione (1982). Negli ultimi anni si ritira a Bologna, dove vive accanto alla figlia Gianna. Proprio nel capoluogo emiliano si spegne a causa di un aneurisma, nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2003, all'età di 77 anni.


Marisa Merlini

Nome: Marisa Merlin
Data nascita: 6 Agosto 1923 (Leone), Roma (Italia)
Data morte: 27 Luglio 2008 (84 anni), Roma (Italia)
Donna ironica e ruspante, romana verace, Marisa Merlini è stata una delle attrici-emblemi della”romanità”della sua generazione, interpretando quasi settanta film, dilatati in mezzo secolo di una carriera ancora in atto. Infatti, passato il periodo della grande commedia all'italiana, Marisa Merlini ha saputo riciclarsi, giocoforza, nei ruoli della suocera autoritaria, della nonna e quant'altro. Persona di una simpatia acclarata e di un'amabilità poco frequente, la Merlini è stata una delle migliori attrici comiche del cinema, del teatro e della televisione italiana. Da ragazzina aveva frequentato a Roma la scuola di recitazione della contessa Serra, partecipando agli spettacoli del Teatro dei fanciulli (oggi Teatro Flajano) curati da Vittorio Metz. Poi il padre abbandonò la famiglia: una moglie e cinque figli in condizioni di grande miseria. Marisa per contribuire agli introiti familiari si fece assumere come commessa al banco di profumi in un emporio. Per la sua prorompente bellezza venne notata da Mariuccia Giuliano, moglie di Erminio Macario, che si occupava della scelta delle famose”donnine”che circondavano il comico torinese nelle sue sfavillanti riviste. L'esordio sul palcoscenico avvenne nell'ottobre del 1941 al Teatro Valle di Roma, nella rivista Primavera di donne, nel ruolo di contorno alla soubrette, che era l'indimenticabile Wanda Osiris. Lo spettacolo andò in giro per l'Italia, il successo si ripeté ovunque. Un pittore famoso, Boccasile, la scelse come modella per la”Signorina Grandi Firme ", emblema di un settimanale di successo, immagine della femminilità in cima ai sogni degli italiani dell'epoca. Notata dal grande Totò, prese parte alla rivista Che ti sei messo in testa? (1943-44) di Michele Galdieri. Nello spettacolo figurava come primadonna l'indimenticabile Anna Magnani, della quale divenne grandissima amica. Col comico napoletano in seguito partecipò a quattro riviste teatrali e sette film, tra cui Totò cerca casa (1949), L'imperatore di Capri (1949) e Totò cerca moglie (1950). La vera grande affermazione sul grande schermo la ottenne quando Luigi Comencini la chiamò per interpretare il ruolo della levatrice nel film Pane, amore e fantasia (1953), con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Ma nel cinema ha ricoperto anche altri e significativi ruoli, accanto a Alberto Sordi ( Il vigile di Luigi Zampa, 1960), Marcello Mastroianni ( Padri e figli di Mario Monicelli, 1957) e Titina De Filippo ( Cani e gatti, 1952). In seguito si defilò dalle scene e soprattutto dal grande schermo, che in quel periodo proponeva squallidi filmetti porno-soft con Alvaro Vitali, Edwige Fenech e Lino Banfi. Tornò alla ribalta quando venne invitata a Londra dal regista Peter Grenville per interpretare la parte della governante d'origine napoletana di Lady Hamilton nella commedia di Terence Rattigan Questioni di Stato. Un anno di repliche, e di successo. Dopo questo grande trionfo l'attrice venne chiamata da Garinei e Giovannini per partecipare a due commedie musicali interpretate da Gino Bramieri: Cielo, mio marito!, di Costanzo e Marchesi, con Ombretta Colli, e Foto di gruppo con gatto di Iaia Fiastri e Enrico Vaime, con Gianfranco Jannuzzo. Accolta sempre grazie alla sua straripante simpatia, dagli applausi di un pubblico fedele.


Laura Gore

Data nascita: 30 Settembre 1918 (Bilancia), Bussolano (Italia)
Data morte: 27 Marzo 1957 (38 anni), Roma (Italia)
Studentessa in ragioneria, vince nel 1940, al teatro Carlo Felice di Genova, l’ottavo concorso della canzone del dilettante indetto dall’EIAR di Torino. Già attrice di filodrammatica, vuole dedicarsi al teatro come professionista, recitando anche alla radio e nella rivista, dove si esibisce con grande misura e notevoli doti di simpatica comunicativa. Per due stagioni consecutive (1949-50 e 1950-51) fa parte della compagnia di Eduardo De Filippo. Nel cinema debutta nell’immediato dopoguerra e per un decennio interpreta un rilevante numero di pellicole, sempre in ruoli di contorno e da caratterista simpatica e spesso invadente. Sposata dal 1940 ad Agostino Golzi, fa anche del doppiaggio nella formazione dell’O.D.I.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Nerio Bernardi

Data nascita: 23 Luglio 1899 (Leone), Bologna (Italia)
Data morte: 12 Gennaio 1971 (71 anni), Roma (Italia)
Raffinato e carismatico attore dal portamento signorile e dalla voce profonda e incisiva, dopo aver studiato prima matematica e medicina, poi contrappunto e composizione, si è dedicato al teatro e al cinema. Ha recitato in compagnie di prestigio, debuttando con il Teatro degli Italiani di Roma, diretto da Lucio D'Ambra, nel 1922-23 in qualità di attor giovane. Poi nel ruolo di primattore ha recitato nella compagnia della grandissima Maria Melato (1928-31), a cui sono seguite le interpretazioni con le compagnie di Tatiana Pavlova, la Carini-Capodaglio-Betrone, la Solbelli-Calò-Bernardi (1938-39) e la Maltagliati-Ninchi (1948-49). Inoltre ha affiancato due importantissimi nomi della scena italiana: Ermete Zacconi e Dina Galli. Ha lavorato con grandi registi quali Max Reinhardt (si ricordano il Sogno d'una notte di mezza estate nel 1933 e Il mercante di Venezia nel 1935 di Shakespeare), Copeau, Simoni, Pavolini e Visconti. Dal 1919 ha interpretato molti ruoli cinematografici sia in Italia che all'estero. Durante la 2^ Guerra Mondiale si recò in Spagna per girare alcune pellicole. Durante il soggiorno spagnolo, insieme ad altri attori che vi si erano recati per colpa del conflitto (Emilio Cigoli, Paola Barbara, Franco Coop, Romano Calò, Anita Farra), contribuì a doppiare alcuni film. Dal 1952 ha insegnato trucco e comportamento all'Accademia d'arte drammatica”Silvio D'Amico”di Roma.


Galeazzo Benti

Nome: Galeazzo Bent
Data nascita: 6 Agosto 1923 (Leone), Firenze (Italia)
Data morte:20 aprile 1993 , Firenze (Italia)
Quando il conte Bentivogli si accorse che il nipote Galeazzo, alto, bello, brillante, raffinato, seduttore, stava trascinando”nel fango del cinematografo”il buon nome del casato, gli impose, per vie legali, di”potare”il cognome. Nacque così, dall'ira del nonno, un elegante nome d'arte: Galeazzo Benti. Divenne sulla scena (e spesso sullo schermo) il”gagà”per antonomasia. Rappresentò quindi sia in teatro che sullo schermo il giovanotto snob e nullafacente, con erre moscia e movenze sincopate. Nella stagione 1943-44, Benti recitò in Ritorna Za Bum di Marcello Marchesi, accanto ad Alberto Sordi, anch'egli agli esordi. Il successo si ripeté nella stagione successiva con Sai che ti dico??dello stesso autore, sempre accanto ad Alberto Sordi, Vivi Gioi, Ave Ninchi e Luigi Pavese. Nel 1944-45 fu in Pasquino di Vittorio Metz e alla rivista, dedicata all'irriverente personaggio romano (le”pasquinate”erano poesie polemiche contro le autorità), alla quale parteciparono Sergio Tofano, Enrico Viarisio e Aroldo Tieri. Nella stessa stagione, fu in Imputato alziamoci!di Michele Galdieri, accanto a Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci, con Lucy D'Albert soubrette. Affrontò la satira con Soffia, so'...di Garinei e Giovannini, famosissima rivista con Anna Magnani e Alberto Sordi. Nella stagione 1952-53 fu eccellente in La piazza di Michele Galdieri, con Carlo Dapporto. Tramontata la rivista ed esauritosi il filone dei filmetti comico-musicali (ne interpretò una sessantina, di cui sette con Totò), Benti nel 1955 si trasferì in Venezuela, allestendovi una compagnia di produzione televisiva (programmi e spot). Venne richiamato in Italia nel 1979 da Ettore Scola per il film La terrazza. In Italia tornò”vendicativo come il conte di Montecristo”, raccontava spiritosamente,”Quando un produttore mi proponeva di fare il gagà, gli dicevo di andare a…”. Dopo il suo rientro in patria, oltre ad aver recitato in alcune commedie teatrali, ha interpretato una quindicina di film e serial tv, meritandosi anche una nomination al David di Donatello per il film Io e mia sorella (1987) di Carlo Verdone. Da ricordare infine il ruolo dell'anziano nobile decaduto che insegna buone maniere a un giovanotto aspirante conte, interpretato da Christian De Sica, nel remake del film Il conte Max (1991)


Nino Marchetti

Data nascita: 21 Febbraio 1909 (Pesci), Udine (Italia)
Data morte: 2 Settembre 1983 (74 anni), Udine (Italia)
Attore di teatro e radiofonico, esordisce trentenne nel cinema ricoprendo un ruolo assai secondario in Melodramma (1934) accanto ad Elsa Merlini e Corrado Racca. Da quel momento partecipa a una grande quantità di pellicole, dove viene adoperato come caratterista sapido e gustoso ma in ruoli minuscoli. Si dedica al doppiaggio, ma anche qui marginalmente.


Aldo Giuffré

Data nascita: 10 Aprile 1924 (Ariete), Napoli (Italia)
Data morte: 26 giugno 2010 , Roma (Italia)
Fino a che un'operazione alla gola non lo privò di una delle sue qualità migliori (la pastosa voce napoletana), Giuffré fu uno dei più sicuri valori in tv, alla quale si dedicò stabilmente negli anni Sessanta, dopo una lunga, ma splendida gavetta nella compagnia di Eduardo De Filippo (dove aveva debuttato assieme al fratello Carlo). Il grande mestiere gli permise di passare dalla commedia più disimpegnata (le avventure giallo-rosa di Laura Storm) alla tragedia classica (Macduff in “Macbeth”), dal dramma moderno (il regista di “La ragazza di campagna”) a quello in costume (don Pedro in “Mariana Pineda”, Corina in Antonello capobrigante). Ha partecipato anche a originali sceneggiati televisivi, tra cui La figlia del diavolo. A parte il ruolo d’esordio al cinema nel drammatico Assunta Spina (1948) di Mario Mattoli, è spesso caratterista comico (in un mondo ironico e scanzonato, in una dimensione da commedia che gli è più congeniale): è in Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica, prende parte alle commedie erotiche degli anni Settanta e fa parte del cast di Scugnizzi (1989) di Nanni Loy e de La Repubblica di San Gennaro (2003) di Massimo Costa.


Toni Ucci

Data nascita: 13 Gennaio 1920 (Capricorno), Roma (Italia)
Esordisce e si forma nella rivista, si afferma nel cabaret (fra gli altri il Puff), lavora con assiduità in teatro, interpretando commedie di ogni genere, comprese quelle musicali, appare in alcuni telefilm e originali televisivi (dal 1959). Nel cinema – il suo primo film risale al 1947 – è soprattutto una preziosa “spalla”, ma disegna anche piacevoli e accattivanti figurine di contorno con notevole maestria. Attore brillante più che comico, dotato di una bella voce e di un volto che esprime immediata simpatia, è a suo agio soprattutto quando interpreta il ruolo dell’uomo del popolo, arguto e saggio. Notevoli anche le sue performances nel versante drammatico (è Erode Antipa nel Messia di Rossellini). Fra i suoi lavori televisivi si ricordano almeno: Qualcuno al telefono (serie Giallo Club, 1959), Io accuso, tu accusi (serie Processi a porte aperte, 1968), Quel negozio di Piazza Navona, sceneggiato filmato di M. Guerrini (1969), la serie di telefilm La famiglia Benvenuti di A. Giannetti (1969), L’accusa rinuncia (serie Di fronte alla legge, 1972), Testimoni reticenti (serie Qui squadra mobile, 1976) e lo sceneggiato filmato Accadde a Zurigo di D. Montemurri, 1981.


Pietro Tordi

Data nascita: 12 Luglio 1906 (Cancro), Firenze (Italia)
Attore teatrale, esordì nel cinema nel 1937, in ruoli secondari, poco più che da comparsa. Tuttavia, soprattutto negli anni del dopoguerra, la sua presenza sul grande schermo divenne più assidua; anche se relegato in parti di secondo piano, Tordi seppe comunque imporre la sua presenza, grazie alla propria imponenza fisica e alla voce profonda e bene impostata. Particolarmente adatto a parti drammatiche, fu tuttavia dotato di una notevole duttilità, tanto che, ormai non più giovane, seppe sostenere con bravura anche ruoli comici o grotteschi. Degne di essere ricordate, le sue interpretazioni in Achtung banditi! (1951, Carlo Lizzani), in Divorzio all’italiana (1961, Pietro Germi) e, più recentemente, ne Il delitto Matteotti (1973, Florestano Vancini) e ne Il marchese del Grillo (1981, Mario Monicelli).


Giovanni Onorato

Data nascita: 7 Febbraio 1910 (Acquario), Palermo (Italia)
Anno morte: 1960, Palermo (Italia)
Padre dell'attore Glauco Onorato, iniziò la sua carriera come attore teatrale nella prima metà degli anni Trenta, aggregato alla compagnia di Michele Abbruzzo; nel 1937 esordì nel cinema con una parte ne Il dottor Antonio, diretto da Enrico Guazzoni. Attivo fino al 1955, ha preso parte a circa cinquanta film, come simpatico e valido caratterista, capace di conferire vitalità anche a figure di contorno. Da questo punto di vista, una delle sue migliori interpretazioni rimane quella in cui diede vita al “compagno” Smilzo, infaticabile ciclista portaordini del sindaco Peppone (Gino Cervi), in tre film (1952,1953, 1955) della fortunata serie di Don Camillo (Fernandel). Lavorò anche come doppiatore.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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