TuttoTotò: Il latitante

[Totò con Enzo Turco] [Totò con Mario Castellani]

[Totò, Lia Zoppelli e Giuseppe Porelli] [Totò e Gino Cervi]

Videoclip titoli di testa

Regia : Daniele D'Anza
Soggetto : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Sceneggiatura : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Fotografia : Marco Scarpelli
Scenografia : Giorgio Aragno
Musica : Gianni Ferrio
Montaggio : Sergio Muzzi
Assistente alla regia :Simone Mattioli
Produzione : Aldo Pace per la BL Vision,Roma
Prima trasmissione Rai: Programma nazionale, 4 maggio 1967 ore 21,00
Durata: 50 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( don Gennaro La Pezza )
Giuseppe Porelli( Cesare Menicardi )
Lia Zoppelli( Aurelia,sua moglie )
Enzo Turco( il direttore del carcere )
Mario Castellani( Picciareddu,l'ex conpagno d'armi )
Gino Cervi( il commissario )

Altri interpreti :
Pietro Gerlini, Ivy Holzer, Simone Mattioli,
Gino Ravazzini, Elena Tricoli, Massimo Ungaretti,
Antonio La Raina, Rita Shell

Soggetto

L'episodio e' tratto dalla sceneggiatura che Corbucci e Grimaldi avevano predisposto per "Le belve"un film che Toto' doveva interpretare ma che non e' stato mai realizzato.
Gennaro La Pezza, ladro di professione, e' appena uscito dal carcere che gia' continua la propria "attività". Alla fine è Gino Cervi, il commissario, che lo arresta e lo riporta in galera ma anche qui appena giuntovi ruba l'orologio al direttore del carcere.

"Il latitante" in streaming su RaiClick


Giuseppe Porelli

Nome: Giuseppe Porcelli
Data nascita: 24 Novembre 1897 (Sagittario), Napoli (Italia)
Data morte: 5 Marzo 1982 (84 anni), Roma (Italia)
Dopo avere frequentato l'Istituto Tecnico, si impiegò nelle Ferrovie dello Stato, frequentando nelle ore libere una filodrammatica. Nel 1918 lasciò l'impiego per accettare una scrittura da attore professionista, con la qualifica di “generico” nella compagnia di Irma Gramatica. Iniziò così la sua attività teatrale come attore di prosa, passando in varie compagnie e facendosi apprezzare come valido attore “di spalla”. Dagli anni Quaranta ai primi anni Settanta fu attivo in varie compagnie, sia nella prosa che nella rivista; quanto alla sua carriera cinematografica, ebbe inizio con una particina nel film muto Garibaldi, l'eroe dei due mondi, diretto nel 1926 da Aldo De Benedetti. Da allora Porelli iniziò una lunga carriera di caratterista, che continuò anche dopo l'avvento del «sonoro», recitando in numerosissimi film comico-leggeri, in parti di secondo piano, per lo più nel ruolo del signore elegante e mondano, particolarmente adatto alle sue qualità di interprete sagace e brillante. Si ricordano: Don Camillo monsignore ma non troppo, (1961) di Camine Gallone; I dongiovanni della costa azzurra, (1962) di Vittorio Sala; Mi vedrai tornare, (1966) di Ettore Maria Fizzarotti.


Lia Zoppelli

Data nascita: 16 Novembre 1920 (Scorpione), Milano (Italia)
Data morte: 2 Gennaio 1988 (67 anni), Milano (Italia)
Debutta sulle scene nel 1939 con la compagnia Maltagliati-Cimara-Ninchi. Nelle stagioni successive lavora con Ruggero Ruggeri (1940-41) e con Memo Benassi (1942-43). Dal 1943 al 1945 è nella compagnia di Stival dove ricopre ruoli principali. Dopo aver recitato nella compagnia di Sarah Ferrati è diretta da Luchino Visconti nel ruolo della Contessa d'Almaviva ne Il matrimonio di Figaro (1946). È quindi fra i protagonisti delle prime stagioni del Piccolo Teatro di Milano recitando in: L'albergo dei poveri di Gor'kij (1947), Le notti dell'ira di Salacrou, Arlecchino servitore di due padroni, Il corvo di Gozzi (1949). Nel 1949 è nella compagnia di Tino Carraro e l'anno successivo in quella di Ricci dove recita in Cocktail party di Eliot. Successivamente forma una compagnia con Ernesto Calindri, Franco Volpi e Valeria Valeri (1953) dove si impone nei ruoli brillanti ( Tredici a tavola di Sauvajon, Affari di stato di Verneuil, Il cadetto Winslow di Rattigan). Si cimenta poi nella rivista lavorando con Carlo Dapporto in Giove in doppiopetto, di Garinei e Giovannini. Nel 1956-57 è con Ugo Tognazzi e in seguito lavora al Teatro Italiano e allo Stabile di Torino. Negli anni '60 lavora soprattutto per la televisione in sceneggiati come Tom Jones (1960), I giacobini (1962), Paura per Janet (1963) e insieme a Calindri e Volpi propone il ciclo La prosa del venerdì. Partecipa inoltre ad una serie di Caroselli per Alemagna (in onda dal 1957 al 1965 è rimasta celebre per il codino”Ullalà è una cuccagna!”), dapprima interpretando il personaggio della nobildonna Filumena, fidanzata e poi sposa di Narciso (Enrico Viarisio), e in seguito quello della madre di Lionello (Alberto Lionello). Presta la sua ironia anche a programmi d'intrattenimento, partecipando nel 1964 allo spettacolo musicale Biblioteca di Studio Uno e al varietà di Mario Mattoli Za-bum. Nel 1977 è di nuovo in teatro con Un angelo calibro nove di Nino Marino per la regia di Foà e nel 1980 è nella compagnia di Mario Scaccia ne Il galantuomo per transazione di Giraud. Nel 1985 interpreta il film per la TV Baciami strega, di Duccio Tessari. Di temperamento versatile ed ironico, ma con possibilità di creare personaggi d'una certa complessità, Lia Zoppelli si è dimostrata una straordinaria attrice eclettica, capace di passare con estrema semplicità dal genere serio a quello comico. Insomma, un vero e proprio talento.


Enzo Turco

Data nascita: 1 Gennaio 1902 (Capricorno), Napoli (Italia)
Data morte: 7 Luglio 1983 (81 anni), Roma (Italia)
Appena terminati gli studi in un istituto industriale della sua città, si dedicò al teatro, imponendosi fino dagli anni Trenta come uno degli attori dialettali più validi, soprattutto come spalla di Nino Taranto. La sua attività nel teatro di rivista continuò intensa e coronata da successo affiancata anche dal lavoro nel cinema, in cui Turco aveva debuttato verso la fine degli anni Trenta. La sua stagione migliore in ambito cinematografico iniziò però alla fine degli anni Quaranta, quando cominciò ad essere richiesto da vari registi, che lo impiegarono in parti di secondo piano, sempre come “spalla” del protagonista, un ruolo in cui Turco dimostrò di trovarsi a suo agio, affermandosi come caratterista disinvolto e brillante, particolarmente adatto a situazioni comiche e farsesche. Oltre che attore, Turco fu anche soggettista e sceneggiatore cinematografico; a lui si devono infatti due film di gusto e argomento tipicamente partenopei, Scapricciatiello (1955) e Ci sposeremo a Capri (1956), purtroppo non realizzati con la cura necessaria. Dalla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta, Turco lavorò spessissimo anche in televisione, partecipando a commedie, a sceneggiati e a serie televisive di successo..


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Gino cervi

Data nascita: 3 Maggio 1901 (Toro), Bologna (Italia)
Data morte: 3 Gennaio 1974 (72 anni), Grosseto (Italia)
Ha doppiato Laurence Olivier nei film shakespeariani, ha interpretato il condottiero Ettore Fieramosca, il sindaco Peppone, il commissario Maigret: così Gino Cervi ha consegnato il suo nome alla storia del cinema e della televisione. Figlio di Antonio, critico teatrale del”Resto del Carlino ", Dopo un breve intermezzo da filodrammatico, esordì nel 1924 come attor giovane ne La vergine folle di Bataille a fianco di Alda Borelli. Sempre come attor giovane, nel 1925 passò al Teatro d'Arte di Roma, il cui direttore era allora lo scrittore Luigi Pirandello. Dopo un decennio di intense esperienze, divenne primattore della compagnia Tofano-Maltagliati (1935-1937). Nel 1938 entrò a far parte della compagnia semistabile del Teatro Eliseo di Roma, di cui assunse la direzione nel 1939. Il suo stile, la sua voce profonda e suggestiva, la sua pronta comunicatività, lo resero uno dei più apprezzati interpreti di Goldoni, Sofocle, Dostoevskij e soprattutto di Shakespeare. Dal 1932 Cervi è passato quasi stabilmente al cinema, diventando uno dei divi più popolari grazie al regista Alessandro Blasetti, che lo diresse in Ettore Fieramosca (1938), Un'avventura di Salvator Rosa (1939), La corona di ferro (1941), Quattro passi tra le nuvole (1942), Fabiola (1948). Negli anni '50 e '60 fu il bonario interprete del sindaco Peppone nella fortunata serie di film su Don Camillo (personaggio creato da Giovanni Guareschi), al fianco di Fernandel nella parte dell'agguerrito prete ( Don Camillo, 1952; Don Camillo e l'onorevole Peppone, 1955; Don Camillo monsignore… ma non troppo, 1961, ecc…). Gino Cervi aveva una faccia bonaria, che trasmetteva simpatia, ma ha anche interpretato ruoli di cattivo, come il gerarca fascista de La lunga notte del '43 (1960). Una rinnovata notorietà gli venne dalla televisione con il primo ciclo degli episodi de Le inchieste del commissario Maigret, tratto dai romanzi dello scrittore francese, Georges Simenon. Un secondo ciclo andò in onda nel 1966, un terzo nel 1968; il commissario transalpino dal fiuto infallibile tornò sui teleschermi per l'ultima volta nel 1972 con l'episodio finale della lunga serie dal titolo Maigret in pensione. Il successo del personaggio fu tale che la serie venne trasmessa anche in Francia, dove il pubblico apprezzò soprattutto la mitezza casalinga del Maigret di Cervi. Fratello ladro fu la sua ultima fatica cinematografica, due anni prima della sua scomparsa. Versatile e comunicativo, Gino Cervi è tra gli attori italiani più noti e significativi per la serietà del suo lavoro e l'impegno costante dimostrato in quarant'anni di carriera.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it


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