Dov'è la libertà

Videoclip titoli di testa

Regia : Roberto Rossellini
Soggetto : Roberto Rossellini
Sceneggiatura : Brancati,Flaiano,Pietrangeli,Talarico
Fotografia : Aldo Tonti, Tonino Delli Colli
Scenografia : Flavio Mogherini
Musica : Renzo Rossellini
Montaggio : Jolanda Benventuti
Direttore produzione : Nando Pisano
Produzione : Ponti-De Laurentis-Golden,Roma
Durata: 95 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Salvatore Lojacono )
Vera Molnar( Agnesina )
Nita Dover( la maratoneta di danza )
Franca Faldini( Maria )
Giacomo Rondinella( Giacomo, un carcerato )
Leopoldo Trieste( Abramo Piperno )
Ugo D'Alessio( un giudice)
Mario Castellani( il pubblico ministero )
Vincenzo Talarico( l'avvocato difensore )
Antonio Nicotra( il maresciallo )
Salvo Libassi( un altro maresciallo )
Giancarlo Zarfati( il bambino nel vicolo )
Fernando Milani( Otello Torquati )
Eugenio Orlandi( Romolo Torquati )
Giacomo Gabrielli( Torquato Torquati )
Andrea Compagnoni( Nandino, il cognato )
Augusta Mancini( la signora Teresa )
Ines Fiorentini( la sora Amalia )
Thea Zubin( Dea, la cameriera )
Fortunato Misiano( un pensionato)
Pasquale Misiano( un pensionato )
Nino Misiano( un pensionato )

Altri interpreti :
Pietro Carloni, Armando Annuale,
Andrea De Pino,Maria Bon Roseto,
i campioni di maratona di ballo Ines Targas,Fred e Aronne.

              

           

        

Soggetto

Il barbiere Salvatore dopo 20 anni di carcere per l'uccisione dell'insidiatore della moglie,rievoca in tribunale i fatti che lo portarono a quel gesto.Scarcerato ritrova i cognati che vorrebbero fargli sposare Agnesina.Viene a conoscenza che la donna e' incinta di uno dei cognati,disgustato preferisce rientrare di nascosto in una sana prigione.

Critica e curiosità

Film strano , curioso , della sceneggiatura originale pare che il regista Rossellini abbia fatto notevoli cambiamenti e che Flaiano , uno dei sceneggiatori , abbia riscritto i dialoghi del film direttamente sul set ; inoltre anche la regia non e' tutta di Rosselini infatti il regista ogni tanto si assentava e il suo posto veniva occupato da altra persona , come ad esempio Lucio Fulci . Al regista reduce dal disastroso " Macchina ammazzacattivi " viene dato dalla Ponti - De Laurentis questa seconda possibilità ma visti gli esiti Ponti decide di non voler piu' lavorare con lui. Il film fu portato a termine da Mario Monicelli, che diresse la scena del processo in tribunale, e l'ultima scena quella dell'aggressione di Lojacono al suo avvocato fu girata da Federico Fellini. Il film uscì due anni dopo, nel marzo del 1954.

Nel film vi sono tre accenni di canzoni di Totò:
"Casa mia" cantata da Giacomo Rondinella
"Uocchie ca' me parlate" che Toto' canta rivolto a Maria (Franca Faldini)
"Me songo 'nnammurato...ch'agg 'a fa" che Totò dedica alla giovane Agnesina (Vera Molnar)
Dall'articolo a nome Vice tratto dall'Europeo : " [..] Totò e' stato attore intelligente , sensibile . Rossellini gli ha ispirato uno dei personaggi piu' belli della sua carriera . Qui non siamo al macchiettismo spicciolo in cui , troppo di requente , cade il principe dei comici [..] ".
E Fernaldo di Giammateo : " [..] Dov'e' la libertà ? ha subito [..] parecchie traversie . Le denuncia tutte , naturalmente , nelle slegature del racconto , nell'approssimazione di alcuni episodi , nelle disparità di tono . [..] Il film si snoda su questo mezzo tono fra il burlesco e il serioso , ma è sempre verso il primo dei due elementi che si finisce per scivolare , nonostante le consuete acrobazie di Totò ; e quando ciò accade ogni cosa rovina , in un grottesco autentico e involontario [..]."


Vera Molnar

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Dov'è la libertà...? (1954) di Roberto Rossellini dove ha interpretato la parte di Agnesina. Nel 1954 ha inoltre lavorato con Mario Camerini per la realizzazione del film Ulisse


Nyta Dover

Data nascita: 17 Maggio 1927 (Toro), Vevey (Svizzera)
Data morte: 13 Aprile 1998 (70 anni), Ft. Lauderdale (Florida - USA)
La sua carriera cinematografica iniziò nel 1949, con la partecipazione al film Accidenti alla guerra!, diretto da Giorgio Simonelli. In seguito fu presente in numerosi film, soprattutto di genere comico o leggero; tuttavia, benché vi comparisse anche in parti di primo piano, come partner di attori famosi, non riuscì mai ad attirare su di sé l'attenzione dei pubblico, se non per la sua bellezza e la sua naturale eleganza. II suo ultimo film, È arrivato il cavaliere, risale al 1960; dopo questa data la Dover abbandonò l'attività d'attrice


Franca Faldini

Data nascita: 10 Febbraio 1931 (Acquario), Roma (Italia)
Intelligente, colta, fotogenica, impersonerà sempre una donna non banale, sofisticata ed elegante, mai a corto di gaiezza e vitalità. Ha lavorato con Steno, Mario Monicelli e Roberto Rossellini ma la sua immagine è immancabilmente associata a quella di Totò che, sedotto da una sua foto sulla rivista Oggi, se ne innamorò. Franca divenne così la compagna della sua vita. Tra i film: Attente ai marinai! (Sailor Beware, 1951) di Hal Walker; Totò e le donne (1952) di Steno e Mario Monicelli; Dov'è la libertà...? (1953) di Roberto Rossellini; L'uomo, la bestia e la virtù (1953) di Steno: Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli; Totò all'inferno (1955) di Camillo Mastrocinque.


Giacomo Rondinella

Data nascita: 30 Agosto 1923 (Vergine), Messina (Italia)
Figlio di attori napoletani, tentò dapprima la carriera in marina e poi nel mondo della boxe, ma con scarsi risultati. Dopo avere vinto un concorso per voci nuove indetto da Radio Napoli, esordì nel mondo dello spettacolo, divenendo in breve uno dei più apprezzati interpreti di canzoni napoletane e affermandosi alla radio e nel teatro di rivista, un settore dello spettacolo in cui lavorò con le più celebri compagnie dal 1945 al 1952. Alto e di gradevole aspetto fisico, dotato di una certa simpatica disinvoltura, Rondinella rappresentò ben presto un’ambita preda per quei produttori cinematografici che intuivano quale successo avrebbe potuto ottenere sul grande schermo, soprattutto agli occhi di un pubblico femminile, sensibilissimo alla sua voce flautata. Ebbe così modo di esordire nel cinema con Ultimo amore (1947, Luigi Chiarini), un film che segnò per lui l’inizio di una lunga serie di successi (nell’anno 1954 girò ben dieci film). In genere, i film da lui interpretati seguivano gli schemi ripetitivi e ben collaudati della commedia sentimentale o del dramma a forti tinte, con trame fatte su misura per dargli modo di svolgere il duplice ruolo di attore e di cantante; tuttavia, talora fu utilizzato al meglio da registi di notevole livello, come Roberto Rossellini, con il quale, nel 1954, recitò in Dov’è la libertà?, o come Cortese, che, nello stesso anno, realizzò Violenza sul lago, affidandogli la parte di un individuo prepotente e cinico, del tutto opposta a quella, per lui abituale, di bravo giovane traboccante di buoni sentimenti. Sposato dal 1947 con Ada Alese, ha un fratello, Luciano, anch’egli cantante, ma di minore successo.


Leopoldo Trieste

Data nascita: 3 Maggio 1917 (Toro), Reggio Calabria (Italia)
Data morte: 25 Gennaio 2003 (85 anni), Roma (Italia)
Il calabrese Leopoldo Trieste fu apprezzato attore di teatro e di cinema, sceneggiatore e regista. Come attore vide coronata una lunga e luminosa carriera con il Nastro d'argento e il David di Donatello attribuitigli per L'uomo delle stelle (1995), di §Tornatore. Agli inizi aveva lavorato per Fellini in Lo sceicco bianco (1952) e ne I vitelloni (1953), poi collaborò con Rossellini (Dov'è la libertà…? - 1954), Loy (Un giorno da leoni - 1961) e Germi (Sedotta e abbandonata - 1964). Oltre a interpretare più di cento film, ne diresse due: Città di notte (1958) e Il peccato degli anni verdi (1960).


Ugo D´Alessio

Data nascita: 26 Agosto 1909 (Vergine), Napoli (Italia)
Data morte: 3 Marzo 1992 (82 anni), Napoli (Italia)
Attore napoletano nel vero senso della parola, verace, spontaneo, istintivo e sornione, è interprete di tutta una serie di macchiette popolari – dal notaio all’avvocatuccio tuttofare, dal servitore premuroso al portiere intrigante, dal guappetto al pettegolo del quartiere, dal sacrestano fedele al compare del protagonista di turno – tutta una quantità di figurine precise e ben caratterizzate che lo rendono gradito e simpatico a pubblico e critica. Fin da giovane si fa le ossa calcando le scene dei teatrini della sua città, recitando in compagnie itineranti fino a giungere ad alcune importanti come quella di Viviani e, nel dopoguerra, a quella di Eduardo De Filippo che lo scrittura nella stagione 1953-54 e accanto al quale reciterà per parecchi anni consecutivi apparendo in commedie celebri come Miseria e nobiltà, Palummella zompa e vola, Mia famiglia (1955), Bene mio e core mio (1956) e con il quale farà parte anche di una famosa tournée in Unione Sovietica, in Polonia, in Austria e altri paesi stranieri. E, sempre accanto a Eduardo, appare in TV nella riduzione di alcune celebri commedie quali Natale in casa Cupiello, Questi fantasmi, Sik Sik l’artefice magico, Le voci di dentro e Filumena Marturano, tutte nel 1962, quindi ne L’abito nuovo, Non ti pago e Il sindaco del rione Sanità nel 1964. Da buon professionista Ugo D’Alessio è dal dopoguerra una delle presenze fisse nel cinema, dove ricopre ruoli di carattere pressoché simili a quelli del teatro senza comunque riuscire a trovare un ruolo veramente importante. Relegato in parti spesso di contorno e secondarie riesce comunque a infondervi la sua vena saporosa e inconfondibilmente ironica e spassosa. I ruoli più significativi della sua carriera riesce a trovarli già anziano nello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio (1972) che viene anche distribuito come lungometraggio nelle sale cinematografiche e dove Comencini gli affida la parte del grottesco Mastro Ciliegia, personaggio da lui disegnato con molta arguzia e in Pane e cioccolata (1974) dove ricopre con intensa malinconia il personaggio del vecchio emigrato


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Vincenzo Talarico

Data nascita: 28 Aprile 1909 (Toro), Cosenza (Italia)
Data morte: 16 Agosto 1972 (63 anni), Fiuggi (Italia)
Giornalista satirico e critico teatrale, prima di diventare sceneggiatore. Vinse un Nastro d'argento per soggetto e sceneggiatura di Anni facili, nel 1954. Le sue apparizioni come attore, in cui sfoggia retorica provinciale e sguardo liquido, sono ricche di autoironia e sarcasmo. Tra i film: Mio figlio professore (1946) di Renato Castellani; Non c'è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis; Dov'è la libertà...? (1954) di Roberto Rossellini; Un americano a Roma (1954) di Steno; Il bigamo (1955) di Luciano Emmer; Il moralista (1959) di Giorgio Bianchi: Audace colpo dei soliti ignoti (1959) di Nanni Loy: Il vigile (1960) di Luigi Zampa; Il mattatore (1960) di Dino Risi: I complessi (epis. Guglielmo il dentone, 1965) di Luigi Filippo D'Amico.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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