Signori si nasce

[Totò] [Totò,Peppino De Filippo e Angela Luce]

[Totò,Peppino De Filippo e Lidia Martora] [Totò,Peppino De Filippo e Delia Scala]

[Totò] [Totò e Peppino De Filippo]

[Totò ] [Totò e Luigi Pavese]

[Totò, Peppino De Filippo e Luigi Pavese] [Totò e Peppino De Filippo]

Videoclip titoli di testa

Regia : Mario Mattoli
Soggetto : Dino Falconi,Luigi Motta
Sceneggiatura : Castellano,Pipolo,Anton
Fotografia : Alvaro Mancori
Scenografia : Alberto Boccianti
Musica : Gianni Ferrio
Montaggio : Gisa Radicchi Levi
Aiuto regia : Michele Lupo
Direttore produzione : Toto Mignone
Produzione : Broggi,Libassi per Ddl,Manenti Film,Roma
Durata:96 minuti

Interpreti e personaggi( titoli di testa ):
Totò ( il barone Ottone Degli Ulivi, detto "Zazà", fratello di Pio, "single" )
Peppino De Filippo( Pio Degli Ulivi, sarto ecclesiastico, Cavaliere del Regno, fratello di "Zazà" )
Delia Scala( Patrizia, soubrette )
Riccardo Garrone( Enzo il lottatore,impulsivo, fidanzato con Patrizia )
Lidia Martora(Maresca)( Maria Luisa, moglie di Pio )
Luigi Pavese( signor Bernasconi )
Angela Luce( Fedele, fantesca di Pio )
Dori Dorika( Adelina Maniglia, etilista, caratterista teatrale )
Nico Pepe( Benotti, sposato, invaghitosi di Tittì )
Liana Orfei( Tittì Monteur, soubrette francese )
Carlo Croccolo( Battista Signori, domestico per vocazione )

Interpreti e personaggi( titoli di coda ):
Vera Nandi( la 40enne moglie di Battista Signori, madre di 4 figli )
Gino Buzzanca( il Maresciallo dei carabinieri )
Salvo Libassi( il Monsignore che "ha avuto la nomina"... )
Edgardo Biagetti( il portiere della pensione dove alloggia "Zazà" )
Aldo Pini( il costumista )
Nando Angelini, C.S.C.( il tenore a teatro )

Interpreti e personaggi( esclusi dai titoli ):
Walter Grant(=Ugo Colombini)( dei soci del Circolo è il Colonnello )
Renato Malavasi( il Monsignore veneto che prova l'abito )
Mario Meniconi( il fioraio )
Ughetto Bertucci( (basso di statura) portiere del teatro ("Mi facci scendere!...") )
Nino Milano( il cameriere del teatro )
Leopoldo Valentini( il secondino che scarcera Enzo )
Emilio (Cardi) CIigoli( è la voce iniziale che introduce la trama del film)
Pietro Pastore( l'operaio del teatro che porta i costumi )
Attilio Tor(r)elli( dei soci del Circolo è quello che riceve la biglia in fronte )
Paolo Lab(b)ia( riconoscibile fra i soci del Circolo )
Ugo Mari( riconoscibile fra i soci del Circolo )
Sandro Mondini( riconoscibile fra i soci del Circolo )
(Ettore o Michele??) Righi ( riconoscibile fra i soci del Circolo )
Thea Flammy( riconoscibile fra le ragazze del primo dei 2 "corpi di ballo": quelle vestite alla marinara )
controfigura personale per Totò: "Dino Valdi"
controfigura personale per Peppino: forse Fausto Paravàno??

Interpreti e personaggi( dubbiosi, da verificare ):
Olimpio Gargàno??(se è il suo nome è lui) ( il Maestro Garibaldi, direttore d'orchestra )
Armando Faccione o come si chiama??? ( il sigaraio del Circolo )
Livia Venturini oppure no?? ( una delle 3 suore clienti del Cav. Pio )
forse le "Landi Girl" o no??
Omèro Gargàno o no??
e circa un altra quarantina fra "minori" e generici da identificare.

        

        

        

Soggetto

Zazà si trova nei guai per una cambiale da lui firmata con la firma contraffata del fratello Pio,che accorso in suo aiuto dopo che ha finto propositi suicidi, lo scopre in compagnia di Patrizia futura vedette.Zazà finge che la ragazza sia sua figlia e Pio,commosso,li accoglie in casa.Ma Zazà scopre che il fratello ha usato il suo nome per un imbroglio e lo costringe a finanziare lo spettacolo di Patrizia.

Critica e curiosità

Il film e' stato girato tra gennaio e febbraio del 1960, titolo provvisorio "Paparino" dalla commedia di Dino Falconi del 1948 da cui e' tratta la sceneggiatura del film. Del cast fanno parte Lidia Martora, che nella vita e' moglie di Peppino De Filippo , una giovane Delia Scala ( Patrizia ) scritturata in seguito al grande successo televisivo della trasmissione " Canzonissima" e Angela Luce ( la cameriera ) allora giovanissima : la scena delle condoglianze in cui Totò le bacia entrambe i seni fu un'improvvisazione dello stesso Totò che colse di sorpresa la giovane attrice che non se l'aspettava e che a stento riuscì a trattenere le risa , la scena venne talmente bene che non fu rifatta . " Angela è talmente bella -disse - che mi è venuto naturale , spontaneo "
Uno dei tre membri della commissione di censura non concede il nulla osta alla scena in cui Totò e Peppino si travestono da monsignori, ma in fase di consiglio si decide a maggioranza di lasciare la scena così com'e'.

Da un articolo sul Popolo a firma "vice" : " Per Totò il tempo s'è fermato : sono anni , anzi decenni , che dal palcoscenico , dallo schermo , attraverso la radio e la televisione continua a presentarci le stesse battute , gli stessi clowneschi atteggiamenti volgari e risaputi . Il popolare comico napoletano è rimasto ai tempi della pochade , della comica finale [..] che se una volta - ad un certo pubblico - poteva essere gradito perchè alla moda , oggi non diverte più nessuno o quasi [..[ " .
E Pietro Bianchi : " Mario Mattoli , regista da lungo tempo sulla piazza , ci porta con Signori si nasce al cinema prebellico , quello tirato via , per nulla ambizioso , ignaro dei buoni usi della cultura [..] Chi salva un pochino lo spettacolo è il duo Totò - De Filippo . Non ci dicono nulla di nuovo , ma le macchiette da essi disegnate hanno smalto , colore , vivacità meridionale " .


Peppino De Filippo

Data nascita: 24 Agosto 1903 (Vergine), Napoli (Italia)
Data morte: 27 Gennaio 1980 (76 anni), Roma (Italia)
Fratello minore di Titina ed Eduardo, figlio naturale di Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo, esordisce giovanissimo nella compagnia di Vincenzo Scarpetta, ma ben presto la sua inquietudine lo porta a passare in formazioni dialettali secondarie, dove ha modo di farsi le ossa. Dopo aver raggiunto una certa fama, agli inizi degli anni ‘30 decide di formare - assieme ad Eduardo e Titina - la compagnia del Teatro Umoristico I De Filippo, destinata a riscuotere grandi successi grazie a commedie scritte da loro stessi (la più celebre delle quali resta la straordinaria Natale in casa Cupiello): il sodalizio dura sino al 1944, sempre sostenuto da un enorme consenso di pubblico. Peppino fa il suo esordio nel cinema, assieme ad Eduardo, con Tre uomini in frack (1932) di Mario Bonnard: sino al ‘44, saranno rare le occasioni in cui compare da solo. Finita la seconda guerra mondiale, divisi i suoi destini da quelli di famiglia, egli intraprenderà una propria strada autonoma sia in teatro sia al cinema: sul grande schermo, in verità, concedendosi sovente a prodotti commerciali poco adatti a metterne in luce le non comuni qualità. Fanno eccezione Luci del varietà (1950) di Fellini/Lattuada, dove è uno straordinario capocomico; Policarpo, ufficiale di scrittura (1959) di Mario Soldati, in cui indossa i panni d'un pignolo capoufficio; Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di "Boccaccio ‘70" (1961) ancora firmato da Fellini, che lo vede ragioniere moralista e bigotto. Ma i risultati migliori li ottiene senza dubbio nel sodalizio quasi decennale con Totò, che produce tra il ‘55 ed il ‘63 ben 14 pellicole: l'unico Nastro d'argento della sua carriera gli viene assegnato quale attore non protagonista per Totò, Peppino e i fuorilegge(1956). Successivamente, si dedica al palcoscenico ed alla riduzione per la televisione di alcuni suoi testi teatrali; conoscendo, in tivvù, un momento di eccezionale popolarità col personaggio di Gaetano Pappagone, nella "Canzonissima" 1966-67.


Delia Scala

Nome: Odette Bedogni
Data nascita: 25 Settembre 1929 (Bilancia), Bracciano (Italia)
Data morte: 15 Gennaio 2004 (74 anni), Livorno (Italia)
Eccellente professionista, dotata di una verve briosa e spontanea e di una forte carica comunicativa, artista completa e versatile, capace di affrontare ogni genere di spettacolo, ballerina dalle spiccate qualità acrobatiche, Delia Scala è stato il prototipo di tutte le future show-girl del piccolo schermo e ha incarnato il modello della ragazza dinamica, moderna ed emancipata. Ha coltivato sin da piccola la sua vocazione per lo spettacolo: all'età di otto anni si iscrisse alla scuola di danza della Scala di Milano, dove si era trasferita con la famiglia. Frequentò questa scuola per sette anni, comparendo in numerosi balletti, tra cui La bottega fantastica di Rossini e La bella addormentata nel bosco di Cajkovskij. Il primo tempo della sua carriera, col volto di ragazzina acqua e sapone che contrastava con il prototipo della maggiorata di allora, appartiene al cinema. Prese parte infatti a numerosi film, dai più impegnati - come Anni difficili (1947) di Luigi Zampa, Napoli milionaria (1950) di Eduardo De Filippo e Roma ore 11 (1952) di Giuseppe De Santis - alle commedie leggere - come Bellezze in bicicletta (1952) e Signori si nasce (1960), accanto al grande Totò -. Ma naturalmente la sua affermazione appartiene al teatro, quando la premiata ditta Garinei & Giovannini, la ingaggiò in una serie di commedie musicali, la prima delle quali è stata la celeberrima Giove in doppiopetto (1954), nelle quali rivoluzionò l'immagine classica della soubrette "imbambolata" dal fastoso guardaroba. Delia Scala alle doti di attrice aggiungeva la preparazione atletica come ballerina, che le permetteva anche di esibirsi in fantastici numeri acrobatici. Gli altri musical firmati G&G furono Buonanotte Bettina (1956), nel quale fece coppia con un altrettanto bravo Walter Chiari, L'adorabile Giulio (1957), Un trapezio per Lisistrata (1958), Delia Scala Show (1960), uno sfavillante show monografico a lei dedicato, Rinaldo in campo (1961), indimenticabile al fianco di Domenico Modugno, e Il giorno della tartaruga (1965). L'ultimo spettacolo a cui prese parte fu, nel 1964, un musical di fama e gradimento internazionale, My Fair Lady, allestito dalla produzione di Lars Schmidt con Remigio Paone e tratto dalla commedia di Shaw Pigmalione, nel quale Delia Scala dimostrava di aver notevolmente raffinato le sue grandi doti di attrice, cantante e ballerina. Oltre alla sua esemplare carriera teatrale (da cui si ritirò a soli trentacinque anni), l'attrice vanta un curriculum televisivo intenso, che comprende un'indimenticabile edizione di Canzonissima (1959-60) diretta da Antonello Falqui, con Paolo Panelli e Nino Manfredi, una rivista a schema coniugale con Nino Taranto (Lui e lei nel 1956 di Marchesi e Metz), un divertente varietà del sabato sera, Signore e signora (1970), nel quale insieme a Lando Buzzanca ripercorre con leggerezza e ironia le fasi di un tipico ménage della coppia, dal primo incontro al fidanzamento fino al matrimonio, il serial Casa Cecilia (1982-87) seguito da un altro impegno di tipo familiare sulle reti Fininvest, la sit-com Io e la mamma (1997-98) con Gerry Scotti, e altre partecipazioni che l'hanno sempre confermata come uno dei volti più cari al pubblico


Riccardo Garrone

Data nascita: 1 Gennaio 1926 (Capricorno), Roma (Italia)
Attore raffinato e garbatamente ironico, Garrone comincia la sua carriera frequentando l'Accademia d'arte drammatica “Silvio D'Amico” nel 1949. Inizia a lavorare in teatro l'anno dopo con la compagnia Gassman-Torrieri-Zareschi. Dopo un girovagare per diverse compagnie approda alla compagnia del Teatro Parioli di Dino Verde dove inizia la sua carriera in ruoli brillanti, che prosegue al Teatro Sistina dal 1984 fino al 1987. Seguirà, dal 1987 al 1991, la collaborazione con la compagnia di commedie leggere di Antonella Steni, con la quale tornerà a lavorare negli anni seguenti (come nella commedia Grigio brillante, del 2001). Torna in seguito al Teatro Sistina interpretando la commedia musicale Aggiungi un posto a tavola (1990). È molto intensa e significativa la sua attività cinematografica, soprattutto in ruoli di caratterista di primo piano; recita in 150 film con i più importanti registi italiani: Il bidone (1955) e La dolce vita (1960), nel quale interpreta il proprietario delle casa dove si tiene l'orgia, di Federico Fellini, Venezia la luna e tu (1958) e Il successo (1960) di Dino Risi, L'audace colpo dei soliti ignoti (1959) di Nanni Loy e Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971) di Luigi Zampa.


Lidia Martora

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Signori si nasce (1960) di Mario Mattoli. Nel 1953 ha inoltre lavorato con Giorgio Bianchi per la realizzazione del film Via Padova, 46.


Luigi Pavese

Data nascita: 25 Ottobre 1897 (Scorpione), Asti (Italia)
Data morte: 13 Dicembre 1969 (72 anni), Roma (Italia)
Caratterista sanguigno dall'inconfondibile timbro vocale, ha alternato esperienze teatrali a quelle soprattutto cinematografiche. Debutta in teatro nel 1921, con la compagnia Pederzini, per passare poi dal 1922 al 1924 ad altre compagnie minori, fino ad arrivare nel 1925 al Teatro Odescalchi di Roma, allora diretto dallo scrittore Luigi Pirandello. Nel 1926 è con la Sabbatici-Fontana e l'anno dopo con la Almirante-Manzini; dal 1928 al 1936 lavora con ben sei gruppi teatrali, tra i quali la compagnia De Sica-Tofano-Rissone e la compagnia Merlini-Cialente. Nella stagione 1937-1938 è primattore con la compagnia Borboni-Cimara con cui compie una lunga tournée. Tra le sue partecipazione ricordiamo: I padri etruschi (1942) di Pinelli, Casa di bambola (1942) di Ibsen e Sacro esperimento (1948) di Hochwalder. Nel teatro di rivista ha partecipato a Sai che ti dico?? (1944), Cantachiaro n. 1 (1944), Imputati alziamoci! (1945), e Tobia, la candida spia (1954). In cinema è interprete di numerosissime pellicole, quasi tutte del genere comico, e spesso accanto a grandi comici quali Totò e Aldo Fabrizi, interpretando quasi sempre personaggi burberi e irascibili. Fra i film che interpretò ricordiamo, Melodie eterne (1940), L'allegro fantasma (1941), Le miserie del signor Travet (1946), Fifa e arena (1948), Totòtarzan (1950), La famiglia Passaguai (1951), La famiglia Passaguai fa fortuna (1951), Totò a colori (1952), Papà diventa mamma (1952), Questa è la vita (1954), La banda degli onesti (1956), Totò a Parigi (1958), Signori si nasce (1960), Totòtruffa '62 (1961), Gerarchi si muore (1962), Veneri al sole (1965). Svolge anche un'intensa attività di doppiatore: fu Fredric March in The Desperate Hours (Ore disperate, 1955), Gary Cooper in Saratoga (Saratoga, 1937) e Cloak and Dagger (Maschere e pugnali, 1947), Burl Ives in Cat on a Hot Tin Roof (La gatta sul tetto che scotta, 1958). Negli ultimi anni prende parte anche ad alcuni sceneggiati televisivi, come David Copperfield (1965) e Il conte di Montecristo (1966). Luigi Pavese ha dimostrato in oltre quarant'anni di carriera di essere un attore dotato di un grande talento e di una straordinaria versatilità. Nei numerosi film a cui prese parte gli erano spesso riservate brevi apparizioni, ma le sequenze che ha interpretato, sono illuminate dall'immenso valore della sua arte.


Angela Luce

Data nascita: 3 Dicembre 1938 (Sagittario), Napoli (Italia)
Si esibisce fin da giovanissima in manifestazioni di piazza e feste private, rivelando ben presto un forte temperamento sia come attrice che come cantante. Assume il cognome d’arte in omaggio a Clara Booth Luce, scrittrice e popolare ambasciatrice degli Stati Uniti in Italia negli anni Cinquanta. Entra a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo (che, si racconta, la assume senza neanche farle un provino, solo guardandola negli occhi) e successivamente lavora in teatro con Peppino De Filippo, G. Patroni Griffi, F. Zeffirelli, C. Viviani (nel memorabile Bammenella ’e coppa ’o quartiere), P. Garinei e S. Giovannini (sostituisce Bice Valori nella parte di Eusebia nella commedia musicale Rugantino), oltre che in numerose sceneggiate napoletane, trasmissioni radiofoniche e spettacoli televisivi. Con la sua voce calda e ricca di sfumature ottiene un notevole successo anche come cantante, e non solo nel repertorio partenopeo. Si afferma anche nel cinema, dove lavora con registi di rilievo come F. Rosi (La sfida, 1958), D. Risi (Il vedovo, 1959; La marcia su Roma, 1962), L. Zampa (Anni ruggenti, 1962), L. Visconti (Lo straniero, 1967), P.P. Pasolini (Il Decameron, 1971), G. Patroni Griffi (Addio fratello crudele, 1971), S. Samperi (Malizia, 1973), anche se quasi sempre in piccoli ruoli. Dotata di una bellezza vistosa e prorompente, di schietta impronta popolare, di temperamento generoso e passionale, «aggressiva e imbarazzante come la faccia vera di Napoli», secondo la definizione di G. Patroni Griffi, rischia semmai di eccedere talvolta nella teatralità del gesto e della voce. Queste sue qualità vengono valorizzate forse tardivamente, ma in modo eccellente, dal film di M. Martone L’amore molesto (1995). Nella parte di Amalia, la madre della protagonista, suicidatasi misteriosamente, si mostra esuberante, sensuale, carnale, disperatamente “naturale”, simbolo stesso della napoletanità più profonda, che suscita nello stesso tempo fascino e repulsione. Il ruolo le fa ottenere il David di Donatello come migliore attrice non protagonista


Dori Dorika

Data nascita:1 Ottobre 1913 (Bilancia), Odessa (Ucraina)
Di origini napoletane, simpatica, grassa e gioconda, è una gioiosa caratterista dello spettacolo italiano che ha saputo utilizzare il suo fisico ingombrante per interpretazioni colorite e di contagiosa ilarità. Spesso è stata adoperata in ruoli brevi e di poca consistenza in film comico-brillanti, scadendo in una serie di macchiette a volte troppo caricate. È invece utilizzata molto meglio nella commedia musicale Un paio d’ali (1957), di Garinei e Giovannini, la cui trasposizione cinematografica (Come te movi, te fulmino!), ad opera di Mario Mattòli, le consente il debutto sugli schermi. Per circa un decennio recita in molti film che non le fanno però raggiungere lo status di grande caratterista né percorrere una eccellente carriera, come una Ave Ninchi o una Ada Dondini. Prima del cinema e della commedia musicale, è attrice di operette e di rivista accanto a Renato Mariani, Riccardo Billi e Totò, col quale appare anche nello sketch televisivo Il tuttofare (1967). In televisione recita nello sceneggiato Tom Jones (1960), da Fielding, diretto da Eros Macchi; in uno degli episodi di I protagonisti dal titolo I due Ivan (1961), da Gogol, per la regia di Brissoni, cui fa seguito nello stesso anno Ragazzo al telefono, diretto da Callegari; in La collana, per la regia di Alessandro Brissoni; quindi negli originali televisivi Indesiderabile (1964) di Craveri, diretto da Leonardo Cortese, e in due episodi della serie Vivere insieme: Corta o lunga?? (1965), diretto da Giuliana Berlinguer e Cosa per cosa (1966), diretto da Marco Leto; in varie commedie, tra le quali La bella avventura (1962) di de Flers e Caillavet e in spettacoli leggeri come Rascel la nuit (1956).


Nico Pepe

Nome: Domenico Pepe
Data nascita: 19 Gennaio 1907 (Capricorno), Udine (Italia)
Data morte: 13 Agosto 1987 (80 anni), Udine (Italia)
Dopo essersi diplomato ragioniere e avere conseguito la laurea in Scienze Economiche e Commerciali, lavorò per un certo tempo come impiegato di banca; ma, appassionato di teatro fino da ragazzo, ottenne una prima scrittura nella compagnia Lupi – Borboni –Pescatori, per passare poi ad altre compagnie, fino a lavorare in quella diretta da Vittorio De Sica, dove trovò l'ambiente più adatto per esplicare le sue qualità di attore brillante. Negli anni del dopoguerra si dedicò alla direzione artistica in vari teatri, lavorando contemporaneamente alla radio e come doppiatore. Nel 1936 fece il suo esordio nel cinema, con una parte ne I due sergenti(Enrico Guazzoni), interpretando in seguito numerosissimi film, ma sempre in parti secondarie. Nella sua lunga carriera, in cui dimostrò notevoli doti di umanità e simpatia, diede vita ad una ricca serie di figure minori in film diversi per genere e livello artistico, tra i quali meritano di essere ricordati Riso amaro (1949, Giuseppe De Santis) e La spiaggia (1954, Alberto Lattuada), in cui gli furono offerte maggiori occasioni per mettere in luce le sue capacità brillanti o drammatiche, che tuttavia non ebbero mai modo di essere dimostrate e apprezzate come avrebbero meritato. Dal 1953 al 1978, anni in cui fu attivo anche in televisione, Pepe riprese la sua attività teatrale, scritturato prima da Giorgio Strehler per interpretare il ruolo del capocomico nel celebre dramma pirandelliano Sei personaggi in cerca d'autore, e poi per Lulù, due grandi successi del Piccolo Teatro di Milano, dove Pepe rinnovò i suoi successi nel 1959, recitando nella parte di Pantalone in Arlecchino servitore di due padroni, ruolo che mantenne dal 1963 al 1968 anche nelle tounées all'estero e che gli fu rinnovato nella stagione 1977-1978. Allontanatosi dall'attività artistica nei primi anni Ottanta, Pepe si dedicò alla direzione di una scuola di teatro in lingua friulana ad Udine. Fu sposato dal 1937 con l'attrice Clara Auteri.


Liana Orfei

Data nascita: 6 Giugno 1937 (Gemelli), Bologna (Italia)
Discendente di una illustre famiglia di artisti del circo, lavorò come acrobata e come cavallerizza nel circo di famiglia. Poi, dotata di una notevole bellezza e di naturali qualità di disinvoltura e simpatia, negli anni Sessanta divenne una presenza costante nei film di carattere pseudostorico e mitologico (peplum o “sandaloni”) in gran voga in quel periodo. Ha fatto anche qualche apparizione in teatro e in televisione. È cugina di Moira Orfei.


Carlo Croccolo

Data nascita: 9 Aprile 1927 (Ariete), Napoli (Italia)
Trai pochissimi caratteristi ad aver attraversato in più di cento film tutto il cinema comico italiano da Toto ad Aldo Giovanni e Giacomo È arrivato al cinema dopo molto teatro leggero e radio Tra i più dotati partner dell'improvvisazione del grande comico napoletano collabora anche con Eduardo De Filippo e più volte con Vittorio De Sica. A suo agio ovunque dalla parodia al peplum E anche tra i più celebri doppiatori italiani da voce a Oliver Hardy e soprattutto a Totò Tra le sue interpretazioni 47 morto che parla (1950) di Carlo Ludovico Bragaglia I cadetti di Guascogna (1950) di Mario Mattoli La paura fa 90 (1951) di Giorgio Simonelli Ragazze da marito (1952) di Eduardo De Filippo Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli Toto lascia o raddoppia (1956) di Camillo Mastrocinque Cerasella (1959) di Raffaello Matarazzo L'amante di cinque giorni (1961) di Phihppe De Broca Ieri oggi domani (episodio Adelina) di Vittorio De Sica (1963) Caccia alla volpe (1966) sempre di De Sica.


Vera Nandi

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Signori si nasce (1960) di Mario Mattoli dove ha interpretato la parte di La moglie di Battista. Nel 1954 ha inoltre lavorato con Mario Mattoli per la realizzazione del film Miseria e nobiltà dove ha interpretato la parte di La cameriera.


Gino Buzzanca

Data nascita: 8 Marzo 1912 (Pesci), Messina (Italia)
Data morte: 5 Maggio 1985 (73 anni), Roma (Italia)
Esordì come attore cinematografico nel 1953 in Anni facili, diretto da Luigi Zampa, un film in cui interpretava la parte, vivace e colorita, di un fascista. L'esperienza acquisita nel teatro dialettale siciliano, se da un lato gli fu utile per creare simpatiche macchiette, bonarie e accattivanti, per altri aspetti costituì per lui un limite, relegandolo a ruoli spesso ripetitivi in numerosi film, quasi sempre di modesto livello.


Renato Malavasi

Nome: Roberto Malavasi
Data nascita: 8 Agosto 1904 (Leone), Verona (Italia)
Data morte: 7 Ottobre 1998 (94 anni), Verona (Italia)
Iniziò come attore teatrale, specialmente nell'ambito del teatro dialettale veneto. Fece il suo ingresso nel cinema nel 1928, rivelando valide doti di caratterista. Interpretò numerosi film, continuando la sua attività anche negli anni del dopoguerra; e benché avesse sempre lavorato in parti di secondo piano, ebbe modo di rivelare un originale temperamento drammatico nel delineare con abilità personaggi comici e macchiette.


Mario Meniconi

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica dove ha interpretato la parte di Meniconi, lo spazzino. Nel 1965 ha inoltre lavorato con Sergio Leone per la realizzazione del film Per qualche dollaro in più dove ha interpretato la parte del conduttore del treno.


Ughetto Bertucci

Data nascita: 18 Ottobre 1907 (Bilancia), Roma (Italia)
Data morte: 25 Giugno 1966 (58 anni), Roma (Italia)
Fa realmente il venditore di frutta e verdura in un mercato situato in una famosa piazza romana ed è il proprietario di un camioncino in pessime condizioni, quando viene notato da Mattòli e scritturato per un ruolo aderente al suo fisico e alla sua attività di “fruttarolo” per La vita ricomincia (1945). Il tarlo dello spettacolo si insinua in lui che decide, pur gestendo sempre il suo banco al mercatino, di dedicarsi al cinema e, occasionalmente, all’avanspettacolo in teatrini romani. Di bassa statura, magrolino, con una faccia decisamente simpatica e con l’aria scanzonata, è interprete di una elevata quantità di film, per lo più leggeri, accanto ai comici del momento, soprattutto Totò, ma anche Macario, Billi e Riva, Walter Chiari. Non va mai fuori dal suo cliché, non diventa un eccelso caratterista, non ottiene mai ruoli consistenti, ma non si monta la testa e continua il suo mestiere con umiltà, rarefacendo le sue apparizioni verso la fine degli anni Cinquanta, per ritirarsi poi piano piano dal mondo dello spettacolo.


Nino Milano

Data nascita: 11 Ottobre 1922 (Bilancia), Napoli (Italia)
Simpatico e talentoso attore di carattere dal fisico minuto, magro e scattante, utilizzato sovente come caratterista o gustosa spalla di attori di primo piano, al cinema giunge subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, richiesto da registi affermati per sostenere ruoli di contorno, spesso insignificanti ma altre volte di un certo spessore tanto da non passare inosservato. Per circa quindici anni Nino Milano lavora incessantemente guadagnandosi una reputazione di attore puntuale e preciso nelle caratterizzazioni, di vivace interlocutore con attori più noti, di servitore, di tassinaro, di inquilino curioso, di inserviente intrigante, di operaio in commedie brillanti per palati poco esigenti, apparendo in una miriade di pellicole che non gli permettono grandi voli e, purtroppo per lui, lo relegano a ruoli sovente in sottordine ma che non gli impediscono di costruirsi una filmografia impressionante

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



Diventa fan
- Principe Antonio de Curtis - in arte " Toto' "

Vota il film di Totò

Home  Biografia  Teatro  Cinema  Televisione  Poesie  Canzoni 
Frasi celebri  Fumetti  Fotografie  Totomania  Il baule  Home video 
Totò in TV  News  Ricordi  Interviste  Quiz  Libri  Caricature  Giornali 

www.antoniodecurtis.com