Totò contro il pirata nero

[ Totò e Mario Petri ] [Totò ]

[ Totò e Mario Petri ] [Totò e Giacomo Furia]

[ Totò ] [Totò ]

[Totò e Mario Castellani] [Totò ]

[ Totò e Mario Castellani ] [Totò e Mario Petri]

[Totò e Aldo Giuffrè] [Totò e Maria Grazia Spina]

[Totò,Aldo Giuffrè,Mario Petri e Maria Grazia Spina]

Videoclip titoli di testa

Regia : Fernando Cerchio
Soggetto : Nino Stresa,Francesco Luzi
Sceneggiatura : Nino Stresa,Francesco Luzi
Fotografia : Alvaro Marcori
Scenografia : Giancarlo Bartolini Salimbeni
Musica : Carlo Rustichelli
Montaggio : Antonietta Zita
Aiuto regia : Mario Castellani
Direttore produzione : Diego Archimede
Produzione : Ottavio Poggi per Liber,Roma
Durata: 102 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Josè )
Mario Petri( il Pirata Nero )
Mario Castellani( Uncino )
Pietro Carloni( il governatore )
Grazia Maria Spina( Isabella,sua figlia )
Aldo Giuffrè( il luogotenete Burrasca )
Giacomo Furia( don Carlos d'Aragona )
Franco Ressel( lo sfregiato )
Renato Giomini( il mazziere )
Aldo Bufi Landi( Manolo De Pizzardo )

                 

Soggetto

José inseguito dalle guardie finisce sulla nave corsara del pirata nero,che scopertolo prima lo condanna poi lo accetta nella ciurma.Ma il pirata geloso del valore di José gli affida una pericolosa missione:partecipare al ballo del governatore per preparare la strada all'assalto dei pirati.Anche qui viene scoperto e imprigionato,ma viene salvato dalla figlia del governatore,Isabella,che chiede il suo aiuto per evitare di sposare Don Carlos destinatole dal padre.Attaccato il castello dai corsari,il pirata nero viene sconfitto in duello da José che lo fa arrestare.

Critica e curiosità

Scriveva Ugo Casiraghi : " [..] Lasciato in completa libertà , Totò si abbandona ai suoi lazzi e ai suoi giochi di parole , fino a toccare qua e là punte surrealistiche ( le sbarre del carcere suonate come un'arpa , la scalata del muraglione , ecc. ) che la regia , quantomai sciatta , purtroppo non sviluppa " .
E Alberico Sala : " [..] Ridiamo , allora , con Totò pirata per forza . L'avevamo lasciato generale in pensione impegnato nella costruzione di u personaggio , lo ritroviamo in una macchietta senza controllo a ruota libera . è..] E' sempre bravissimo , ed alcuni frammenti sono irresistibili , estrosamente montati con le risorse della sua maschera e i giochi irrefrenabili di parole [..] " .


Mario Petri

Data nascita: 26 Gennaio 1922 (Acquario), Roma (Italia)
Data morte: 26 Gennaio 1985 (63 anni), Roma (Italia)
Cantante lirico di successo, a partire dal 1960 si dedica al cinema e si specializza – spesso nel ruolo di “cattivo” – in film avventurosi e mitologici. Assai corpulento, capelli rossi e ricci, e perenne barbetta, lavora per pochi anni, quattro in tutto – fino all’esaurimento del filone pseudostorico – ma appare in ben diciotto film, sempre come coprotagonista. Curiosa la sua partecipazione a Totò contro il pirata nero dove si prende bonariamente in giro interpretando un terribile pirata che perseguita il buon Totò.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Pietro Carloni

Data nascita: 1 Gennaio 1896 (Capricorno), Taurisano (Italia)
Data morte: 3 Agosto 1968 (72 anni), Roma (Italia)
Marito della famosa attrice napoletana Titina De Filippo, esordì giovanissimo come attore teatrale; a partire dal 1930, entrò a far parte della compagnia di Eduardo e Peppino De Filippo. Dotato di valide qualità drammatiche, la sua carriera cinematografica fu saltuaria e limitata all’interpretazione di ruoli secondari. Negli anni del dopoguerra apparve, tra l’altro, in Napoli milionaria, trasposizione cinematografica della commedia omonima, realizzata nel 1950, con la regia dello stesso Eduardo.


Grazia Maria Spina

Nome: Maria Grazia Spinazzi
Data nascita: 3 Giugno 1936 (Gemelli), Venezia (Italia)
Debuttò nel teatro di prosa nel 1956; successivamente, nel 1958, esordì in televisione conquistandosi ben presto il favore del pubblico, comparendo in spettacoli di prosa adattati per il piccolo schermo e in numerosi romanzi sceneggiati. Dotata di una bellezza notevole, anche se non appariscente, capace di una recitazione ora leggera, ora intensa, ma sempre controllata e dai modi signorili, ebbe rare e poco adeguate occasioni di manifestare nel cinema il proprio talento, dato che le furono quasi sempre offerte parti di secondo piano, per lo più in film di scarso rilievo artistico, soprattutto avventurosi o storico-mitologici.


Aldo Giuffré

Data nascita: 10 Aprile 1924 (Ariete), Napoli (Italia)
Data morte: 26 giugno 2010 , Roma (Italia)
Fino a che un'operazione alla gola non lo privò di una delle sue qualità migliori (la pastosa voce napoletana), Giuffré fu uno dei più sicuri valori in tv, alla quale si dedicò stabilmente negli anni Sessanta, dopo una lunga, ma splendida gavetta nella compagnia di Eduardo De Filippo (dove aveva debuttato assieme al fratello Carlo). Il grande mestiere gli permise di passare dalla commedia più disimpegnata (le avventure giallo-rosa di Laura Storm) alla tragedia classica (Macduff in “Macbeth”), dal dramma moderno (il regista di “La ragazza di campagna”) a quello in costume (don Pedro in “Mariana Pineda”, Corina in Antonello capobrigante). Ha partecipato anche a originali sceneggiati televisivi, tra cui La figlia del diavolo. A parte il ruolo d’esordio al cinema nel drammatico Assunta Spina (1948) di Mario Mattoli, è spesso caratterista comico (in un mondo ironico e scanzonato, in una dimensione da commedia che gli è più congeniale): è in Ieri, oggi, domani (1963) di Vittorio De Sica, prende parte alle commedie erotiche degli anni Settanta e fa parte del cast di Scugnizzi (1989) di Nanni Loy e de La Repubblica di San Gennaro (2003) di Massimo Costa.


Giacomo Furia

Data nascita: 1 Gennaio 1925 (Capricorno), Arienzo (Italia)
Uno dei più grandi caratteristi cinematografici e teatrali degli Anni Quaranta e Cinquanta. Debutta sul palcoscenico accanto a Eduardo De Filippo con il quale stringerà una profonda amicizia e un reciproco rispetto della professione. Infatti, è proprio con Eduardo De Filippo che esordisce al cinema nel dramma d'amore e gelosia Assunta Spina (1948) di Mario Mattoli con Anna Magnani e Titina De Filippo. Lo stesso anno, è scelto da Roberto Rossellini come uno dei protagonisti della commedia La macchina ammazzacattivi, mentre l'anno seguente è accanto a Gino Cervi in La sposa non può attendere (1949). Spalla comica o semplice attore di secondo piano accanto a Totò, Peppino De Filippo, Tina Pica, Aldo Fabrizi, Luigi Pavese, Ave Ninchi, Giovanna Ralli, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Raimondo Vianello e Alberto Sordi, è spesso diretto da Mattoli, Steno, Camillo Mastrocinque, Alberto Lattuada e Mario Monicelli in pellicole che hanno scritto la storia del genere comico italiano, soprattutto quelle accanto al principe De Curtis: Totò cerca casa (1949); Totò Tarzan (1950); Totò sceicco (1950); Un turco napoletano (1953); Il medico dei pazzi (1954); Totò all'Inferno (1955); Siamo uomini o caporali? (1955); Destinazione Piovarolo (1955); il perfetto La banda degli onesti (1956); Totò, Peppino e le fanatiche (1958); Totò nella luna (1958); Totò, Eva e il pennello proibito (1959); I ladri (1959); Il monaco di Monza (1963) e Totò contro il pirata Nero (1964). È nel 1954 che spicca nel ruolo del panciuto e ingenuo marito della bella pizzaiola Sophia Loren nell'episodio Pizze a credito de L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica. Sarà il primo di molti incontri sul set con la Loren: La domenica della buona gente (1953); Due notti con Cleopatra (1954); Peccato che sia una canaglia (1954) e il fiabesco C'era una volta (1967) di Francesco Rosi. Altri titoli della sua filmografia, necessariamente da citare sono: Biancaneve e i sette ladri (1949); L'arte di arrangiarsi (1954); L'allegro squadrone (1954); La vergine moderna (La trappola d'oro) (1954); Ballata tragica (1955); I due compari (1955); La ballerina e il buon Dio (1958); Non sono più guaglione – Oh, mia bella Carolina (1958); Ferdinando I, re di Napoli (1959); La cambiale (1959); La prima notte – Le nozze veneziane (1959); Prepotenti più di prima (1959); Guardatele ma non toccatele (1959); Il nemico di mia moglie (1959); I dolci inganni (1960); Pugni pupe e marinai (1961); Il comune senso del pudore (1976, anche con Philippe Noiret) e La mazzetta (1978). Per ben due volte è stato diretto da Federico Fellini, la prima volta assieme a Lattuada in Luci del varietà (1951) con Giulietta Masina nel ruolo del giornalista Duke, la seconda volta in I clowns (1971), mentre assai di più è stato confermato come attore in un set diretto da Mario Soldati, come Il sogno di Zorro (1952). Furia ha lavorato anche con Amedeo Nazzari in L'ultimo amante (1955), è stato diretto da Franco Rossi in Amore a prima vista (1957), poi ha anche affiancato Ernest Borgnine in Il re di Poggioreale (1961), Fernandel in Giudizio universale (1961); Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in Il giorno più corto (1962), diventando negli Anni Sessanta e Settanta, uno degli attori prediletti da Bruno Corbucci e Antonio Margheriti per i primi film b-movies italiani, di qualunque genere essi siano stati. Recita con Claudio Gora in Io non spezzo… rompo (1971) e in Provaci anche tu, Lionel (1973), poi è accanto a Yul Brynner in Con la rabbia agli occhi (1976). Televisivamente, prenderà parte alla fiction Luisa Sanfelice (1963) e la miniserie di Leonardo Cortese incentrate sul Tenente Sheridan, magistralmente interpretato da Ubaldo Lay. Seguono: Il cappello del prete (1970) di Sandro Bolchi con Antonio Casagrande e Angela Luce; Qui squadra mobile (1973); Storie della Camorra (1978) di Paolo Gazzara con Antonio Casagrande, Isa Danieli, Luigi De Filippo, Ida Di Benedetto, Ivo Garrani, Marzio Honorato, Massimo Ranieri e Giacomo Rizzo; Melodramma (1984); Non basta una vita (1988) di Mario Caiano con Carole André; L'edera (1992) di Fabrizio Costa con Agnese Nano, Maria Rosaria Omaggio, Clarissa Burt ed Erika Blanc; Passioni (1993) di Fabrizio Costa con Giorgio Albertazzi, Giulia Boschi, Mariangela D'Abbraccio, Lorenzo Flaherty, Rosa Fumetto, Simona Marchini, Marino Masé, Paola Pitagora, Gigi Proietti e Virna Lisi; Vado e torno (1998) e Mai con i quadri (1999) di Caiano con Daniele Liotti, Elisabetta Gardini, Alessandra Acciai, Alessio Boni e Jean-Pierre Cassel. Anche se, bisogna dire che il suo volto è legato principalmente a uno spot del Carosello di una famosa azienda di latticini. Nel 1997, ha firmato anche la sua biografia “Le maggiorate, il principe e l'ultimo degli onesti” dove racconta assieme al giornalista Michele Avitabile la sua carriera.


Franco Ressel

Data nascita: 8 Febbraio 1925 (Acquario), Napoli (Italia)
Data morte: 30 Aprile 1985 (60 anni), Roma (Italia)
Attore poliedrico, duttile, capace di passare con sobria disinvoltura dal genere drammatico a quello satirico-brillante, ha un curriculum cinematografico impressionante per quantità di titoli dagli inizi degli anni Sessanta in poi. Viene spesso adoperato come attore di supporto o caratterista, mai come primo attore, essenziale comunque in pellicole pseudopoliziesche, in commedie comico-brillanti, in spaghetti-western, in film avventurosi o peplum. Un attore molto richiesto, buon professionista, serio elemento cui fanno appello anche registi importanti come Arrabal, Fellini, Petri, Bragaglia, Tessari, Sergio Corbucci, ma purtroppo spesso invischiato in filmetti modesti e di poco conto, che non gli permettono di compiere il gran salto verso ruoli e film di maggiore impegno. Ressel inizia l’attività artistica debuttando in teatro, appena ventenne, ne La famiglia Barrett nella Compagnia Pagnani-Ninchi, dapprima come attor giovane, e subito dopo come “attore di carattere”. Recita poi con Dina Galli, Picasso, Randone, Gandusio, Ruggeri, Tofano e molti altri. Il teatro lo assorbe per quasi tutti gli anni Cinquanta con puntate anche nella rivista come Burlesco (1950) con Walter Chiari e la Maresca. Ed è sempre accanto a Chiari in Sogno di un Walter (1951) di Silva e Terzoli, approdando poi nella stagione 1956-57 alla commedia musicale Buonanotte Bettina di Garinei e Giovannini, cui fa seguito Uno scandalo per Lili (1958) diretta da Luciano Salce. Sempre in modesti ruoli di contorno, Ressel fa anche delle apparizioni in TV in originali fra cui La presenza perfetta (1981) per la regia di Piero Nelli per la serie I giochi del diavolo.


Aldo Bufi Landi

Data nascita: 7 Aprile 1923 (Ariete), Napoli (Italia)
Data morte: 2 febbraio 2016 (93 anni), Napoli (Italia)
Attore in filodrammatiche e in compagnie dialettali, nel 1947 esordì nel cinema inMalaspina, diretto da Armando Fizzarotti, un regista specializzato in fumettoni sentimentali di genere partenopeo. Forse per questo motivo, Bufi rimase legato anche in seguito a parti di secondo piano, in film dello stesso genere colorito e popolaresco. Tra le sue migliori caratterizzazioni va segnalata quella interpretata, a fianco di uno strepitoso Alberto Sordi, ne I magliari, un interessante film sull'emigrazione italiana in Germania, diretto nel 1959 da Francesco Rosi.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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