TuttoTotò: Don Giovannino

[Totò con Antonella Lualdi ] [Totò con Gloria Paul]

[Totò con Gianni Agus ] [Totò con Franco Volpi ]

Videoclip titoli di testa

Regia : Daniele D'Anza
Soggetto : Antonio de Curtis,Bruno Corbucci
Sceneggiatura : Antonio de Curtis,Bruno Corbucci
Fotografia : Marco Scarpelli
Scenografia : Giorgio Aragno
Musica : Gianni Ferrio
Montaggio : Sergio Muzzi
Assistente alla regia :Simone Mattioli
Produzione : Aldo Pace per la BL Vision,Roma
Prima trasmissione Rai: Programma nazionale, 18 maggio 1967, ore 21,00
Durata: 50 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Barnaba Parmigiani per gli amici Babà )
Gianni Agus ( il cognato fioraio )
Antonella Lualdi ( Elena la signora al parcheggio )
Franco Volpi ( suo marito )
Gloria Paul ( la signora Laura )
Mario Castellani ( suo marito )
Cesare Gelli ( l'infermiere del manicomio)
Alfredo Rizzo ( l'uomo che ritira il manichino)

Altri interpreti :
Regina Seifert, Ivy Holzer,Cesarina Gherardi,
Diana Rabitto

Soggetto

Viene riproposto lo sketch del manichino tratto dalla rivista "C'era una volta il mondo" di Michele Galdieri.

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Franco Volpi

Data nascita: 1 Luglio 1921 (Cancro), Milano (Italia)
Data morte: 1 Gennaio 1997 (75 anni), Roma (Italia)
Ha svolto una intensa attività teatrale, esordendo sulle scene nel 1938, specializzandosi nel genere comico-brillante e affermandosi attore di bella prestanza scenica, di fini doti drammatiche e di larga comunicativa. Soprattutto negli anni ‘50, insieme a Ernesto Calindri, ha ottenuto un lusinghiero successo di pubblico e di critica in una serie di rappresentazioni piacevolissime. La sua attività cinematografica è sempre stata marginale e non molto impegnativa, dedicandosi egli ultimamente alla televisione.


Gianni Agus

Data nascita: 17 Agosto 1917 (Leone), Cagliari (Italia)
Data morte: 4 Marzo 1994 (76 anni), Roma (Italia)
Dopo gli inizi nel teatro di prosa con Elsa Merlini e, per cinque anni, con Ruggero Ruggeri, passò al teatro di rivista con Michele Galdieri e lavorò con Totò, Anna Magnani e Wanda Osiris. Con la “Wandissima” prese parte a numerose riviste, fra cui Si stava meglio domani (1946-47), Domani è sempre domenica (1947-48), Grand Hotel (1948-49), Sogni di una notte di questa estate (1949-50), Gran Baldoria (1952-53). Nella stagione 1954-55 partecipò alla commedia musicale di Garinei e Giovannini Giove in doppiopetto, accanto a Carlo Dapporto e Delia Scala. In seguito passò in televisione, dove prese parte a numerose trasmissioni di successo, dove affiancò quasi sempre personaggi di spicco. Lo si ricordi accanto a Peppino De Filippo, che vestiva i panni di “Pappagone”, nella trasmissione musicale Scala reale (1966), o nel varietà Giandomenico Fracchia (1975), nei panni del tremendo capoufficio di Fracchia (Paolo Villaggio). Nel 1958, l'anno della vittoria di Domenico Modugno, presentò il Festival di Sanremo, affiancato dall'annunciatrice televisiva Fulvia Colombo. Fu anche apprezzato attore cinematografico in numerose commedie leggere, spesso accanto a Totò ( Figaro qua, Figaro là, 1950; Adamo ed Eva, 1950; Ci troviamo in galleria, 1953; I due marescialli, 1961; Totò e Cleopatra, 1963; Le motorizzate, 1963). Nel 1961 si distinse nel film di Luciano Salce, Il federale, interpretato da Ugo Tognazzi. Concluse la sua carriera da dove era partito, nella prosa: da ricordare il ruolo di Tiger Brown in L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht al Piccolo Teatro, diretta da Giorgio Strehler, nella riedizione, del 1973 e quello di Lamberto Laudesi in Così è (se vi pare)di Luigi Pirandello diretto da Giancarlo Sepe nel 1983. Aveva conosciuto e sposato nel 1952, la soubrette austriaca Lilo Weibel, avendone un figlio, Davide, nel 1959. Vero “signore” del palcoscenico, Gianni Agus è stato sicuramente la “spalla ideale” di tutti i comici, e nella sua lunga carriera si è dimostrato un artista eclettico e versatile, capace di passare dal teatro serio di Ruggero Ruggeri al varietà, dal cinema alla televisione.


Gloria Paul

Data nascita: 28 Febbraio 1940 (Pesci), Londra (Gran Bretagna)
Figlia di un giornalista del Financial Times e di una cantante lirica, debuttò come ballerina a Londra con le Trials Girls, e fu subito notata da un impresario che la scritturò tra le Bluebelles del Lido di Parigi. Giunta in Italia nel 1961, ha partecipato a diverse riviste, come Enrico '61 con Renato Rascel, Buonanotte Bettina con Walter Chiari e a numerose trasmissioni televisive tra cui Macario uno e due, Risate a crepapelle, Studio Uno, Canzonissima. Ha girato anche molti film.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Antonella Lualdi

Nome: Antonietta De Pascale
Data nascita: 6 Luglio 1931 (Cancro), Beirut (Libano)
Debuttò nel cinema con Signorinella (1949). Bellezza bruna mediterranea ma fine e tutt'altro che aggressiva, negli anni Cinquanta ha spesso impersonato la tipica ragazza italiana e nel decennio seguente la donna fatale. Meglio valorizzata dal cinema francese (Quando le donne amano, 1953, di Christian-Jaque e L'uomo e il diavolo, 1955, di Autant-Lara), in Italia ha dato il meglio di sé con Tre storie proibite (1953), Cronache di poveri amanti (1954), Padri e fgli (1957), anche se le sue doti drammatiche non sono mai state sfruttate appieno.


Cesare Gelli

Data nascita: 28 Novembre 1932 (Sagittario), Roma (Italia) Buon attore di secondo piano, molto attivo in teatro, televisione e cinema, sobrio e misurato, elemento essenziale per ruoli di carattere che, sebbene indispensabili, relegano l’attore a figurazioni spesso minime, tali da non dargli la possibilità di poter mettere in luce le sue doti artistiche e ponendo quindi un freno per una carriera in salita. Così Gelli, nonostante le discrete occasioni avute a disposizione, soprattutto a metà degli anni Sessanta, è rimasto confinato in tali ruoli di second’ordine da diventare uno dei tanti attori di carattere che operano nel mondo dello spettacolo. Ma, nonostante l’esiguità dei ruoli affidatigli, l’attore ha lavorato per parecchio tempo scelto da registi di valore quali Bolognini, Pasolini, Zampa, Salce, Elio Petri, la Wertmüller, impersonando spesso professionisti di rango, padri premurosi, onorevoli o politici, con un senso della misurata davvero encomiabile. Nelle diverse edizioni dell’Orlando furioso dirette da Luca Ronconi e tratte dal poema di Ludovico Ariosto, ha impersonato con potente veemenza fisica il personaggio di Cimosco. Tra le sue numerose caratterizzazioni va citata almeno quella del vicequestore Arras nel pamphlet fantapolitico Todo modo (1976) diretto con grande competenza da Elio Petri e che resta una delle sue prove più convincenti. Così come va sottolineata la sua performance, quasi da coprotagonista, nel ruolo del duca Consagro ne La Calandria (1972) di Festa Campanile che lo affianca a un Salvo Randone di saporosa ironia e a un Lando Buzzanca di adeguata “vis comica”. Ha lavorato, anche se saltuariamente, in televisione dove appare nell’episodio Il pesce più grosso (1969) della serie Nero Wolfe per la regia di Giuliana Berlinguer, e nello sceneggiato Il consigliere imperiale (1974) di Sandro Bolchi.


Alfredo Rizzo

Data nascita: 6 Settembre 1991 (Vergine), Nizza (Francia)
Data morte: 6 Settembre 1991 (0 anni), Roma (Italia)
Tradizionalmente, grazie a siti autorevolissimi in materia di caratteristi, quando si cerca qualche immagine di Alfredo Rizzo, appare sempre quella di un omino dalla carnagione chiarissima e dai capelli radi che parla, agitato, con dietro delle corna impagliate, appese al muro, che vogliono ovviamente comunicare un messaggio in più nel film Delitto al ristorante cinese. Pochi sanno che dietro la storia di questo attore c'è anche la storia del cinema italiano che va dalla fine degli anni Trenta agli anni Ottanta e che si fonde tra attualità politica, sesso, socialità e costume. Caratterista francese (almeno di nascita), ma naturalizzato in Francia che fu spesso usato nei ruoli da cattivo. Agli esordi della sua carriera si distinse nell'avanspettacolo e nella rivista, recitando di frequente accanto al fratello Carlo Rizzo (con il quale fondò una propria rivista) e con il comico Macario. Debuttò cinematograficamente a partire dal 1939, lavorando con il regista comico Mario Mattoli che lo inserì in pellicole come Lo vedi come sei… Lo vedi come sei? (1939, fra l'altro sempre con il fratello e sempre come spalla di Erminio Macario), I pompieri di Viggiù (1949, con Totò), I cadetti di Guascogna (1950, con Ugo Tognazzi), e Siamo tutti inquilini (1953, con Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi). Dopo il drammatico Sperduti nel buio (1947) di Camillo Mastrocinque, con Vittorio De Sica e Tina Pica, comincia la sua lunga collaborazione con Giorgio Simonelli che lo affiancherà in molte delle sue commedie, facendolo lavorare accanto al già citato Tognazzi e alla coppia Franco & Ciccio. Carlo Ludovico Bragaglia, Luigi Zampa, Duilio Coletti, Aldo Fabrizi e soprattutto Alessandro Blasetti (nell'esilarante Altri tempi) lo imporranno nei loro film comici. E come non citare Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini? Intorno alla seconda metà degli anni cinquanta, ha già lavorato con Bolognini ed è pronto per dare il suo meglio anche in un kolossal straniero come Guerra e pace (1955) di King Vidor con Vittorio Gassman, Henry Fonda e Audrey Hepburn e, in seguito a Sorrisi e Canzoni (1958) di Luigi Capuano, eccolo nel florido cast de La dolce vita (1960) di Federico Fellini che lo rivorrà anche ne I clowns (1971). Carmen di Trastevere (1962) di Carmine Gallone e una lunga serie di regie con Mario Amendola, Marino Girolami, Gianni Grimaldi, Bruno Corbucci e Paolo Solvay ne faranno uno dei caratteristi più usati negli anni '70. Poi nel 1986, recita la sua ultima parte nel film tv di Bruno Corbucci Le volpi della notte. Di lì a poco morirà, ma non lasciandoci solo in eredità le sue macchiette. Alfredo Rizzo è stato infatti anche un regista a partire dal 1971, quando diresse la svampita Rossella Como ne I giardini del Diavolo, seguiranno i film con Femi Benussi Carnalità (1974) e La sanguisuga conduce la danza (1975), per non parlare di Suggestionata (1978) con Eleonora Giorgi e Gabriele Ferzetti, dove cerca (ma non riesce) di intrecciare storie di drammatica disperazione.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it


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