L'articolo che segue e' tratto da "Le canzoni di Totò" di Vincenzo Mollica

Totò teneva molto alle sue canzoni.Ricordo che andavo in casa De Curtis insieme ai maestri Falcomatà e Trovaioli, i quali avevano il compito di trasferivere i motivi
che Totò fischiettava o cantava.Aveva una voce intonata e piena di sentimento. e quando cantava le sue canzoni
faceva sentire i punti e le virgole, cantava cioè come se recitasse. Io, infatti, mi confrontavo sempre con lui prima di
incidere o cantare una sua canzone alla radio,perché lui
suggeriva con garbo i giusti toni interpretativi e le sue indicazioni erano sempre esatte. Di questi incontri ricordo
un altro particolare; Totò, di una sua nuova canzone, mi
leggeva sempre prima il testo perché voleva che capissi
bene le parole e solo in un secondo momento mi canticchiava l'intera canzone. C'è un aneddoto molto simpatico a proposito del rapporto artistico che ho avuto con Totò. Una volta con il principe e la Faldini andammo a far gli
ospiti ad un concorso di Miss Universo che si svolgeva ad
Asiago. Io avrei dovuto cantare un brano di Totò accompagnato da Bruno Canfora al pianoforte. Al maestro Canfora invece venne l'idea di fare un piccolo arrangiamento per un'orchestra di pochi elementi. Proponemmo la
cosa a Radaelli, che era il patron della manifestazione, e ci
egli approvò l'idea e si preoccupò di far fare un giro turistico al principe e alla Faldini, mentre noi provavamo il
brano di nascosto perché doveva essere una sorpresa. La
sera giunti al momento della mia esibizione, quando Ttò vide che ad accompagnarmi nell'interpretazione di una sua canzone c'era addirittura una piccola orchestra ebbe un momento di grossa emozione. Ogni tanto Totò ricordava questo episodio come uno del più bei regali della sua vita.
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