Totò e Marcellino

[Totò e Memmo Carotenuto] [Totò e Pablito Calvo]

[Totò e Pablito Calvo] [Totò]

[Totò] [Totò e Memmo Carotenuto]

[Totò] [Totò e Pablito Calvo]

Videoclip titoli di testa

Regia : Antonio Musu
Soggetto : M.Franciosa,P.F.Campanile da un racconto di M.Franciosa
Sceneggiatura : Franciosa,campanile,Fabbri,Musu
Fotografia : Renato Del Frate
Scenografia : Ottavio Scotti
Musica :C.Rustichelli diretta da C.Savina
Montaggio : Otello Colangeli
Aiuto regia : Giorgio Arlorio
Direttore produzione : Alfredo Bini
Produzione : L.Rovere per Euro Inter.Films,Roma
Durata: 100 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( il professore )
Pablito Calvo( Marcellino )
Fanfulla( Alvaro,zio di Marcellino )
Jone Salinas(Ardea)
Memmo Carotenuto( Zeffirino, la guardia )
Wandisa Guida( la maestra )
Marianna Leibl( la contessa)
Amelia Perrella( sora Amalia )
Nanda Primavera( Rosina, la portinaia )
Alessandro Bianchi( Cosimo )
Salvatore Campochiaro( l'avvocato )

Altri interpreti (bambini):
Carlo Conti, Eugenio Maldacea,
Damiano Pulito, Alvaro Troscia

           

           

Soggetto

Per sfuggire alla cattura il ladro Totò' si affianca a Marcellino che segue il funerale della madre si finge suo zio e ne diventa a mico.Ma il vero zio fa arrestare Totò' e si impossessa dell'eredita' di Marcellino.Uscito di prigione Totò fa arrestare lo zio,ma l'amante di questi convince il bambino a compiere cattive azioni dato che la madre e' andata all'inferno.Giunge anche a bruciare la casa del povero Totò,che fa appena in tempo a salvare tutto e tra i due si ristabilisce l'amicizia.

Critica e curiosità

A Totò viene accoppiato una piccola star internazionale , il piccolo Pablito Calvo già interprete di "Marcellino pane e vino " .
Scriveva Leo Pastelli . " [..] E un'eguale misura avvolge i due interpreti , il grande e il piccolo ; specialmente Totò , ora che la sua fortuna commerciale è in declino , sembra aver trovato discrezione , finezza , arresto . "
E Maurizio Liverani : " [..] L'idea di mettere insieme un comico ed un ragazzino che irradia simpatia è stata vantaggiosa , sin dai tempi del Monello . [..] Totò trova più di uno spunto per essere divertente [..]" .


Pablito Calvo

Data nascita: 16 Marzo 1948 (Pesci), Madrid (Spagna)
Data morte: 1 Febbraio 2000 (51 anni), Alicante (Spagna)
Classe 1948, Pablito Calvo nasce a Madrid (Spagna) sotto il segno dei Pesci. La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Marcellino pane e vino (1955) di Ladislao Vajda dove ha interpretato la parte di Marcellino. Nel 1958 ha inoltre lavorato con Antonio Musu per la realizzazione del film Totò e Marcellino dove ha interpretato la parte di Marcellino. Pablito Calvo ci lascia all'eta di 52 anni spegnendosi in una triste giornata del 1 Febbraio 2000 a Alicante (Spagna).


Fanfulla

Data nascita: 26 Febbraio 1913 (Pesci), Roma (Italia)
Data morte: 5 Gennaio 1971 (57 anni), Bologna (Italia)
Figlio della diva dell’avanspettacolo Diavolina, ossia la bolognese Mercedes Menolesi, inizia a calcare le tavole del palcoscenico giovanissimo in compagnie secondarie di varietà in giro per la provincia. Dopo molti anni, subito dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, riesce a formare una propria compagnia di avanspettacolo e varietà distinguendosi come attore di ottimo livello e dalla comicità surreale, uno che “non imitava nessuno”. Porta in giro per tutta l’Italia spettacoli di assoluto divertimento come E poi dicono che non c’è denaro (1941-42) scritto da lui, quindi Chi l’ha vista (1941-42) di Pavesi, Il teatro della caricatura (1943-44) con la Magnani, Sordi, Carlo Rizzo e i divi cinematografici Valentina Cortese e Andrea Checchi, e Hello, signorina (1944-45). In scena parla col gergo dei giornali satirici «Marc’Aurelio» e «Bertoldo» indossando giacche coloratissime e sgargianti. Nel dopoguerra diventa capocomico di una formazione di rivista venendo soprannominato “il re dell’avanspettacolo”. Amendola e Maccari scrivono per lui i copioni di Orchidea verde (1945), de Il romanzo di due orfanelle povere e di due sergenti miserabili, padroni delle ferriere (1947) e di Follie di primavera (1951). Nella stagione 1948-49 interpreta la rivista di Simmon La favola di tutti i tempi, dove spesso adatta al suo genere di comicità i copioni di Galdieri, come farà anche in Fanfulla varietà (1949-50). Inizia l’attività cinematografica piuttosto tardi, agli inizi degli anni Cinquanta, comparendo come sapido e saporoso caratterista in numerosi film, spesso sacrificato in ruoli minimi e indecorosi per lui (può peraltro vantare due prestigiose partecipazioni a film felliniani). Nella stagione 1967-68 riappare sulle scene, invecchiato e patetico, in uno spettacolo che tenta di rinverdire il passato dell’avanspettacolo, Divertentissimo di Dino Verde. Sposatosi con l’attrice Nelly Fioretta, spesso al suo fianco sulla scena, se ne separa nel 1945


Jone Salinas

Nome: Jone Martello
Data nascita: 18 Marzo 1918 (Pesci), Reggio Calabria (Italia)
Data morte: 27 Maggio 1992 (74 anni), Roma (Italia)
Allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia, esordì nel 1939 in un film diretto da Alessandro Blasetti, Un’avventura di Salvator Rosa, in cui comparve a fianco di Rina Morelli e di Gino Cervi. In seguito lavorò in numerosi film, continuando la sua attività anche negli anni del dopoguerra; benché le fossero assegnati per lo più ruoli di secondo piano, ebbe modo tuttavia di dimostrare, oltre ad un valido mestiere, anche una notevole efficacia drammatica. Nel 1949 comparve in un film diretto da Pietro Germi, In nome della legge, in cui diede vita ad una delle sue caratterizzazioni più riuscite, quella del personaggio della baronessa. Sposò il regista e produttore Antonio Musu.


Memmo Carotenuto

Data nascita: 24 Luglio 1908 (Leone), Roma (Italia)
Data morte: 23 Dicembre 1980 (72 anni), Roma (Italia)
Straordinario caratterista cinematografico dall'inconfondibile vocione rauco e dall'incontenibile ironia tipicamente romana, Memmo Carotenuto (figlio d'arte e fratello dell'altrettanto celebre Mario) è stata una presenze essenziale della commedia all'italiana degli anni Cinquanta, che lo ha visto come scanzonato e sanguigno comprimario nei suoi migliori prodotti, al fianco di attori come Totò, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Da ricordarlo assolutamente nel ruolo dello scalognato ladro Cosimo de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, in quello del tranviere compagno di stanza di Renato Salvatori di Poveri ma belli (1956) e Belle ma povere (1957), entrambi di Dino Risi, in quello del amorevole ma anche collerico padre alle prese con una numerosa e turbolenta prole di Padri e figli (1958) di Mario Monicelli, ed in quello del carabiniere Baiocchi spalla di De Sica di Pane, amore e fantasia (1953) e Pane, amore e gelosia (1954), entrambi di Luigi Comencini.


Wandisa Guida

Data nascita: 2 Aprile 1935 (Ariete), Trani (Italia)
Bionda, carina, sguardo limpido, aria pulita, movenze aggraziate, mentre segue i corsi all’Università nella facoltà di giurisprudenza, partecipa all’elezione di Miss Italia del 1954, svoltasi a Rimini, vincendo a buon diritto il titolo di Miss Cinema, grazie anche ad una notevole fotogenia. Il mondo dello spettacolo le sembra il più adatto per potersi affermare e, dopo aver ottenuto il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1956, interpreta per un decennio o poco più una enorme quantità di film, tutti abbastanza insignificanti, dal genere avventuroso-mitologico al poliziesco, dal sentimentale-strappalacrime al western, dove assume lo pseudonimo di Wandisa Leigh, secondo la moda della seconda metà degli anni Sessanta. Pur ottenendo talvolta il ruolo da protagonista, la Guida non riesce nel cinema ad ottenere la popolarità che forse meriterebbe. È interprete garbata e modesta anche in televisione, dove appare in commedie realizzate per il piccolo schermo come Tutte bugie (1959), per la regia di Stefano De Stefani, il classico Fuente Ovejuna (1959) di Lope De Vega, diretto da Majano, gli sceneggiati Jane Eyre (1957), da Charlotte Brontë, per la regia di Majano, e Il vicario di Wakefield (1959), da Goldsmith, diretto da Guglielmo Morandi; sempre nel 1959 interpreta da protagonista la commedia di Achille Torelli Scrollina, diretta da Eros Macchi, facendosi molto apprezzare per la naturale disinvoltura. Nell’anno successivo impersona Cordelia nel Re Lear di Shakespeare accanto a Salvo Randone, ma risulta acerba e freddina e, sempre nel 1960, appare nell’episodio Vacanze col gangster della serie Giallo club, diretta da Stefano De Stefani. Molto, ma molto meglio alcune commedie nelle quali sembra più a proprio agio, come in Donne brutte (1961) di Achille Saitta, diretto da Vaccari; Il serpente a sonagli (1956), diretto da Majano, dove è una maliziosa e ingenua collegiale; o Lo schiavo impazzito (1960), per la regia di Landi; o ancora Una Cenerentola alla moda (1966) e Il caso Blaireau (1967), entrambe dirette da Italo Alfaro. Affronta con puntigliosa serietà anche le tavole del palcoscenico in un discreto allestimento della commedia di Puget Giorni felici, diretta nel 1957 da Luciano Lucignani. È anche una delle interpreti di una serie di cortometraggi realizzati da Bruno Beneck, Storia del teatro (1956)


Nanda Primavera

Data nascita: 23 Agosto 1898 (Vergine), L'Aquila (Italia)
Data morte: 9 Agosto 1995 (97 anni), Marino (Italia)
Attrice dai modi simpatici e disinvolti, dotata di buon mestiere, lavorò nel teatro di operetta e di rivista. Nel 1940 esordì nel cinema in un film di Amleto Palermi, Il signore della taverna. Negli anni del dopoguerra continuò la sua attività sul grande schermo, apparendo in parecchi film e dimostrando di possedere una notevole efficacia drammatica, benché relegata in parti di caratterista. Si ricordano, fra gli altri, Bellezze a Capri (1951) di Adelchi Bianchi; I piaceri dello scapolo, (1960) di Giulio Petroni; Questo e quello (1983) di Sergio Corbucci.


Salvatore Campochiaro

Data nascita: 23 Gennaio 1893 (Acquario), Catania (Italia)
Data morte: 7 Novembre 1983 (90 anni), Catania (Italia)
Attore teatrale di una certa notorietà soprattutto in Sicilia, esordisce nel mondo dello spettacolo interpretando una “comica” della Milano Film, L’effetto del sale inglese. Sul grande schermo ritorna soltanto nel 1942, ma vi resta fino al 1981 quando, ormai molto anziano, interpreta un piccolo ruolo ne Il turno di T. Cervi. Nella sua lunghissima carriera ha dato vita a molti piccoli personaggi di contorno, resi con bravura e professionalità.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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