Gli amanti latini

4° episodio "Amore e morte"

[Totò con Annie Gorassini] [Totò con Annie Gorassini]

[Totò con Annie Gorassini] [Totò con Annie Gorassini]

[Franco Franchi] [Vittorio Congia]

[Franco Franchi] [Aldo Puglisi e Enzo Garinei]

[Totò con Annie Gorassini] [Totò con Annie Gorassini]

[Totò con Annie Gorassini] [Totò con Annie Gorassini]

Videoclip titoli di testa

Regia : Mario Costa
Soggetto : Bruno Corbucci,Gianni Grimaldi
Sceneggiatura : Bruno Corbucci,Gianni Grimaldi
Fotografia : Alberto Fusi
Scenografia : Arrigo Equini
Musica : Carlo Savina
Montaggio : Gian Maria Messeri
Aiuto regia : Alfredo Antonini
Direttore produzione : Tommaso Sagone
Produzione : Filmes Cinemat.,Euro Internat.,Roma
Durata: 22 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( il ragionier Antonio Gargiulo )
Annie Gorassini( la francesina )
Mario Castellani( il signore della mutua )
Michele Malaspina( il direttore )
Angela Minervini( la ragazza della ricetta )
Eleonora Morana( la signora Gargiulo )
Luisa Alberti( la suocera )
Nando Angelini( un collega )
Consalvo Dell'Arti( un altro collega )

           

        

Soggetto

Fingendosi in fin di vita con i colleghi di ufficio il ragionier Antonio li induce a una colletta con il cui ricavato va in vacanza sulla Costa Azzurra.

Critica e curiosità

Ancora un film a episodi , quello interpretato da Totò è il quarto ,l'ultimo (quello del posto d'onore) tocca alla coppia Franco e Ciccio .
Da un'articolo a firma "vice" su L'Unità : " Squallido sottoprodotto in cinque episodi di quelli che vorrebbero far ridere , ma che destano nello spettatore sul momento una tetra noia e poi , in sede di ripensamento , una profonda tristezza . Totò appare nel quarto episodio, il meno peggio [..] " .
Da un articolo senza firma sul Corriere dell'Informazione : " E' il solito filmetto intessuto di belle ragazze [..] Il compito di risollevare le sorti le sorti della pellicola se lo assumono Totò e Gisella Sofio : e , in verità , alcune battute sono se non proprio da antologia dell'umorismo , almeno originali . "


Annie Gorassini

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film 8 ½ (1963) di Federico Fellini dove ha interpretato la parte di L'amica del produttore. Nel 1967 ha inoltre lavorato con Mario Bava per la realizzazione del film Diabolik dove ha interpretato la parte di Rose, l'amante di Valmont.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Michele Malaspina

Data nascita: 16 Agosto 1908 (Leone), Genova (Italia)
Data morte: 13 Gennaio 1979 (70 anni), Roma (Italia)
Figlio di commercianti, sin da piccolo ha la passione per il teatro e recita in una compagnia di filodrammatici, quando Alfredo Sainati gli propone di passare al professionismo scritturandolo nella sua compagine. Dopo varie esitazioni accetta; ha soltanto diciotto anni ma giunge ben presto ad importanti compagnie di prosa, recitando accanto ad attori come Dina Galli, Emma Gramatica, Ruggero Ruggeri, Ermete Zacconi, Camillo Pilotto, Annibale Betrone, Giulio Donadio. Dotato di una voce profonda, di una dizione chiara, dalle tonalità pastose, recita per lungo tempo all’Eiar di Torino in numerose commedie radiofoniche dedicandosi negli anni successivi al doppiaggio. Nel cinema sin dalla prima metà degli anni Trenta, è stato utilizzato quasi sempre in ruoli di supporto, distinguendosi in parti da caratterista molto misurato (ruoli di medico, avvocato, industriale, notaio, amico di famiglia) ma senza mai diventare un nome di spicco. Appare altresì in parecchi lavori televisivi, commedie, sceneggiati o originali fra i quali Fermo posta, episodio di Capitano tutte a me (1957) diretto da D’Anza, che lo dirige nei lavori seguenti Donne in ermellino e Notte sull’Atlantico e nello sceneggiato Le avventure di Nicola Nickleby, tutti del 1958. Appare nel 1959 in Ottocento diretto da Majano e nell’episodio Qualcuno al telefono della serie Giallo Club per la regia di Stefano De Stefani, cui fanno seguito l’anno successivo gli sceneggiati Vita col padre e con la madre diretto da D’Anza e La Pisana di Vaccari, che lo avrà anche nell’episodio La notte della verità della serie Giallo Club. Sempre con Majano è nel folto cast de Il caso Mauritius, ancora in un episodio di Giallo Club dal titolo Qualcuno in ascolto per la regia di Morandi e, sempre nel 1961, in Ma la pelle è mia per la regia di Galassi Beria. Quindi appare ne L’erosione della serie Vivere insieme diretto da Morandi, in Delitto alla televisione di Più rosa che giallo diretto da Bonucci e in Una tragedia americana di Majano, tutti del 1962. È la volta poi, nel 1963, dello sceneggiato Paura per Janet diretto da D’Anza, dell’originale Un impegno dimenticato di Vito Molinari e di un altro episodio di Vivere insieme realizzato da Tito Guerrini, Il testimone. Anton Giulio Majano lo dirige ancora in un grosso successo televisivo, anche se in un ruolo poco impegnativo, La cittadella (1964) e Mario Landi lo chiama per La provvidenza e la chitarra, sempre del 1964. Partecipa poi all’episodio Una bionda di troppo de Le avventure di Laura Storm (1965) per la regia di Mastrocinque, poi è nel cast de Il conte di Montecristo diretto da Fenoglio e ne La volpe e le camelie di Blasi, entrambi del 1966. Seguono nel 1967 I promessi sposi per la regia di Bolchi, Vita di Cavour di Schivazappa, Questi nostri figli di Landi e l’originale L’ordine diretto da Giuseppe Di Martino. La sua attività in TV prosegue poi con Il valzer del defunto signor Giobatta diretto da Carlo Di Stefano, poi negli anni Settanta, dopo un lungo periodo di assenza, appare in Un caso ancora aperto della serie Qui squadra mobile (1973) per la regia di Majano, ne La bufera (1975) di Fenoglio e ne Il ’98 diretto da Bolchi. Numerosi sono i lavori teatrali ridotti per il piccolo schermo cui Malaspina prende parte, fra i quali Fermenti (1957) diretto da Carlo Ludovico Bragaglia, Piccole volpi per la regia di Claudio Fino e Il piccolo Lord diretto da Vittorio Brignole, entrambi del 1960. Successivamente lo troviamo in Corte marziale per l’ammutinamento del Caine (1961) diretto da Vaccari, poi in Equipaggio al completo diretto da Majano e Operazione Vega per la regia di Cottafavi, quindi ne La giustizia diretto da Giacomo Colli, Caccia ai corvi e Sotto processo, tut- ti del 1962, fino a La casa sulla frontiera (1969) per la regia di Maurizio Scaparro.


Eleonora Morana

Data nascita: 13 Settembre 1922 (Vergine), Milano (Italia)
Dotata di una bellezza irregolare, simpatica e gustosa interprete di personaggi secondari, come governanti arcigne e domestiche impiccione, a lungo andare rimane imprigionata in tale ristrettezza di ruoli. Di discreto livello la sua presenza in televisione dove appare, assai tardivamente, nel 1982 in Il giovane dottor Freud, sceneggiato diretto da Alessandro Cane, che la dirige anche in Una questione privata. Successivamente recita nell’edizione televisiva di Il buon soldato di Brusati, ripresentata nel 1984 dopo la distribuzione sul grande schermo.


Nando Angelini

Data nascita: 17 Agosto 1933 (Leone), San Benedetto del Tronto (Italia)
Allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, diplomatosi nel 1955, esordisce subito sullo schermo in un ruolo di contorno. Nonostante la sua buona volontà, non riesce mai ad ottenere ruoli consistenti, relegato a partecipazioni irrilevanti e di poco conto, anche se prende parte ad un numero considerevole di film. Appare anche con i nomi americanizzati, secondo l’uso corrente di un certo periodo del cinema italiano, Nick Angel o Fernand Angels. Svolge anche attività teatrale e televisiva e per parecchi anni realizza rubriche culturali per la TV. Sposatosi nel 1973, ha poi abbandonato il set.


Consalvo Dell’arti

Data nascita: 21 Gennaio 1914 (Acquario), Brindisi (Italia)
Attore di carattere fra i meno conosciuti dal pubblico, presente dagli inizi degli anni Sessanta in una enorme quantità di pellicole e fra i più richiesti per impersonare spesse volte ruoli di minimo spessore: uomini eleganti, professionisti, genitori, diplomatici, militari, condottieri e anche maggiordomi e molti altri; ruoli ingrati, insoddisfacenti e sovente senza che il suo nome venga segnalato nei titoli di testa o di coda. Ma Dell’Arti ha dalla sua un atout eccezionale di serietà professionale, senso della misura, eleganza di portamento e disponibilità oltre che aderenza alla parte che gli viene assegnata. Un buon caratterista, come tanti altri sottovalutati, male utilizzati, con l’impossibilità di mostrare le doti artistiche, nel panorama di un cinema italiano che predilige solo star e starlet. Ma è comunque una presenza, che c’è sempre e che nel tempo può fornire, trovando il regista adatto e un ruolo altrettanto adatto, le più ampie soddisfazioni a un attore bravo e per ora misconosciuto.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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