Questo è l'articolo con la lettera di Totò:
Sul caso Scalfaro-Toussan(la faccenda delle spalle nude, per intenderci) sono intervenuti uomini politici, moralisti, bigotti e buontemponi. Oggi pubblichiamo la lettera aperta che l'attore Totò indirizza al deputato democristiano íl quale, dopo aver offeso pubblicamente la reputazione della donna, si è rifiutato di battersi col di lei genitore. In verità, ogni volta che si parla di duelli, siamo costretti a sorridere (come del resto ci divertirebbe un signore in cilindro); ma il parere, in materia cavalleresca,di Totò, che oltre ad essere un discendente di antica famiglia nobiliare è anche un uomo di talento e di cuore, ci sembra di particolare interesse. Riassume in un certo senso il giudizio che,sul gesuitismo imperante oggi in ltalia, danno le persone di buon senso. Qualunque siano le loro opiníoni di morale e di costume.
"Ho appreso dai giornali che Ella ha respinto la sfida a duello inviataLe dal padre della signora Toussan, in seguito agli incidenti a Lei noti. La motivazione del rifiuto di battersi da Lei adottata, cioè quella dei principi cristiani, ammetterà che è speciosa e non fondata: il sentimento Cristiano, prima di essere da Lei invocato, per sottrarsi ad un dovere che è un patrimonio comune di tutti i gentiluomini, avrebbe dovuto impedire, a Lei e a Suoi Amici di fare apprezzamenti in un pubblico locale sulla persona di una Signora rispettabilissima. Abusi del genere comportano l'obbligo di assumerne le conseguenze, specialmente per uomini responsabili, i quali hanno la discutibile prerogativa di essere segnalati all'attenzione pubblica, per ogni loro atto. Non si pretende da Lei, dopo il rifiuto di battersi, una maggiore sensibilità per ciò che è avvenuto, ma si ha il diritto di esigere che in incidenti del genere, le persone alle quali il sentimento della responsabilità morale e cavalleresca è ignoto, abbiano almeno il pudore di sottrarsi al giudizio degli uomini, ai quali questi sentimenti e il coraggio civile dicono ancora qualcosa."
Principe Antonio Focas Flavio Commeno de Curtis