L'articolo che segue e' tratto dalla Domenica del Corriere aprile 1972
" I giovani riscoprono Totò perché si è sparsa la "voce" che i suoi film fanno ridere, che la sua "maschera" è intatta. Di Totò ho un ricordo umano straordinario. Dicevano che si fosse innamorato di me. Ricordo, quando lavoravamo insieme, che mi mandava ogni giorno in camerino mazzi di rose, scatole di cioccolatini: un gentiluomo d'altri tempi. Per tutta risposta io dissi a Totò una frase che vorrei non aver mai detto: "Caro Totò, io ti voglio bene ma come ad un padre". Solo quando se n'è andato per sempre ho capito di avere amato Totò: per le indimenticabili lezioni di gentilezza d'animo che ha dato a me e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo da vicino. "
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