Totò cerca moglie

[Totò] [Totò e Luigi Pavese]

[Totò e Zoe Incrocci] [Totò,Marisa Merlini e Paul Muller]

[Totò,Mario Castellani,Aroldo Tieri,Marisa Merlini] [Totò]

[Totò e Bruno Cantalamessa] [Totò e Ave Ninchi]

[Totò e Marisa Merlini] [Totò,Ave Ninchi e Aroldo Tieri]

Videoclip titoli di testa

Regia : Carlo Ludovico Bragaglia
Soggetto : Metz, Age, Scarpelli, Continenza
Sceneggiatura : Metz, Age, Scarpelli, Continenza
Fotografia : Mario Albertelli
Scenografia : Alberto Bocciante
Musica : Amedeo Escobar
Montaggio : Roberto Cinquini
Aiuto regia :Roberto Cinquini
Direttore produzione : Romolo Laurenti
Produzione : Forum Film, Roma
Durata: 76 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Totò )
Mario Castellani( Castelluccio )
Aroldo Tieri( Pippo )
Ave Ninchi( zia Agata )
Elvy Lissiak( Teresa )
Anna Maestri( la donna di colore )
Luigi Pavese( il cavalier Bellavista )
Marcella Rovena( signora Bellavista )
Enzo Garinei( Severino Bellavista )
Marisa Merlini(Luisa,la modella)
Vira Silenti( Matilde Bellavista )
Paul Muller( Zeta 15, lo zoppo )
Nerio Bernardi( il dentista )
Bruno Cantalamessa( il cliente del dentista )
Giovanna Galletti( l'agente K 8 )
Zoe Incrocci( Norina, la cameriera dei Bellavista )
Nino Marchesini( l'ambasciatore di papillonia )
Mario Meniconi( Giuseppe )
Maria Laura Rocca( la moglie dell'ambasciatore )
Annie Sommers( Adelina )
Franca Tamantini( l'impiegata dell'agenzia Fido )

           

        

        

Soggetto

La zia australiana di Totò gli preannuncia del suo arrivo con una ragazza di colore,Adelina, che vuole dargli in moglie.Un amico di Totò gli consiglia di farsi trovare già sposato,e di cercare quindi moglie presso un'agenzia.Dopo una serie di equivoci arrivano la zia e Adelina che si scopre essere una splendida ragazza la cui foto era stata scambiata con quella di un'altra persona.

Critica e curiosità

Gli autori in 12 giorni scrivono la sceneggiatura e il regista ne impiega altri 28 per girare il film . Carlo Ponti , il produttore di " Totò cerca casa " cita in giudizio la Forum Film e li diffida dall'usare il titolo prescelto , ma alla fine il tribunale dà ragione ai produttori di Bragaglia . Indimenticabile la scena in cui Totò va a trovare la famiglia Bellavista e per mettersi al loro livello si mette un paio di occhiali che non gli permettono di vedere nulla in un susseguirsi di equivoci e disastri . Curioso il finale del film quando Totò e la futura moglie inseguiti si rifugiano al Teatro Sistina dove stanno proiettando proprio " Totò cerca moglie " e i due entrano per vedere come va a finire .
Carlo Trabucco scriveva : " Abbiamo l'impressione che il fenomeno Totò sia in declino . Tanto e' vero che in uno dei cinema in cui ieri e' stato proiettato questo film , si trovava largamente posto nella sala [..] .


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Aroldo Tieri

Data nascita: 28 Agosto 1917 (Vergine), Corigliano Calabro (Italia)
Data morte: 29 Dicembre 2006 (89 anni), Roma (Italia)
«Ha segnato la storia del cinema e del teatro italiano», scrive il Corriere della Sera, a grandi lettere, quando comunica il decesso del grande attore della Calabria che si ostinò a inseguire la sua passione di attore in un mondo allora segnato dai disordini fascisti e dal vivere claustrofobico di una dittatura tutt'altro che rosea. Interprete dotato di un'energia personalissima, tutta fisica e vocale, che esplose in maniera allucinante con la stessa forza di una lampadina alla quale si dà troppa corrente. Bruciante, sprigionò quel suo mezzo sorriso, misterioso tanto quanto quella della nostra Gioconda, in una carriera lunga settant'anni giocata fra il collasso definitivo del teatro e gli albori della televisione, affrontando un po' tutti i generi nell'insieme delle prospettive: le cupezze abissali e straordinariamente moderne delle opere che mise in scena con la compagnia di cui fu il fondatore, alle oblique e pastose commedie barocche con Totò, fino ai melodrammi familiari dei telefoni bianchi. La sua interpretazione più indelebile? Senza alcun dubbio a teatro. Figlio del giornalista, critico teatrale e commediografo Vincenzo Tieri (che fondò e diresse "Il Corriere del Teatro"), dopo essersi diplomato nel 1937 all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, debuttò a teatro in "Francesca da Rimini", entrando poi nella compagnia del Teatro Eliseo di Roma, nella quale recitò Shakespeare, Puget, Testoni, Lodovici. Parallelamente cominciò anche la sua carriera nel cinema, esordendo nella commedia di Mario Mattoli Mille chilometri al minuto (1939), con Vivi Gioi, cui seguirà Manon Lescaut (1939) di Carmine Gallone. Nella Cinecittà fascista degli anni Quaranta, trovò una sua dimensione professionale in diverse commedie dei telefoni bianchi nel ruolo macchiettistico del fidanzato ossessionato dai tradimenti e dagli accesi scatti d'ira. Luigi Zampa, Goffredo Alessandrini, Mario Bonnard, Camillo Mastrocinque furono i suoi registi, ma fu presente principalmente nelle pellicole dirette da Carlo Ludovico Bragaglia come: Fuga a due voci (1942), Non sono superstizioso… ma! (1943), Il fidanzato di mia moglie (1943), Torna a Sorrento (1945) e Pronto chi parla? (1945). Con la caduta del fascismo, raggiunse il successo con le riviste di Garinei e Giovannini, insieme a Anna Magnani, Gino Cervi, Walter Chiari e Totò (di cui fu spalla anche sul grande schermo), ma recitò perfino nel teatro impegnato portando testi di Rattigan, Barry e Pirandello. A cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, con l'avvento della televisione e la morte del teatro, si dedicò soprattutto al cinema, girando oltre cento film e diventando un'ottima spalla per attori come Totò con cui recitò in ben tredici film, ma diretto da diversi registi (Steno, Mario Monicelli, Mario Mattoli e Sergio Corbucci); alla radio (interpretando per esempio il radiodramma "Racconti romani" di Moravia) e alla stessa tv, recitando in sceneggiati ("La foresta pietrificata" e "Le avventure di Nicola Nickleby") e come conduttore ("Canzonissima, edizione 1960-61, con Lauretta Masiero). Tornato a teatro con gli anni Sessanta, forte di una carriera cinematografica di tutto rispetto (recitò per Mario Soldati, Mario Costa, Pietro Germi, Giorgio Bianchi e perfino nel film spagnolo Un angelo è sceso a Brooklyn, accanto a Peter Ustinov), formò con la moglie, l'attrice Giuliana Lojodice, la compagnia Tieri-Lojodice, pur continuando a prestarsi per piccoli ruoli nella celluloide. Verrà infatti diretto da Lucio Fulci in Colpo gobbo all'Italiana (1962) e Gli imbroglioni (1963), da Mario Girolami in La donna degli altri è sempre la più bella (1963) e persino da René Clement in Che gioia vivere (1961) con gli amici attori Paolo Stoppa, Ugo Tognazzi, Gino Cervi, Alain Delon, Rina Morelli, Gastone Moschin e Carlo Pisacane. Padrone di casa nel teatro italiano, in oltre trenta anni di attività, mise in scena un repertorio che ne sottolineò la poliedricità, oltre che l'instancabilità e l'intelligenza di interprete. Da Moliere a Shakespeare, da Shaw a Pirandello, tanto da meritarsi, nel 1984, il premio Armando Curcio per la rappresentazione de "Un marito" di Italo Svevo, quando ormai aveva smesso i panni di spalla di comici come Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Raimondo Vianello e Walter Chiari. Si ritirò ufficialmente dal palcoscenico nel 1999 con "L'amante" di Margherite Duras e, preso in considerazione per il ruolo del Giudice nel Pinocchio (2001) di Roberto Benigni (ruolo che poi andò a Corrado Pani), morì fra le braccia della moglie a 89 anni la notte del 29 dicembre 2006, nella clinica San Valentino. Un attore vero, non c'è null'altro da dire… Esattamente come direbbe lui.


Ave Ninchi

Data nascita: 14 Dicembre 1914 (Sagittario), Ancona (Italia)
Data morte: 10 Novembre 1997 (82 anni), Trieste (Italia)
Nata da genitori triestini, a soli cinque anni suo cugino Annibale Ninchi la fa esordire nel Glauco di Morselli. La recitazione è una tradizione nella sua famiglia ed Ave a vent'anni viene ammessa all'Accademia di Arte Drammatica di Roma. In seguito entra nella compagnia di prosa Betrone-Capodaglio-Carini e, successivamente, entra a far parte delle migliori formazioni. Assai versatile, interpreta parti brillanti, ruoli del teatro classico ( Medea, 1949) e del teatro drammatico ( Dialoghi delle Carmelitane, 1952). Dalla rivista ( Un trapezio per Lisistrata, 1958; Un mandarino per Teo, 1960) passa al cinema, dove debutta nel dopoguerra. Negli anni '50 e '60 è una presenza costante nelle commedie comico-brillanti (la sua filmografia è sterminata), interpretando ruoli briosi e bonari, che le danno modo di mettere in luce le sue sanguigne doti di caratterista e l'espressività colorita ed esuberante della sua recitazione. L'attrice riesce a dare prova delle sue capacità recitative anche in film drammatici. Per l'interpretazione di uno di questi, Vivere in pace (di Luigi Zampa, 1946) si aggiudica il Nastro d'argento. Alla tv, oltre che come attrice, si fa apprezzare come briosa conduttrice: nel 1971 affianca Aldo Fabrizi, Paolo Panelli e Bice Valori nel varietà di Antonello Falqui Speciale per noi. In questo spettacolo del sabato sera lei e la Valori danno vita ad esilaranti scenette, nelle quali vestono di volta in volta i panni di mogli di personaggi di grosso calibro, politici, cantanti, miliardari, calciatori e capi clan. Tra impegni teatrali e televisivi Ave Ninchi trova sollievo e riposo nella sua casa di Trieste, città alla quale vi rimarrà legata tutta la vita, e nella quale si spegnerà il 10 novembre 1997. Ave Ninchi è stata una delle migliori caratteriste e la più accanita giocatrice del nostro cinema: ai tavoli da gioco ha perso una fortuna. Ma con i grandi amori della sua vita ha fatto un poker vincente: sono il marito, con cui è vissuta 45 anni (è morto nel 1981); John Wayne, l'eroe che le ha fatto amare il cinema sin da ragazza; i polli, che l'hanno resa famosa negli spot tv; la Juventus, squadra del cuore.


Elvi Lissiak

Data nascita: 19 Luglio 1919 (Cancro), Trieste (Italia)
Data morte: 25 Febbraio 1996 (76 anni), Garbagnate Milanese (Italia)
Classe 1919, Elvi Lissiak nasce a Trieste (Italia) sotto il segno del Cancro. La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Una domenica d'agosto (1950) di Luciano Emmer. Nel 1950 ha inoltre lavorato con Carlo Ludovico Bragaglia per la realizzazione del film Totò cerca moglie. Elvi Lissiak ci lascia all'eta di 77 anni spegnendosi in una triste giornata del 25 Febbraio 1996 a Garbagnate Milanese (Italia).


Anna Maestri

Data nascita: 7 Gennaio 1924 (Capricorno), Mantova (Italia)
Data morte: 4 Marzo 1988 (64 anni), Trento (Italia)
Attrice misurata ed eclettica, Anna Maestri studia recitazione alla Scuola d'arte drammatica "S. D'Amico" fino al 1941, anno in cui decide di trasferirsi a Trento per combattere nella Resistenza. Esordisce sul palcoscenico nel 1945 con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare e con Spirito allegro di Noel Coward al fianco di Rina Morelli e Paolo Stoppa. In seguito interpreta con successo opere di autori del teatro classico e contemporaneo, distinguendosi per un certo brio e una elegante sobrietà nella recitazione. È stata interprete di grandi testi, come Delitto e castigo di Gaston Baty da Dostoevskij, Il campiello e Le baruffe chiozzotte di Goldoni, e Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams. Nel 1963 le viene conferito il premio "S. Genesio" come migliore interpretazione femminile in Otto donne di Robert Thomas. All'attività teatrale ha affianca quella cinematografica: l'attrice interpreta infatti numerose pellicole, soprattutto del genere brillante, come Totò cerca moglie (1950), Totò, Eva e il pennello proibito (1959), Torna a settembre (1960) e Lui, lei e il nonno (1961). Da ricordare, infine, le sue apparizioni televisive, come nello spettacolo musicale Biblioteca di Studio Uno (1964) diretto da Antonello Falqui, e nello sceneggiato Buio nella valle (1984) per la regia di Giuseppe Fina.


Luigi Pavese

Data nascita: 25 Ottobre 1897 (Scorpione), Asti (Italia)
Data morte: 13 Dicembre 1969 (72 anni), Roma (Italia)
Caratterista sanguigno dall'inconfondibile timbro vocale, ha alternato esperienze teatrali a quelle soprattutto cinematografiche. Debutta in teatro nel 1921, con la compagnia Pederzini, per passare poi dal 1922 al 1924 ad altre compagnie minori, fino ad arrivare nel 1925 al Teatro Odescalchi di Roma, allora diretto dallo scrittore Luigi Pirandello. Nel 1926 è con la Sabbatici-Fontana e l'anno dopo con la Almirante-Manzini; dal 1928 al 1936 lavora con ben sei gruppi teatrali, tra i quali la compagnia De Sica-Tofano-Rissone e la compagnia Merlini-Cialente. Nella stagione 1937-1938 è primattore con la compagnia Borboni-Cimara con cui compie una lunga tournée. Tra le sue partecipazione ricordiamo: I padri etruschi (1942) di Pinelli, Casa di bambola (1942) di Ibsen e Sacro esperimento (1948) di Hochwalder. Nel teatro di rivista ha partecipato a Sai che ti dico?? (1944), Cantachiaro n. 1 (1944), Imputati alziamoci! (1945), e Tobia, la candida spia (1954). In cinema è interprete di numerosissime pellicole, quasi tutte del genere comico, e spesso accanto a grandi comici quali Totò e Aldo Fabrizi, interpretando quasi sempre personaggi burberi e irascibili. Fra i film che interpretò ricordiamo, Melodie eterne (1940), L'allegro fantasma (1941), Le miserie del signor Travet (1946), Fifa e arena (1948), Totòtarzan (1950), La famiglia Passaguai (1951), La famiglia Passaguai fa fortuna (1951), Totò a colori (1952), Papà diventa mamma (1952), Questa è la vita (1954), La banda degli onesti (1956), Totò a Parigi (1958), Signori si nasce (1960), Totòtruffa '62 (1961), Gerarchi si muore (1962), Veneri al sole (1965). Svolge anche un'intensa attività di doppiatore: fu Fredric March in The Desperate Hours (Ore disperate, 1955), Gary Cooper in Saratoga (Saratoga, 1937) e Cloak and Dagger (Maschere e pugnali, 1947), Burl Ives in Cat on a Hot Tin Roof (La gatta sul tetto che scotta, 1958). Negli ultimi anni prende parte anche ad alcuni sceneggiati televisivi, come David Copperfield (1965) e Il conte di Montecristo (1966). Luigi Pavese ha dimostrato in oltre quarant'anni di carriera di essere un attore dotato di un grande talento e di una straordinaria versatilità. Nei numerosi film a cui prese parte gli erano spesso riservate brevi apparizioni, ma le sequenze che ha interpretato, sono illuminate dall'immenso valore della sua arte.


Marcella Rovena

Data nascita: 22 Gennaio 1908 (Acquario), Treviso (Italia)
Data morte: 9 Agosto 1998 (90 anni), Roma (Italia)
Dopo il debutto in teatro, avvenuto in giovanissima età, la Rovena continuò in questa attività, recitando in numerose compagnie di fama. Comparve nel mondo del cinema nei primi anni Trenta, ma intensificò il suo lavoro sul grande schermo solo negli anni del dopoguerra, abbandonando il teatro e dedicandosi anche al doppiaggio. Caratterista di notevole sensibilità interpretativa e di spiccata efficacia drammatica, ha interpretato numerosi film, una sessantina, dal 1933 al 1966, quasi tutti di alto livello artistico e diretti da ottimi registi, tra i quali vanno ricordati La strada (1954, Federico Fellini); Le notti bianche (1957, Luchino Visconti); Senilità(1962, Mauro Bolognini); Caccia alla volpe, di Vittorio De Sica. Fu il suo ultimo film.


Enzo Garinei

Data nascita: 4 Maggio 1926 (Toro), Roma (Italia)
Ottimo e spontaneo caratterista teatrale e cinematografico, Enzo Garinei esordisce in rivistine di carnevale per studenti al Teatro Valle di Roma, come primo attore in uno spettacolo scritto dal fratello Pietro (che si unirà in seguito a Sandro Giovannini, creando così la coppia "principe" del teatro leggero italiano del secondo dopoguerra). Dagli anni '40 comincia a partecipare a numerose importantissime riviste e commedie musicali accanto a grandi nomi del palcoscenico, come Wanda Osiris, Gianni Agus, Renato Rascel, Delia Scala e Gino Bramieri. È molto attivo anche in televisione, nel cinema - ha interpretato una serie di divertentissime commedie alcune delle quali al fianco di Totò ( Totò le Mokò, 1949; Totò terzo uomo, 1951) - e nel doppiaggio. Dai primi anni '80 è il direttore artistico della scuola teatrale "Ribalte" di Roma.


Marisa Merlini

Nome: Marisa Merlin Data nascita: 6 Agosto 1923 (Leone), Roma (Italia)
Data morte: 27 Luglio 2008 (84 anni), Roma (Italia)
Donna ironica e ruspante, romana verace, Marisa Merlini è stata una delle attrici-emblemi della”romanità”della sua generazione, interpretando quasi settanta film, dilatati in mezzo secolo di una carriera ancora in atto. Infatti, passato il periodo della grande commedia all'italiana, Marisa Merlini ha saputo riciclarsi, giocoforza, nei ruoli della suocera autoritaria, della nonna e quant'altro. Persona di una simpatia acclarata e di un'amabilità poco frequente, la Merlini è stata una delle migliori attrici comiche del cinema, del teatro e della televisione italiana. Da ragazzina aveva frequentato a Roma la scuola di recitazione della contessa Serra, partecipando agli spettacoli del Teatro dei fanciulli (oggi Teatro Flajano) curati da Vittorio Metz. Poi il padre abbandonò la famiglia: una moglie e cinque figli in condizioni di grande miseria. Marisa per contribuire agli introiti familiari si fece assumere come commessa al banco di profumi in un emporio. Per la sua prorompente bellezza venne notata da Mariuccia Giuliano, moglie di Erminio Macario, che si occupava della scelta delle famose”donnine”che circondavano il comico torinese nelle sue sfavillanti riviste. L'esordio sul palcoscenico avvenne nell'ottobre del 1941 al Teatro Valle di Roma, nella rivista Primavera di donne, nel ruolo di contorno alla soubrette, che era l'indimenticabile Wanda Osiris. Lo spettacolo andò in giro per l'Italia, il successo si ripeté ovunque. Un pittore famoso, Boccasile, la scelse come modella per la”Signorina Grandi Firme ", emblema di un settimanale di successo, immagine della femminilità in cima ai sogni degli italiani dell'epoca. Notata dal grande Totò, prese parte alla rivista Che ti sei messo in testa? (1943-44) di Michele Galdieri. Nello spettacolo figurava come primadonna l'indimenticabile Anna Magnani, della quale divenne grandissima amica. Col comico napoletano in seguito partecipò a quattro riviste teatrali e sette film, tra cui Totò cerca casa (1949), L'imperatore di Capri (1949) e Totò cerca moglie (1950). La vera grande affermazione sul grande schermo la ottenne quando Luigi Comencini la chiamò per interpretare il ruolo della levatrice nel film Pane, amore e fantasia (1953), con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Ma nel cinema ha ricoperto anche altri e significativi ruoli, accanto a Alberto Sordi ( Il vigile di Luigi Zampa, 1960), Marcello Mastroianni ( Padri e figli di Mario Monicelli, 1957) e Titina De Filippo ( Cani e gatti, 1952). In seguito si defilò dalle scene e soprattutto dal grande schermo, che in quel periodo proponeva squallidi filmetti porno-soft con Alvaro Vitali, Edwige Fenech e Lino Banfi. Tornò alla ribalta quando venne invitata a Londra dal regista Peter Grenville per interpretare la parte della governante d'origine napoletana di Lady Hamilton nella commedia di Terence Rattigan Questioni di Stato. Un anno di repliche, e di successo. Dopo questo grande trionfo l'attrice venne chiamata da Garinei e Giovannini per partecipare a due commedie musicali interpretate da Gino Bramieri: Cielo, mio marito!, di Costanzo e Marchesi, con Ombretta Colli, e Foto di gruppo con gatto di Iaia Fiastri e Enrico Vaime, con Gianfranco Jannuzzo. Accolta sempre grazie alla sua straripante simpatia, dagli applausi di un pubblico fedele.


Vira Silenti

Nome: Elvira Giovene
Data nascita: 16 Aprile 1931 (Ariete), Napoli
Moglie del produttore Ermanno Donati, comparve ad appena dieci anni nel film Una notte dopo l'opera (1941, Nicola Manzari e Nicola Fausto Neroni). Nel corso della sua attività cinematografica, che continuò negli anni del dopoguerra, benché quasi sempre utilizzata in parti secondarie, ebbe occasione di mettere in evidenza le proprie valide qualità drammatiche: un'ottima occasione in questo senso fu rappresentata per lei dalla partecipazione a I vitelloni (1953, Federico Fellini). Dal 1954 in poi ridusse notevolmente il suo lavoro nel cinema, per dedicarsi alla televisione; debuttò infatti sul piccolo schermo in uno dei primi spettacoli di prosa, Giulietta e Romeo del 1954, in cui ebbe il ruolo della protagonista accanto a Giorgio Albertazzi. In seguito interpretò numerosi ruoli di varia importanza, fino al 1962, anno in cui decise di concludere la propria carriera, dopo essere comparsa ne I giacobini, impersonando Eleonora Duplay, compagna di Robespierre.


Paul Müller

Data nascita: 1 Marzo 1923 (Pesci), Neuchâtel (Svizzera)
Diplomato al Conservatorio d'Arte Drammatica di Parigi, esordì nel cinema in Italia in Fabiola, 1949, Alessandro Blasetti). Ha interpretato numerosi film, per lo più in parti di secondo piano. Tra le sue migliori interpretazioni, spesso in veste di «cattivo» e di fuorilegge, va segnalata quella ne La città si difende (1951, Pietro Germi).


Nerio Bernardi

Data nascita: 23 Luglio 1899 (Leone), Bologna (Italia)
Data morte: 12 Gennaio 1971 (71 anni), Roma (Italia)
Raffinato e carismatico attore dal portamento signorile e dalla voce profonda e incisiva, dopo aver studiato prima matematica e medicina, poi contrappunto e composizione, si è dedicato al teatro e al cinema. Ha recitato in compagnie di prestigio, debuttando con il Teatro degli Italiani di Roma, diretto da Lucio D'Ambra, nel 1922-23 in qualità di attor giovane. Poi nel ruolo di primattore ha recitato nella compagnia della grandissima Maria Melato (1928-31), a cui sono seguite le interpretazioni con le compagnie di Tatiana Pavlova, la Carini-Capodaglio-Betrone, la Solbelli-Calò-Bernardi (1938-39) e la Maltagliati-Ninchi (1948-49). Inoltre ha affiancato due importantissimi nomi della scena italiana: Ermete Zacconi e Dina Galli. Ha lavorato con grandi registi quali Max Reinhardt (si ricordano il Sogno d'una notte di mezza estate nel 1933 e Il mercante di Venezia nel 1935 di Shakespeare), Copeau, Simoni, Pavolini e Visconti. Dal 1919 ha interpretato molti ruoli cinematografici sia in Italia che all'estero. Durante la 2^ Guerra Mondiale si recò in Spagna per girare alcune pellicole. Durante il soggiorno spagnolo, insieme ad altri attori che vi si erano recati per colpa del conflitto (Emilio Cigoli, Paola Barbara, Franco Coop, Romano Calò, Anita Farra), contribuì a doppiare alcuni film. Dal 1952 ha insegnato trucco e comportamento all'Accademia d'arte drammatica”Silvio D'Amico”di Roma.


Giovanna Galletti

Data nascita: 27 Giugno 1916 (Cancro), Bangkok (Tailandia)
Data morte: 21 Aprile 1992 (75 anni), Roma (Italia)
Dopo un'attività teatrale iniziata da giovanissima e che le arrecò un notevole successo, divenne in seguito allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia; nel 1938 esordì sul grande schermo ne La dama bianca (Mario Mattoli). Alla conclusione della seconda guerra mondiale, preferì dedicarsi nuovamente al teatro, pur non abbandonando del tutto il mondo del cinema. Ricomparve infatti in alcuni film, anche se saltuariamente e in parti di secondo piano, nelle quali, tuttavia, diede eccellenti prove delle proprie capacità drammatiche. Fra queste, dobbiamo ricordare il ruolo da lei sostenuto in Roma, città aperta (1945, Roberto Rossellini) in cui diede vita, con innegabile bravura, al perverso personaggio di un'agente nazista che riesce a convincere una ragazza romana, debole e sbandata, a tradire i suoi compagni, soggiogandone il fragile carattere con la droga e con un ambiguo legame sessuale, e riuscendo così a dominarla completamente. La bravura della Galletti fu tale che, come spesso accade, ella rimase "prigioniera" della parte, che ripeté, con poche varianti, anche in altri film. In tempi più recenti, è apparsa in film di argomento storico-mitologico


Zoe Incrocci

Data nascita: 21 Settembre 1917 (Vergine), Roma (Italia)
Data morte: 6 Novembre 2003 (86 anni), Roma (Italia)
Splendida caratterista, debutta piccolissima nel ruolo di Lilina nel film L'eredità dello zio buonanima (1934), di Amleto Palermi. In seguito partecipa a numerose pellicole, nelle quali si distingue come attrice raffinata e spiritosa ( Totò cerca moglie, 1950; Il padrone del vapore, 1951; Noi siamo le colonne, 1956; Colpo gobbo all'italiana, 1962; Dropout, 1971; Brutti, sporchi e cattivi, 1976). Numerose sono le sue partecipazioni televisive in sceneggiati come Il giornalino di Gian Burrasca (1964), David Copperfield (1965) e Le avventure di Pinocchio (1972). Attiva anche in teatro e alla radio, Zoe Incrocci è nota anche nel campo del doppiaggio soprattutto per la magnifica, gracchiante Jean Hagen di Singing' in the Rain (Cantando sotto la pioggia, 1952) e per la querula servetta di colore Butterfly McQueen di Gone Whit the Wind (Via col vento, 1939); è stata anche la giovane Marilyn Monroe di All About Eve (Eva contro Eva, 1950). Nel 1991 riceve il David di Donatello per l'interpretazione di Elvira in Verso sera (1991), di Francesca Archibugi.


Nino Marchesini

Data nascita: 1895, Lecce (Italia)
Data morte: 13 Gennaio 1961, Roma (Italia)
Dopo avere svolto un' intensa attività teatrale, spesso al fianco della moglie Italia Marchesini, distinguendosi in parti di secondo piano come caratterista efficace e drammatico, di bella presenza fisica, esordì nel cinema nel 1939. Da allora interpretò numerosi film, talora in ruoli importanti o addirittura di protagonista, ma più spesso in veste di caratterista. E' stato molto attivo anche nel periodo del dopoguerra, comparendo in film dei più diversi generi, comici, melodrammatici, avventurosi, storici.


Maria Laura Rocca

Nome: Maria Laura Gaino Data nascita: 5 Ottobre 1917 (Bilancia), Genova (Italia)
Negli anni del dopoguerra lavorò in teatro, dimostrando valide capacità di attrice. Nel 1950 fece il suo ingresso nel mondo del cinema, comparendo nel film comico Totò cerca moglie, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia. Negli anni successivi comparve ancora in alcuni altri film, ma in parti secondarie in film come L'Uomo di Toledo (1965), L'Ultimo gladiatore (1964), Venere imperiale, Il crollo di Roma, L'Oro di Roma, Un Amore a Roma.


Franca Tamantini

Data nascita: 24 Agosto 1931 (Vergine), Roma (Italia)
Dotata di una discreta voce di soprano e diplomata in danza classica al Teatro dell'Opera di Roma, ha avuto una carriera ampia e varia nel campo dello spettacolo; in teatro come cantante lirica e come attrice di prosa, alla radio e alla televisione come doppiatrice e come attrice, dimostrando, in quest'ultimo ruolo, valide doti drammatiche. Esordì nel cinema giovanissima, in Cenerentola (1949, Fernando Cerchio); in seguito comparve in numerosi altri film, di vario genere e talora di non grandissimo livello artistico, utilizzata in ruoli secondari.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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