Totò lascia o raddoppia?

[Totò e  Dorian Gray] [Totò e  Dorian Gray]

[Totò e Rocco D'Assunta] [Totò e Bruce Cabot]

[Totò e Bruce Cabot]

[Totò e Carlo Croccolo] [Totò,Mike Bongiorno,Edy Campagnoli e Carlo Croccolo]

[Totò e Mike Bongiorno] [Totò e Carlo Croccolo]

[Totò  Rosanna Schaffino] [Totò e Dorian Gray]

Videoclip titoli di testa

Regia : Camillo Mastrocinque
Soggetto : Metz,Marchesi
Sceneggiatura : Metz,Marchesi
Fotografia : Mario Fioretti
Scenografia : Saverio D'Eugenio
Musica : Lelio Luttazzi
Montaggio : Roberto Cinquini
Aiuto regia : Alfredo Angeli
Direttore produzione : Pietro Bigerna
Produzione : Athena Cinematografica-Titanus,Roma
Durata: 90 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( il duca Gagliardo della Forcoletta )
Valeria Moriconi( Elsa )
Bruce Cabot( Nick Molise )
Dorian Gray( Héléne)
Carlo Croccolo( Camillo,il domestico del duca)
Rosanna Schiaffino( Colomba )
Gabriele Tinti( Bruno Palmieri )
Rocco D'Assunta( Joe Caccola )
Mike Bongiorno( se stesso )
Edy Campagnoli( se stessa )
Vince Barbi( la guardia del corpo di Nick)
Luigi Pavese( Anastasio )
Elio Pandolfi( Osvaldo, un cameriere )
Gisella Monaldi( Bice )
Gianna Cobelli( la contessa )
Augusto Di Giovanni( l'informatore delle scommesse )
Amedeo Girard( il sordo alle corse )
Attilio Martella( un pensionato )

Altri interpreti :
Amina Pirani Maggi, Maura Dani, Nicoletta Orsomando,
Guido Zacchetta, Felice Minotti,
Mimmo Poli, Gianna partanna

           

           

Soggetto

Il duca Gagliardo esperto di ippica partecipa a "Lascia o raddoppia?"per consentire in caso di vittoria le nozze della sua ritrovata figlia naturale.Ma prima della puntata finale due gangster italo-americani che hanno scommesso sulla vittoria del duca lo rapiscono a turno minacciandolo di morte.All'ultimo momento il duca riesce ad andare in trasmissione e a vincere il premio che consente alla figlia di sposarsi.

Critica e curiosità

Il film trae spunto da una trasmissione televisiva in voga in quegli anni che teneva incollati al televisore milioni di persone " Lascia o raddoppia? ". Lo studio televisivo viene ricreato a Cinecittà con i protagonisti veri della trasmissione ,Mike Bongiorno nel ruolo di presentatore e Edy Campagnoli in quello di valletta . Carlo Croccolo interpreta l'eterno ruolo di cameriere-maggiordomo , da ricordare il duetto della prova della trasmissione nella camera del duca .
Scriveva Mario Gallo : " Dato il successo del noto telequiz , puntualmente è giunto il film che si prpone di sfruttare , appunto , il successo del telequiz . Pare che il regista lo abbia realizzato con l'intenzione di offrire al pubblico uno spettacolo divertente . Quel che conta però , è il risultato e il risultato , nel modo più assoluto , è deprimente " .
Ancora un "vice" da Il Tempo : " [..] Nell'insolito ruolo di un uomo elegante vediamo Totò , impegnato in un genere nuovo di comicità , più castigata , più umana, che acquista in intensità quello che perde in lepidezza .[..] "


Valeria Moriconi

Nome: Valeria Abbruzzetti
Data nascita: 13 Novembre 1931 (Scorpione), Jesi (Italia)
Data morte: 14 Giugno 2005 (73 anni), Jesi (Italia)
Non aveva frequentato nessuna accademia Valeria Moriconi eppure sarà ricordata come una delle più grandi attrici della scena italiana. La sua passione per il palcoscenico era sbocciata per caso proprio nella città marchigiana e lì aveva debuttato in una compagnia amatoriale. Poi, gli spettacoli studenteschi, ad applaudire i quali, immancabilmente, c'era il padre, «il primo a credere nel mio talento» come amava sottolineare l'attrice. Quindi, il gran salto: il trasferimento a Roma con il marito Aldo Moriconi - Valeria di cognome faceva Abbruzzetti, ma volle portare sempre quello del consorte, anche dopo la separazione - dove la ragazza che da piccola scriveva sullo specchio di casa «qui ha posato la mano la futura Eleonora Duse» incontrò il mondo dello spettacolo. Nella capitale frequentò il giro del Caffè Rosati dove conobbe Alberto Lattuada che la chiamò a recitare, nel 1953, nel film "Gli italiani si voltano". Passarono quattro anni ed arrivò il momento del teatro: fu Eduardo De Filippo a notarne il talento e a volerla quale protagonista femminile della sua commedia "De Pretore Vincenzo". Da allora l'attrice frequentò i più importanti palcoscenici italiani portando in scena una sterminata galleria di personaggi femminili: l'ultimo ritratto, in ordine di tempo, disegnato dalla Moriconi è quello della signora Ignazia, la Generala del pirandelliano "Questa sera si recita a soggetto" portato in tournée nella scorsa stagione con la regia di Massimo Castri. Un ruolo a cui dovevano farne seguito altri cui, però, l'attrice ha dovuto rinunciare, impedita dal male che l'aveva colpita. Più di cinquant'anni di carriera, dunque, durante i quali la Moriconi si è guadagnata l'affetto e la stima del pubblico. Cinquant'anni passati tra i classici greci ed Alberto Savinio - l'attrice ha più volte ripreso il suo Emma B. vedova Giocasta - tra Goldoni e Thomas Bernhard, tra Ibsen e Tennessee Williams. Senza dimenticare che nel 2000 ha dato voce ai testi di Giovanni Paolo II per la via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. Nello stesso anno, in un intervista che rilasciò ad Avvenire per ricordare i vent'anni dalla morte di Diego Fabbri, raccontò la sua idea di teatro. «Credo che il teatro - disse - rispecchi sempre l'epoca nella quale è inserito. Ormai i grandi temi sembrano far paura, non essere più di moda, non interessare più. Oggi si fa il remake di tutto, si preferisce dire cose già sentite piuttosto che scriverne delle nuove. Forse c'è anche la disperazione, la convinzione che non si è più all'altezza di affrontare tali argomenti».


Bruce Cabot

Data nascita: 20 Aprile 1904 (Ariete), Carlsbad (New Mexico - USA)
Data morte: 3 Maggio 1972 (68 anni), Los Angeles (California - USA)
Classe 1904, Bruce Cabot nasce a Carlsbad negli Stati Uniti in New Mexico sotto il segno dell' Ariete. La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Agente 007 - Una cascata di diamanti (1971) di Guy Hamilton dove ha interpretato la parte di Albert R. 'Bert' Saxby. Nel 1933 ha inoltre lavorato con Ernest Beaumont Schoedsack, Merian C. Cooper per la realizzazione del film King Kong dove ha interpretato la parte di Jack Driscoll. Bruce Cabot ci lascia all'eta di 68 anni spegnendosi in una triste giornata del 3 Maggio 1972 a Los Angeles negli Stati Uniti in California.


Dorian Gray

Nome: Maria Luisa Mangini
Data nascita: 2 Febbraio 1936 (Acquario), Bolzano (Italia)
Data morte : 16 febbraio 2011 (75 anni), Bolzano (Italia)
Dotata di un fascino straordinario, la biondissima Dorian Gray (inutile dire che per questo pseudonimo si ispirò al protagonista del famoso romanzo di Oscar Wilde) debuttò giovanissima in palcoscenico, nella rivista Votate per Venere (1950-51), con Erminio Macario, Elena Giusti e Gino Bramieri. Questo spettacolo, che venne portato addirittura a Parigi, diede a Dorian Gray la possibilità di mostrare la sua smisurata e scintillante bellezza, ed inoltre di possedere uno spiccato talento recitativo. Tale fu il successo, che venne immediatamente ingaggiata da Garinei e Giovannini, per la sontuosa rivista Gran Baldoria (1952-53), cui era protagonista la grande Wanda Osiris. Sempre con la Wandissima lavorò in Made in Italy (1953-54), anche questa firmata da Garinei e Giovannini, che segnava il ritorno, dopo una decina d'anni di separazione, della coppia Osiris-Macario. Donna molto esuberante e spigliatamente ironica, Dorian Gray aveva un caratterino tutto pepe, tanto da arrivare a fare di tutto pur di farsi notare. E ci riusciva: un critico, abbagliato da una travolgente passerella, lodò «le magnifiche caviglie di Dorian Gray, scoperte fino all'inguine». Nella stagione 1954-55 prese parte alla rivista Passo doppio, di Scarnicci e Tarabusi, con Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, rimasta famosa per le elegantissime toilettes da lei indossate. In seguito abbandonò il teatro per il cinema. A partire dalla metà degli anni Cinquanta infatti, Dorian Gray interpretò numerosi film, soprattutto del genere brillante, nei quali si è distinta per una bellezza solare e raffinata quanto procace e provocante, e per una verve innata. Fra le decine di pellicole a cui ha preso parte ricordiamo: Totò, Peppino e la… malafemmina (1956) di Camillo Mastrocinque, indimenticabile nel ruolo della donna "tentatrice"(che poi si rivela essere una ragazza onesta e premurosa) di cui si innamora il nipote di Totò e Peppino De Filippo, Totò, Peppino e i fuorilegge (1956) di Camillo Mastrocinque, Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini, Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, Il mattatore (1960) di Dino Risi, e Crimen (1960) di Mario Camerini. Verso la metà degli anni Sessanta, con sommo dispiacere dei suoi innumerevoli fans, Dorian Gray decise di ritirarsi dallo schermo, conservando tutt'ora una bellezza e uno charme da far invidia.


Carlo Croccolo

Data nascita: 9 Aprile 1927 (Ariete), Napoli (Italia)
Trai pochissimi caratteristi ad aver attraversato in più di cento film tutto il cinema comico italiano da Toto ad Aldo Giovanni e Giacomo È arrivato al cinema dopo molto teatro leggero e radio Tra i più dotati partner dell'improvvisazione del grande comico napoletano collabora anche con Eduardo De Filippo e più volte con Vittorio De Sica. A suo agio ovunque dalla parodia al peplum E anche tra i più celebri doppiatori italiani da voce a Oliver Hardy e soprattutto a Totò Tra le sue interpretazioni 47 morto che parla (1950) di Carlo Ludovico Bragaglia I cadetti di Guascogna (1950) di Mario Mattoli La paura fa 90 (1951) di Giorgio Simonelli Ragazze da marito (1952) di Eduardo De Filippo Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli Toto lascia o raddoppia (1956) di Camillo Mastrocinque Cerasella (1959) di Raffaello Matarazzo L'amante di cinque giorni (1961) di Phihppe De Broca Ieri oggi domani (episodio Adelina) di Vittorio De Sica (1963) Caccia alla volpe (1966) sempre di De Sica.


Rosanna Schiaffino

Data nascita: 25 Novembre 1938 (Sagittario), Genova (Italia)
Data morte: 17 Ottobre 2009 (70 anni), Milano (Italia)
Vincitrice di concorsi di bellezza, dopo alcuni film di nessuna importanza fu lanciata in una parte di protagonista da Francesco Rosi in La sfida, 1957, cui seguirono Un ettaro di cielo, 1958, di Casadio, e La notte brava, 1959, di Bolognini. Poi, per qualche anno, la Schiaffino dovette limitarsi a produzioni di basso livello: finchè ancora diretta da Bolognini, interpretò nel 1963 La corruzione e lavorò a più riprese in Francia; quindi ebbe una parte nel film americano I vincitori, di Carl Foreman, 1963, cui seguirono Le lunghe navi, 1964, di Jack Cardiff, La mandragola, di Lattuada, 1965; La strega in amore, di Damiani, 1966


Gabriele Tinti

Nome: Gastone Tinti
Data nascita: 22 Agosto 1932 (Leone), Bologna (Italia)
Data morte: 12 Novembre 1991 (59 anni), Roma (Italia)
Debuttò sul grande schermo negli anni del dopoguerra, interpretando dapprima un certo numero di film come semplice comparsa o in ruoli di secondo piano. Finalmente, nel 1953, gli fu affidato un personaggio di rilievo, che gli diede modo di dimostrare le proprie qualità di attore capace di ottima presa sul pubblico, simpatico, brillante e, oltre a ciò, dotato di un’innegabile bellezza fisica; diede infatti vita alla figura di Mario, nel film di Carlo Lizzani, Cronache di poveri amanti, tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini. Da allora Tinti divenne un attore molto richiesto, sia in Italia che all’estero, soprattutto in Francia, ma anche a Hollywood, dove fu chiamato dal regista Robert Aldrich. Attore professionalmente assai serio, Tinti ebbe al suo attivo una vastissima filmografia, non tutta dello stesso livello, ma caratterizzata anche da opere di buona qualità. Tra le sue più valide interpretazioni ricordiamo quella de L’occhio selvaggio (1967, Paolo Cavara), in cui diede vita ad un personaggio vigoroso e ricco di sfumature. Dopo i primi anni Settanta, Tinti si dedicò con sempre maggiore frequenza al genere erotico, talora con la sua compagna di vita, Laura Gemser; scomparve nel 1991 per un male incurabile.


Rocco D'Assunta

Data nascita: 7 Febbraio 1904 (Acquario), Palermo (Italia)
Data morte: 27 Gennaio 1970 (65 anni), Roma (Italia)
Inizia a recitare giovanissimo in alcune compagnie di giro siciliane facendosi apprezzare per una certa dote di umorismo e soprattutto per le capacità mimiche nel parodiare celebri attori dialettali siculi, fra cui Giovanni Grasso e Angelo Musco, nella cui formazione teatrale milita per parecchi anni. Agli inizi degli anni Trenta fa parte della Compagnia Za-Bum diretta da Mario Mattòli, poi si dedica alla radio divenendo uno degli attori fissi del Teatro Comico Musicale di Radio Roma presso il quale acquista una certa rinomanza nel disegnare macchiette e tipi buffi siciliani, il che gli procura varie richieste per entrare nel settore del doppiaggio. Nell’immediato dopoguerra riesce a formare una propria compagnia insieme a Margherita Bossi Nicosia, Turi Ferro, Renzo Colombo, con la quale porta in varie città italiane opere di Santi Savarino e Rosso di San Secondo. Nella prima metà degli anni Sessanta è ancora a capo di una propria compagnia della quale fanno parte anche la figlia Solvejg, Franco Jamonte e Umberto Spadaro rappresentando novità di Armando Maria Scavo e di Turi Vasile. Nel cinema debutta con un film tratto dagli spettacoli Za-Bum, La segretaria per tutti (1933), rimanendo sempre relegato allo stereotipo della macchietta siciliana ed essendo impiegato quindi come caratterista, a volte abbastanza efficace, ma pur sempre in ruoli di piccolo spessore. In una non numerosissima quantità di film, riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio facendosi apprezzare in ruoli un po’ più rilevanti come il pavido sacrestano de Il brigante Musolino (1950), il commissario di Un americano a Roma (1954), il mafioso Joe Taccola di Totò lascia o raddoppia?? (1956) e, verso la fine della carriera, due tipi siciliani, il fattore e il padre del seduttore in Liolà e Sedotta e abbandonata, girati nel 1964. È anche autore, firmandosi con lo pseudonimo Roda, di un atto unico Io, Angelo Musco, omaggio all’eclettico attore siciliano, che riesce a rappresentare per la prima volta nel 1962 con la compagnia formata con la propria figlia Solvejg e che riprenderà più volte nel corso di successive stagioni. In televisione è nel cast dell’originale Ragazzo al telefono (1961) di Giampaolo Callegari e successivamente interpreta un bel ruolo ne La giara, inserito ne L’altra faccia della giustizia (1968) per la serie Il mondo di Pirandello diretto da Luigi Filippo D’Amico. Sempre nel 1968, appare nell’episodio Il sospetto della serie I racconti del maresciallo diretta da Landi.


Mike Bongiorno

Nome: Michael Nicholas Salvatore Bongiorno
Data nascita: 26 Maggio 1924 (Gemelli), New York City (New York - USA)
Data morte: 8 Settembre 2009 (85 anni), Montecarlo (Principato di Monaco)
Presentatore televisivo prestatosi sporadicamente al cinema, insieme a Pippo Baudo, Corrado, Enzo Tortora e Raimondo Vianello, è stato uno dei volti storici più noti della televisione italiana (sia pubblica che privata) fin dalla sua nascita. Di origini italoamericane, nasce a New York, poi torna ancora molto piccolo con la madre a Torino, dove studia al liceo classico. Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale, abbandona gli studi e, in virtù della sua buona conoscenza della lingua inglese, si adopera come staffetta per le comunicazioni fra Alleati e partigiani. Catturato dalla Gestapo, venne repentinamente messo al muro per essere fucilato ma, avendo documenti americani addosso, i nazisti evitarono di farlo nel timore di qualche rappresaglia e lo rinchiusero invece al carcere di San Vittore, a Milano, dove rimase detenuto per 7 mesi, prima di essere deportato al campo di transito di Bolzano e poi da lì al campo di concentramento di Mauthausen. Liberato prima della fine del conflitto con uno scambio di prigionieri fra Stati Uniti e Germania, torna a New York, dove comincia a lavorare in radio nel quotidiano Il Progresso Italo-Americano. Tornerà in Italia nel 1953, dove troverà un posto nella TV di Stato Italiana, diventando il primo presentatore della neonata televisione. Il programma si chiamava "Arrivi e partenze". Fra il 1955 e il 1956 si avvicina a un nuovo genere di programma, il quiz, con "Il motivo in maschera", che si avvaleva della partecipazione del grande Lelio Luttazzi. Di lì in poi seguiranno: "Ferma la musica!" (1967-1970), "Lascia o raddoppia?", "Campanile sera", "La fiera dei sogni", "Giochi in famiglia", "Rischiatutto" e "Scommettiamo?". Inoltre, è il conduttore di ben 11 edizioni del Festival di Sanremo. Dopo qualche esperienza come attore per i fotoromanzi e raggiunto un grandissimo successo grazie alla televisione, spesso e volentieri si presta al grande schermo dove compare principalmente nel ruolo di se stesso. La prima volta davanti a una cinepresa è nel 1955, quando Luigi Zampa lo sceglie per il ruolo di Sandro in Ragazze d'oggi con Marisa Allasio, Paola Quattrini, Paolo Stoppa, Camillo Milli ed Enzo Garinei. Poi, come suddetto, sarà semplicemente se stesso in pellicole come: Totò lascia o raddoppia? (1958) con il grande Totò; Giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica con Vittorio Gassman, Fernandel e Alberto Sordi; C'eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola con Nino Manfredi, ancora Gassman, Aldo Fabrizi e Stefania Sandrelli (si ricorda il bellissimo duetto con Stefano Satta Flores); Sogni mostruosamente proibiti (1982) con Alida Valli ed Eccezzziunale… veramente (1982) ancora con la Sandrelli. Per quanto riguarda la sua vita privata, Mike Bongiorno ha avuto tre mogli, la prima era la cantante lirica italoamericana Rosalia Maresca, che sposa nel 1948 e poi lascia nel 1952, perché lei non voleva avere figli e lui sì, motivo che spinse i due ad annullare il loro matrimonio. La seconda moglie è Annarita Torsello, giornalista sposata nel 1968 a Parigi, dalla quale si è separato nel 1970, essendo lei poco abituata a fare la moglie e non volendo assolutamente smettere di fare la giornalista, come invece voleva lui. L'ultima moglie, la terza è l'ex stilista Daniela Zuccoli, sposata a Londra nel 1972, dalla quale ha avuto tre figli: Michele Pietro Filippo (attuale regista di documentari), Nicolò (regista e sceneggiatore) e Leonardo. Tutta la famiglia lavora alla casa di produzione Bongiorno Productions, fondata da Mike e Daniela, anche se diretta da quest'ultima. È a Mike Bongiorno che si deve la fortuna anche della prima televisione generalista quella che portò in auge la figura di Silvio Berlusconi, imprenditore commerciale che lo assunse per programmi come: "Milaninter club", "I sogni nel cassetto", "Bis", "Superflash", "Pentatlon", "Telemike", "Tutti x uno" e "La ruota della fortuna". Si deve a Mike Bongiorno anche la fortuna delle sue vallette: Sabina Ciuffini, Ylenia Carrisi, Paola Barale, Antonella Elia, Claudia Grego, Miriana Trevisan, Ellen Hidding e Antonella Mosetti. Conduttore anche di altri programmi di intrattenimento come "Momenti di gloria", "Qua la zampa", "Paperissima Sprint", "Genius" e "Il migliore", diventa testimonial della rete telefonica Wind Infostrada con Fiorello e poi, data l'età avanzata, gli viene affibbiata una trasmissione più tranquilla "L'offerta del mese" sul canale Mediashopping, sempre del gruppo Mediaset. Stanco di non essere più utilizzato dalle reti di Berlusconi e ancora desideroso di stare davanti alla telecamera, rinuncia al contratto con Mediaset per scegliere Sky, dove avrebbe dovuto condurre 12 puntate di una nuova versione del "Rischiatutto": "RiSKYtutto". Disgraziatamente, muore nella notte fra il 7 e l'8 settembre 2009 per un infarto nella sua residenza di Montecarlo.


Edy Campagnoli

Nome: Edda Campagnoli
Data nascita: 12 Giugno 1934 (Gemelli), Milano (Italia)
Data morte: 6 Febbraio 1995 (60 anni), Milano (Italia)
Pochi personaggi televisivi hanno raggiunto tanta notorietà parlando così poco. I suoi silenzi divennero famosi grazie all'incredibile successo di “Lascia o Raddoppia?”, la prima trasmissione a quiz della tv, in cui fu la prima valletta al fianco di Mike Bongiorno. Edy, bionda bellezza milanese «stile famiglia», breve carriera di indossatrice alle spalle, aveva ventiquattro anni quando apparve nella prima storica puntata di “Lascia o Raddoppia?” nel 1956. Tenne il ruolo per tre anni, nei quali godette di una vasta popolarità. Nel 1958 si sposò con il portiere del Milan, Lorenzo Buffon; il loro «sì», trasmesso durante una puntata di “Lascia o Raddoppia?” fu seguito da dieci milioni di telespettatori. Scomparsa dalla ribalta della trasmissione a quiz, Edy Campagnoli non seppe sfruttare la fama acquistata, eppure le occasioni non le mancarono (“Musica alla ribalta”, “Controcanale”, “Tigre contro tigre”); durò poco anche la carriera di presentatrice, e fallì infine il salto nel cinema (due i film da lei interpretati, La voce che uccide e I miliardari).


Luigi Pavese

Data nascita: 25 Ottobre 1897 (Scorpione), Asti (Italia)
Data morte: 13 Dicembre 1969 (72 anni), Roma (Italia)
Caratterista sanguigno dall'inconfondibile timbro vocale, ha alternato esperienze teatrali a quelle soprattutto cinematografiche. Debutta in teatro nel 1921, con la compagnia Pederzini, per passare poi dal 1922 al 1924 ad altre compagnie minori, fino ad arrivare nel 1925 al Teatro Odescalchi di Roma, allora diretto dallo scrittore Luigi Pirandello. Nel 1926 è con la Sabbatici-Fontana e l'anno dopo con la Almirante-Manzini; dal 1928 al 1936 lavora con ben sei gruppi teatrali, tra i quali la compagnia De Sica-Tofano-Rissone e la compagnia Merlini-Cialente. Nella stagione 1937-1938 è primattore con la compagnia Borboni-Cimara con cui compie una lunga tournée. Tra le sue partecipazione ricordiamo: I padri etruschi (1942) di Pinelli, Casa di bambola (1942) di Ibsen e Sacro esperimento (1948) di Hochwalder. Nel teatro di rivista ha partecipato a Sai che ti dico?? (1944), Cantachiaro n. 1 (1944), Imputati alziamoci! (1945), e Tobia, la candida spia (1954). In cinema è interprete di numerosissime pellicole, quasi tutte del genere comico, e spesso accanto a grandi comici quali Totò e Aldo Fabrizi, interpretando quasi sempre personaggi burberi e irascibili. Fra i film che interpretò ricordiamo, Melodie eterne (1940), L'allegro fantasma (1941), Le miserie del signor Travet (1946), Fifa e arena (1948), Totòtarzan (1950), La famiglia Passaguai (1951), La famiglia Passaguai fa fortuna (1951), Totò a colori (1952), Papà diventa mamma (1952), Questa è la vita (1954), La banda degli onesti (1956), Totò a Parigi (1958), Signori si nasce (1960), Totòtruffa '62 (1961), Gerarchi si muore (1962), Veneri al sole (1965). Svolge anche un'intensa attività di doppiatore: fu Fredric March in The Desperate Hours (Ore disperate, 1955), Gary Cooper in Saratoga (Saratoga, 1937) e Cloak and Dagger (Maschere e pugnali, 1947), Burl Ives in Cat on a Hot Tin Roof (La gatta sul tetto che scotta, 1958). Negli ultimi anni prende parte anche ad alcuni sceneggiati televisivi, come David Copperfield (1965) e Il conte di Montecristo (1966). Luigi Pavese ha dimostrato in oltre quarant'anni di carriera di essere un attore dotato di un grande talento e di una straordinaria versatilità. Nei numerosi film a cui prese parte gli erano spesso riservate brevi apparizioni, ma le sequenze che ha interpretato, sono illuminate dall'immenso valore della sua arte.


Elio Pandolfi

Nome: Elio Pandolf
Data nascita: 17 Giugno 1926 (Gemelli), Roma (Italia)
Allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, ha svolto una intensa e varia attività nel teatro di prosa e di rivista, quindi alla radio e in televisione, affermandosi attor comico, mimo e parodista di grande talento e versatilità. In cinema è apparso saltuariamente, in alcuni film di genere rivistaiolo.


Gisella Monaldi

Data nascita: 4 Marzo 1913 (Pesci), Torino (Italia)
Data morte: 23 Maggio 1984 (71 anni), Roma (Italia)
Simpatica, prosperosa e comunicativa, è una delle caratteriste più attive per quasi tutti gli anni Cinquanta e poco oltre; viene scelta da ottimi registi per impersonare spesso ruoli di popolane, da lei interpretati sul filo di una pungente ironia. Simile al “tipo” Ave Ninchi o Alda Mangini, delle quali però non possiede il carisma, nell’immediato dopoguerra debutta efficacemente in un ruolo da “femme fatale”, impersonando Tosca, l’avvenente signora che concupisce il giovane Ciro in Sotto il sole di Roma (1948) di Castellani. Al debutto, però, non segue un adeguato sviluppo di carriera: una carriera che si snoda invece attarverso ruoli del tutto secondari. Alla radio è stata la gustosa interprete di Mimì la candida.


Augusto Di Giovanni

Data nascita: 11 Febbraio 1910 (Acquario), Salerno (Italia)
Data morte: 9 Aprile 1963 (53 anni), Napoli (Italia)
Attore teatrale, specializzato nel dare vita a macchiette e a personaggi dialettali del mondo partenopeo, nel 1938 esordì nel cinema con un film particolarmente adatto alle sue capacità, L'ultimo scugnizzo ,diretto da Gennaro Righelli. Anche in seguito Di Giovanni non si distaccò mai da questo tipo di recitazione, limitandosi ad interpretare simpatiche figure di secondo piano in film di non grande valore artistico, ma di buon successo di pubblico e di cassetta. Questa sua attività si protrasse, benché saltuariamente, anche negli anni del dopoguerra. Ultimi film con Augusto Di Giovanni


Amedeo Girard

Data nascita: 14 Febbraio 1893 (Acquario), Napoli (Italia)
Data morte: 12 Febbraio 1972 (79 anni), Napoli (Italia)
Grande caratterista napoletano, Amedeo Girard ha regalato al cinema e al teatro ruoli umani e gustosi, che ha tracciato grazie alla sua immancabile bonomia e al suo arguto umorismo. Figlio di attori, esordì in teatro giovanissimo come sostituto del grande Federico Stella, nel dramma Caterina la pettinatrice di San Giovanni a Carbonara, facendo poi seguire a questo, opere di De Lise, di Minichini, Starace e Di Maio. Il vero successo arrivò quando Girard passò alla sceneggiata, dando vita a formazioni come la Compagnia della Canzone Sceneggiata, con la quale, e sempre al rinomato Teatro San Ferdinando, mise in scena soprattutto lavori del grande poeta napoletano Salvatore Di Giacomo che nutriva per Girard grande stima sia come uomo che come attore. Anche il grande Raffaele Viviani lo volle con sé in 'O bello guaglione e Napoli tascabile. Amedeo Girard aveva il teatro nel sangue: dotato di una memorabile presenza scenica, era un maestro nel caratterizzare i personaggi e ad interpretare con raffinato stile ogni spettacolo, commedia o dramma che fosse. Da ricordare le numerose collaborazioni al fianco di Eduardo De Filippo, con cui ha lavorato in tantissime commedie, da Palummella zompa e vola a Miseria e nobiltà, da La casa n. 7 a Mia famiglia. Amedeo Girard, oltre al teatro, ha preso parte a più di cinquanta film, quasi tutti del genere comico (fra cui ricordiamo Un turco napoletano, del 1953, al fianco di Totò, e Le notti di Cabiria, del 1957, diretto dal grande Federico Fellini ) e a diversi lavori televisivi. Si spense nel 1972, tra il dolore di quella Napoli che lui aveva amato e dalla quale fu dolcemente riamato.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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