Le motorizzate

4° episodio:"Il vigile ignoto"

[Totò e Gabriella Andreini] [Totò e Liana Orfei]

[Totò,Liana Orfei e Gianni Agus] [Totò e Mario Castellani]

Videoclip titoli di testa

Regia : Marino Girolami
Soggetto : Marino Girolami
Sceneggiatura : Tito Carpi,Beppe Costa
Voce fuori campo : Corrado Mantoni
Fotografia : Mario Fioretti
Scenografia : Saverio D'Eugenio
Musica : Carlo Savina
Montaggio : Enzo Girolami
Aiuto regia : Enzo Girolami
Produzione : Marino Girolami per Marco Film,Roma
Durata: 25 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Urbano Cacace )
Anna Campori( sua moglie )
Gianni Agus( il pubblico ministero )
Liana Orfei( l'avvocato difensore)
Mario Castellani( il brigadiere )
Gabriella Andreini( la signora multata )
Marco Mariani( l'avvocato Rossetti )
Jean Tissier( il presidente del tribunale )
Mario Catani( Nicolino )
Andrea De Pino( il cancelliere )

           

           

Soggetto

Cacace,disoccupato,si traveste da metropolitano appropriandosi dei doni che gli automobilisti danno ai vigili per il giorno della Befana,e inoltre fa multe di cui intasca i proventi.Scoperto viene arrestato ma al processo dimostra di aver apportato benefici alla circolazione stradale e promette di non travestirsi piu' da vigle.Mantiene la promessa infatti lo vediamo travestito da poliziotto stradale mentre multa due belle straniere.

Critica e curiosità

Ancora un film di parodia , stavolta viene preso di mira " I motorizzati " di Mastrocinque . Film a episodi centrato sulla satira alle donne al volante e al nuovo codice della strada da poco introdotto in Italia . Tutti gli episodi hanno come protagoniste le donne , tranne "Il vigile ignoto " che ha per protagonista Totò .
Da un articolo senza firma su La Notte : " Solita collezione di barzellette sceneggiate da un gruppo di comici abituali frequentatori dei film di Girolami . Queta volta sono prese di mira le donne al volante . Il livello umoristico , è piuttosto basso e decisamente volgare . Qualche risata è possibile farla soltanto grazie alla presenza di Totò [..] : ma chi glielo fa fare a prender parte a certi film ? " .
Ancora un "anonimo" sul Corriere Lombardo : " Un film a episodi come vuole la consuetudine di certe produzioni italiane da cassetta . Ogni episodio , un beniamino del pubblico[..] E le motorizzate ? Ma è solo un pretesto , un debole filo conduttore che in alcuni episodi , come in quello di Totò , non ha più alcun senso [..] " .


Anna Campori

Data nascita: 22 Settembre 1917 (Vergine), Roma (Italia)
Napoletana d'adozione, Anna Campori debuttò piccolissima nella compagnia del padre, anch'egli attore, che lasciò quando incontrò l'attore Pietro De Vico, dal 1937 suo marito e compagno nella vita e sulla scena. Nel 1940Anna e Pietro formarono una loro compagnia che si dedicava prevalentemente alla rivista. Nel 1950 Anna lasciò la compagnia del marito per lavorare con Macario ( La bisbetica sognata, parodia della commedia di Shakespeare). In seguito fondò una compagnia con Alberto Semprini, Katyna Ranieri e Achille Togliani, dedicandosi prevalentemente allo spettacolo musicale. Ottenne grandissima popolarità grazie al divertentissimo sceneggiato televisivo Giovanna, la nonna del Corsaro Nero (1961-66), nel quale vi interpretava l'attempata e tenace corsara Giovanna, a capo di una banda di pirati impegnati a dare la caccia al governatore spagnolo, responsabile della morte del nipote, il Corsaro Nero. Prese parte anche a qualche decina di film, quasi tutti del genere comico, alcuni dei quali accanto al grande Totò, come Un turco napoletano (1953), I tartassati (1959) e Gli onorevoli (1963). Negli anni '80 iniziò la lunga collaborazione con il regista teatrale Antonio Calenda, che la volle nella messa in scena di diversi classici, come L'inventore del cavallo di Achille Campanile, Miles gloriosus di Plauto e Le rose del lago di Brusati. Dotata di un umorismo garbato e gentile, Anna Campori ha dimostrato in sessant'anni di carriera, di essere una delle più brave e spontanee attrici brillanti che lo spettacolo italiano abbia mai avuto.


Gianni Agus

Data nascita: 17 Agosto 1917 (Leone), Cagliari (Italia)
Data morte: 4 Marzo 1994 (76 anni), Roma (Italia)
Dopo gli inizi nel teatro di prosa con Elsa Merlini e, per cinque anni, con Ruggero Ruggeri, passò al teatro di rivista con Michele Galdieri e lavorò con Totò, Anna Magnani e Wanda Osiris. Con la “Wandissima” prese parte a numerose riviste, fra cui Si stava meglio domani (1946-47), Domani è sempre domenica (1947-48), Grand Hotel (1948-49), Sogni di una notte di questa estate (1949-50), Gran Baldoria (1952-53). Nella stagione 1954-55 partecipò alla commedia musicale di Garinei e Giovannini Giove in doppiopetto, accanto a Carlo Dapporto e Delia Scala. In seguito passò in televisione, dove prese parte a numerose trasmissioni di successo, dove affiancò quasi sempre personaggi di spicco. Lo si ricordi accanto a Peppino De Filippo, che vestiva i panni di “Pappagone”, nella trasmissione musicale Scala reale (1966), o nel varietà Giandomenico Fracchia (1975), nei panni del tremendo capoufficio di Fracchia (Paolo Villaggio). Nel 1958, l'anno della vittoria di Domenico Modugno, presentò il Festival di Sanremo, affiancato dall'annunciatrice televisiva Fulvia Colombo. Fu anche apprezzato attore cinematografico in numerose commedie leggere, spesso accanto a Totò ( Figaro qua, Figaro là, 1950; Adamo ed Eva, 1950; Ci troviamo in galleria, 1953; I due marescialli, 1961; Totò e Cleopatra, 1963; Le motorizzate, 1963). Nel 1961 si distinse nel film di Luciano Salce, Il federale, interpretato da Ugo Tognazzi. Concluse la sua carriera da dove era partito, nella prosa: da ricordare il ruolo di Tiger Brown in L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht al Piccolo Teatro, diretta da Giorgio Strehler, nella riedizione, del 1973 e quello di Lamberto Laudesi in Così è (se vi pare)di Luigi Pirandello diretto da Giancarlo Sepe nel 1983. Aveva conosciuto e sposato nel 1952, la soubrette austriaca Lilo Weibel, avendone un figlio, Davide, nel 1959. Vero “signore” del palcoscenico, Gianni Agus è stato sicuramente la “spalla ideale” di tutti i comici, e nella sua lunga carriera si è dimostrato un artista eclettico e versatile, capace di passare dal teatro serio di Ruggero Ruggeri al varietà, dal cinema alla televisione.


Liana Orfei

Data nascita: 6 Giugno 1937 (Gemelli), Bologna (Italia)
Discendente di una illustre famiglia di artisti del circo, lavorò come acrobata e come cavallerizza nel circo di famiglia. Poi, dotata di una notevole bellezza e di naturali qualità di disinvoltura e simpatia, negli anni Sessanta divenne una presenza costante nei film di carattere pseudostorico e mitologico (peplum o “sandaloni”) in gran voga in quel periodo. Ha fatto anche qualche apparizione in teatro e in televisione. È cugina di Moira Orfei.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Gabriella Andreini

Data nascita: 16 Aprile 1938 (Ariete), Napoli (Italia)
Bella, attraente, prosperosa, vissuta in un ambiente di rigida morale piccolo borghese, Gabriella Andreini riesce a vincere l’opposizione del padre, generale dell’esercito, iscrivendosi all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Conseguito il diploma nel 1956, debutta in teatro facendosi apprezzare per le sue doti di giovane sbarazzina unite a una naturale simpatia e a mezzi fisici eccezionali. Divide la sua attività artistica tra teatro (da sempre suo grande amore), televisione e cinema. È proprio nel cinema che la Andreini stenta a imporsi, restando relegata a ruoli di affascinante creatura di decorativa bellezza, apparendo pure con lo pseudonimo Gaby B. Andrews, secondo la moda corrente della metà degli anni Sessanta di presentarsi con un nome americanizzato. È sul palcoscenico che Gabriella Andreini ottiene le sue migliori chances, anche se da “seconda” donna, a fianco di Vittorio Gassman e Salvo Randone in una memorabile edizione di Otello di Shakespeare (1956-57); di Alberto Lupo in Platonov di Cechov (1958); di Walter Chiari nella rivista Io e la margherita (1959) e, soprattutto, nel personaggio di Marcella, ragazza-squillo di Le ragazze bruciate verdi (1959), notevole successo della Compagnia D’Angelo-Zoppelli-Braccini-Giovampietro diretta da Daniele D’Anza. Meno che in teatro, ma meglio che al cinema, è la sua attività in televisione, dove la sua immagine ha il suo giusto valore in drammi come Fermenti (1957) da O’Neill, per la regia di Carlo Ludovico Bragaglia e Un mese in campagna (1957) di Turgheniev, diretto da Mario Landi. O in originali televisivi come Il bambino da un soldo (1957) di Isa Mogherini, diretto anche questo da Mario Landi, dove impersona in modo eccellente il ruolo della donna di un gangster; o nel giallo TV diretto da Enrico Colosimo L’altro uomo (1959), cui segue il drammatico La moglie americana (1960) diretto da Morandi. A metà degli anni Sessanta è una delle interpreti di L’ombra cinese (1966), della serie Le nuove inchieste del commissario Maigret, diretta da Landi che la riconferma nel successivo Maigret in pensione (1972). Poi è nell’episodio Processo di seconda istanza (1967) della serie Sheridan, squadra omicidi, diretta da Leonardo Cortese, quindi in un altro episodio, L’albergo delle tre rose, della serie Il commissario De Vincenzi (1974) diretto da Ferrero e infine nel divertente Ma che cos’è quest’amore (1979) per la regia di Gregoretti. Un buon successo personale lo ottiene in teatro nel drammone di Alberto Moravia Beatrice Cenci (1958) dove interpreta il personaggio del titolo, in una edizione realizzata con molta perizia da Vito Pandolfi.


Marco Mariani

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film I sette fratelli Cervi (1968) di Gianni Puccini dove ha interpretato la parte del gerarca fascista. Nel 1974 ha inoltre lavorato con Michael Wotruba - pseu, Joe D'Amato per la realizzazione del film Novelle licenziose di vergini vogliose.


Jean Tissier

Data nascita: 1 Aprile 1896 (Ariete), Parigi (Francia)
Data morte: 31 Marzo 1973 (76 anni), Granville (Francia)
Attore francese. Appena terminati gli studi si dedica al giornalismo e poi al teatro aggregandosi a compagnie di giro e affrontando numerosi testi teatrali. Dopo l’avvento del sonoro approda al cinema sia in parti da protagonista sia in ruoli secondari drammatici o comici. Tra le sue interpretazioni migliori, L’assassino abita al 21 (1942) di H.-G. Clouzot accanto a P. Fresnay, Piace a troppi (1956) di R. Vadim, con B. Bardot, Notre-Dame de Paris (1956) di J. Delannoy, Il commissario Maigret (1958) sempre di Delannoy, con J. Gabin. L’ultima interpretazione è in Sex shop (1972) di C. Berri. Nel 1945 pubblica un volume di ricordi dal titolo Sans maquillage (Senza trucco).


Andrea De Pino

Data nascita: 4 Giugno 1901 (Gemelli), Salerno (Italia)
Data morte: 4 Agosto 1966 (65 anni), Roma (Italia)
Buon giornalista, svolse un'intensa attività in questo campo, scrivendo per quotidiani e periodici; pertanto, la sua attività come attore può essere considerata marginale, anche se negli anni del primo e del secondo dopoguerra, dal 1948 al 1957) prese parte a numerosi film come apprezzato attore caratterista. Ha pertecipato anumerosi film, fra i quali: Le motorizzate, (1964, Marino Girolami), Il commissario (1962, Luigi Comencini), La dolce vita (1960, Federico Fellini), La banda degli onesti (1956, Camillo Mastrocinque), Se fossi deputato (1949, Giorgio Simonelli).

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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