Tempi nostri

episodio:La macchina fotografica

[Totò e Sophia Loren]

[Yvesse Montand e Daniele Delorme] [Andrea Checchi e Alba Arnova]

[Alberto Sordi e Enrico Viarisio] [Andrea Checchi e Alba Arnova]

[Totò] [Totò]

[Totò con Sophia Loren] [Totò con Sophia Loren]

Videoclip titoli di testa

Regia : Alessandro Blasetti
Soggetto : Age, Scarpelli
Sceneggiatura : Age,Scarpelli,Continenza
Fotografia : Gabor Pogany
Scenografia : Guido Fiorini
Musica : Gorni Kramer
Montaggio : Mario Serandrei
Aiuto regia : Luigi Filippo d'Amico,Isa Bartolini
Produzione : Cines,Roma/Comp.Cinemat. de France,Paris

Interpreti e personaggi:
Totò ( Dionello , il gagà)
Sophia Loren( la ragazza )
Silvio Bagolini ( il ladro )
Mario Castellani( il cameriere del bar )

                 

Soggetto

Un fotografo viene derubato mentre tenta di fare il bellimbusto con una ragazza con la scusa di fotografarla.

Critica e curiosità

Sono otto episodi con prologo interpretato dal Quartetto Cetra e una sorta di "comica finale" con l'episodio di Totò. Il film intendeva festeggiare i 25 ani di attivita' di Alessandro Blasetti , e puo' essere considerato il seguito di " Altri tempi - Zibaldone n.1 " dello stesso regista . Tempi nostri ebbe varie disavventure con la censura , alcuni episodi totalmente eliminati e l'episodio interpretato da Totò in alcune copie e' stato eliminato .

Scriveva Alberto Moravia : " Con La macchina fotografica , breve sketch comico sensuale con Sophia Loren e Totò siamo di nuovo all'aria sbagliata del prologo [..] la parte più infelice e meno riuscita [..] . Il film si alza nelle storie serie e cade in quelle comiche [..] ".

E Luigi Chiarini calcava la mano : " [..] Totò e Sophia Loren , comicità e sesso [..] disperatamente aggrappati alla coda del film si agitano come due naufraghi e danno un senso di pena perchè non si può in alcun modo soccorrerli [..] " .


Sophia Loren

Nome: Sofia Villani Scicolone
Data nascita: 20 Settembre 1934 (Vergine), Roma (Italia)
lto povera, Sophia Loren cresce a Pozzuoli insieme alla sorella Maria con la famiglia della bellissima madre Romilda Villani, attrice mancata. Dotata di una prorompente bellezza, la giovane ragazza ottiene una discreta popolarità apparendo in alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Sofia Lazzaro. Nel 1950 partecipa al concorso di Miss Italia dove riesce ad aggiudicarsi il titolo di Miss Eleganza. Poi intraprende la carriera di fotomodella e a soli diciassette anni incontra a Roma il produttore cinematografico Carlo Ponti, suo futuro marito, che le propone un contratto di sette anni con la Titanus. Nata come attrice dalla schiera delle “maggiorate fisiche”, ottiene il grande successo quando Vittorio De Sica le da l'occasione di manifestare la carica esplosiva del suo temperamento napoletano, affidandole ne L'oro di Napoli (1954) il personaggio della “Pizzaiola”. Da allora le sue partecipazioni cinematografiche si fanno sempre più fitte e le danno man mano l'opportunità di dimostrare il suo grande talento, sia drammatico che brillante. Le sue ambizioni di attrice si ritrovano in La ragazza del fiume (1955) di Mario Soldati, un melodramma costruito su misura per esaltarne le (ancora acerbe) risorse drammatiche. Nello stesso anno la simpatica trasteverina di Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti e la procace sposina de La bella mugnaia di Mario Camerini, ripropongono efficacemente il personaggio della popolana attraente e disinibita che le è più congeniale. In entrambi i film l'attrice è accanto a De Sica e a Marcello Mastroianni con cui negli anni '60 realizzerà alcuni dei suoi film meno labili. Più sfuocata la sua partecipazione a La fortuna di essere donna (1955) di Blasetti, Il segno di Venere (1955) e Pane, amore e... (1955) di Dino Risi, in cui sostituisce Gina Lollobrigida. Nel 1956 Sophia sbarca a Hollywood e realizza decine di film di successo, tra i quali va certamente ricordato Black Orchid (Orchidea nera, 1958), che le fa ottenere la Coppa Volpi. La sua immagine di attrice, in cui un'artefatta sofisticazione sembra destinata a prendere il posto della nativa immediatezza, esce da questa avventura americana davvero consolidata sul piano professionale. Nonostante ora sia stia affermando come sofisticata star internazionale, le sue migliori interpretazioni restano i personaggi spontanei e immediati legati alla regia di De Sica. Quest'ultimo offre a Sophia l'opportunità di raggiunge il momento più alto della sua carriera con l'interpretazione della madre nel film La ciociara (1960), straordinaria conferma delle sue qualità drammatiche e delle sue risorse espressive. L'Oscar - che il film le fa guadagnare assieme al Nastro d'argento e al premio per la miglior attrice protagonista al Festival di Cannes - segna la consacrazione di un mito divistico giunto ormai all'apice della parabola. Negli anni successivi recita ancora più volte per De Sica - da Boccaccio '70 (1962) a I sequestrati di Altona (1962), da Ieri, oggi e domani (1963) a Matrimonio all'italiana (1964), da I girasoli (1970) a Il viaggio (1974) . confermando il suo istinto di attrice e la particolare sintonia tra interprete e regista, ma senza riuscire a ripetere il miracolo de La ciociara (1960). La ragazza di Pozzuoli sfoggia il carisma della star internazionale, ma si rivela a lungo andare un'attrice poco capace di approfondire i suoi personaggi e, interpretando un film dietro l'altro, si affida soprattutto alla sua avvenenza fisica e al buon mestiere. Mentre al di qua e al di là dell'Atlantico prosegue la sua carriera contrassegnata da alti cachets e dalle campagne pubblicitarie, la Loren è diventata una protagonista di primo piano dei rotocalchi di tutto il mondo, soprattutto per il suo legame con Carlo Ponti, che, dopo tempestose e complicate vicende (un precedente matrimonio del produttore), ha sposato il 9 aprile 1966, e da cui ha avuto un figlio, Carlo Junior, nel 1968 e un altro, Edoardo, nel 1973. Negli anni '70 prende parte a film di modesto livello, ma in Una giornata particolare (1977) di Ettore Scola, l'attrice e Marcello Mastroianni disegnano con straordinaria bravura il ritratto d'una coppia di semiemarginati - lei una casalinga, lui un omosessuale - all'epoca del fascismo. Dagli anni '80, finiti i fasti hollywoodiani del suo periodo aureo (quello legato, inevitabilmente, alla giovinezza e all'età di mezzo), si è parzialmente ritirata dai set cinematografici, dedicandosi prevalentemente alla televisione. Nella sua lunga carriera Sophia ha ricevuto moltissimi riconoscimenti tra cui il premio Oscar alla carriera nel 1991 e il David di Donatello alla carriera nel 1999.


Silvio Bagolini

Data nascita: 4 Agosto 1914 (Leone), Bologna (Italia)
Data morte: 26 Settembre 1976 (62 anni), Bologna (Italia)
Dopo avere frequentato il Centro sperimentale di cinematografia, diplomandosi in recitazione, si specializzò, negli anni '30 e durante la guerra, in parti di caratterista, dimostrando grande sensibilità e duttilità. Il suo fisico non certo apollineo e il volto pacioso e grassoccio, dal sorriso capace di esprimere un'accattivante ingenuità, gli permisero di creare un tipo ben definito di uomo timido e impacciato, ma non sciocco né inetto dotato, al contrario, di una profonda umanità e sensibilità interiore. Egli continuò ad approfondire questo ruolo anche in numerosi e validi film degli anni Cinquanta: indimenticabile, in proposito, la sua interpretazione in Un ettaro di cielo (1959), a fianco di Marcello Mastroianni. Qui Bagolino, nella parte di un candido campagnolo, abitante di un minuscolo e sperduto paesino, ai cui abitanti un abile truffatore (Mastroianni, appunto) era riuscito a spillare i miseri e sudatissimi risparmi,vendendo a ciascuno di loro un ettaro di cielo, con la garanzia che, dopo morti, sarebbe divenuto loro eterna e privata proprietà, appariva di un candore così disarmante e dimostrava una tale fiducia nella bontà umana, da costringere l'imbroglione a prendere coscienza di sé, riconducendolo sulla retta via.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it



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- Principe Antonio de Curtis - in arte " Toto' "

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