Totò e le donne

[Totò] [Totò e Franca Faldini]

[Totò] [Totò e Mario Castellani]

[Totò,Peppino De Filippo,Ave Ninchi e Giovanna Pala] [Totò e Franca Faldini]

[Totò e Lea Padovani] [Totò]

Videoclip titoli di testa

Giornali d'epoca:
Follie del 1° gennaio 1953
Novelle film del 10 gennaio 1953

Regia : Steno, Monicelli
Soggetto : Age, Scarpelli
Sceneggiatura : Age,Scarpelli,Steno,Monicelli
Fotografia : Tonino Delli Colli
Musica : Carlo Rustichelli
Montaggio : Gisa Radicchi Levi
Aiuto regia : Lucio Fulci
Direttore produzione : Luigi De Laurentis
Produzione : Rosa Film
Durata: 95 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( cav. Filippo Scaparro )
Ave Ninchi( Giovanna, sua moglie )
Giovanna Pala( Mirella, sua figlia )
Peppino De Filippo( dott. Paolo Desideri )
Lea Padovani( Ginetta, la ragazza del tabarin )
Clelia Matania( la cameriera Carolina )
Pina Gallini( la suocera )
Teresa Pellati( la prostituta del tabarin )
Alda Mangimi( la signora dai gusti difficili )
Franca Faldini( l'amante di Scaparro )
Mario Castellani( il ragionier Carlini )
Salvo Libassi( il regista siciliano )
Carlo Mazzarella( il presentatore del concorso di bellezza )
Mimmo Poli( un infermiere )
Primarosa Battistella( Antonietta )
Carlo Vanzina( Filippo neonato)

  

Diventa fan
- Principe Antonio de Curtis - in arte " Toto' "

        

        

Soggetto

Esasperato dalla moglie ,Scaparro passa le notti in soffitta abbandonandosi ai ricordi.Qui puo' fumare in pace i suoi sigari,leggere libri e accendere ceri al "protettore" dei misognini,il pluriomicida Landru.Dopo l'ennesimo litigio con la moglie i due si separano per poi riconciliarsi con le nozze della figlia.

Critica e curiosità

E' il primo film in cui Totò e Peppino recitano insieme . Una delle scene piu' divertenti e' quella del duetto di Totò e della domestica ignorante , interpretata da Clelia Matania , che scatena le ira di Scaparro - Totò perche' non ricorda il nome di una persona che ha appena telefonato.
Nel ruolo del piccolo Filippo nel girello c'e' il futuro regista Carlo Vanzina, figlio di Steno.La scena di "spalle" tra Totò e Franca Faldini fu girata al Caffè Canova di Piazza del popolo, mentre la seconda alla stazione Ostiense.In fase di montaggio fu eliminata un'altra scena tra Totò e la Faldini, un pezzetto è presente nel trailer.
La censura eliminò circa 13 secondi di pellicola,una scena in cui Primarosa Battistella e altre concorrenti si facevano convincere ad alzare di più la gonna ed un'altra in cui Giovanna Pala distesa in soffitta si alzava in piedi mostrando completamente le gambe.

Alfredo Orecchio scriveva : " Non e' un film . E' una specie di festino in famiglia tra Totò e i suoi mille e mille tifosi . la farsa , basata sulle battute e le prestazioni che fecero e fanno la popolarità del comico sul palcoscenico , vuol essere una antologia di lamentazioni sulla vita del marito e dell'uomo in genere seviaziato dal sesso debole . E' un film grossolano ma fa ridere a crepapelle ".
Filippo Sacchi invece su Epoca : " Stavolta non siamo al cinema ma a una conferenza . E' sulla cattedra il celebre professor Totò , con la sua mutria a scaleno , e infatti indirizzandosi direttamente al pubblico egli comincia sin dal principio a sviluppare la sua tesi , essere il genere femminile un genere abominevole e pestifero [..].


Ave Ninchi

Data nascita: 14 Dicembre 1914 (Sagittario), Ancona (Italia)
Data morte: 10 Novembre 1997 (82 anni), Trieste (Italia)
Nata da genitori triestini, a soli cinque anni suo cugino Annibale Ninchi la fa esordire nel Glauco di Morselli. La recitazione è una tradizione nella sua famiglia ed Ave a vent'anni viene ammessa all'Accademia di Arte Drammatica di Roma. In seguito entra nella compagnia di prosa Betrone-Capodaglio-Carini e, successivamente, entra a far parte delle migliori formazioni. Assai versatile, interpreta parti brillanti, ruoli del teatro classico ( Medea, 1949) e del teatro drammatico ( Dialoghi delle Carmelitane, 1952). Dalla rivista ( Un trapezio per Lisistrata, 1958; Un mandarino per Teo, 1960) passa al cinema, dove debutta nel dopoguerra. Negli anni '50 e '60 è una presenza costante nelle commedie comico-brillanti (la sua filmografia è sterminata), interpretando ruoli briosi e bonari, che le danno modo di mettere in luce le sue sanguigne doti di caratterista e l'espressività colorita ed esuberante della sua recitazione. L'attrice riesce a dare prova delle sue capacità recitative anche in film drammatici. Per l'interpretazione di uno di questi, Vivere in pace (di Luigi Zampa, 1946) si aggiudica il Nastro d'argento. Alla tv, oltre che come attrice, si fa apprezzare come briosa conduttrice: nel 1971 affianca Aldo Fabrizi, Paolo Panelli e Bice Valori nel varietà di Antonello Falqui Speciale per noi. In questo spettacolo del sabato sera lei e la Valori danno vita ad esilaranti scenette, nelle quali vestono di volta in volta i panni di mogli di personaggi di grosso calibro, politici, cantanti, miliardari, calciatori e capi clan. Tra impegni teatrali e televisivi Ave Ninchi trova sollievo e riposo nella sua casa di Trieste, città alla quale vi rimarrà legata tutta la vita, e nella quale si spegnerà il 10 novembre 1997. Ave Ninchi è stata una delle migliori caratteriste e la più accanita giocatrice del nostro cinema: ai tavoli da gioco ha perso una fortuna. Ma con i grandi amori della sua vita ha fatto un poker vincente: sono il marito, con cui è vissuta 45 anni (è morto nel 1981); John Wayne, l'eroe che le ha fatto amare il cinema sin da ragazza; i polli, che l'hanno resa famosa negli spot tv; la Juventus, squadra del cuore.


Giovanna Pala

Da anascita: 15 Luglio 1932 (Cancro), Bologna (Italia) Esordì nel cinema come protagonista di Mamma mia, che impressione! (1951, Roberto Savarese), dopo essere stata eletta nello stesso anno Miss Italia. Ha preso parte a una decina film di genere comico.


Peppino De Filippo

Data nascita: 24 Agosto 1903 (Vergine), Napoli (Italia)
Data morte: 27 Gennaio 1980 (76 anni), Roma (Italia)
Fratello minore di Titina ed Eduardo, figlio naturale di Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo, esordisce giovanissimo nella compagnia di Vincenzo Scarpetta, ma ben presto la sua inquietudine lo porta a passare in formazioni dialettali secondarie, dove ha modo di farsi le ossa. Dopo aver raggiunto una certa fama, agli inizi degli anni ‘30 decide di formare - assieme ad Eduardo e Titina - la compagnia del Teatro Umoristico I De Filippo, destinata a riscuotere grandi successi grazie a commedie scritte da loro stessi (la più celebre delle quali resta la straordinaria Natale in casa Cupiello): il sodalizio dura sino al 1944, sempre sostenuto da un enorme consenso di pubblico. Peppino fa il suo esordio nel cinema, assieme ad Eduardo, con Tre uomini in frack (1932) di Mario Bonnard: sino al ‘44, saranno rare le occasioni in cui compare da solo. Finita la seconda guerra mondiale, divisi i suoi destini da quelli di famiglia, egli intraprenderà una propria strada autonoma sia in teatro sia al cinema: sul grande schermo, in verità, concedendosi sovente a prodotti commerciali poco adatti a metterne in luce le non comuni qualità. Fanno eccezione Luci del varietà (1950) di Fellini/Lattuada, dove è uno straordinario capocomico; Policarpo, ufficiale di scrittura (1959) di Mario Soldati, in cui indossa i panni d'un pignolo capoufficio; Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di "Boccaccio ‘70" (1961) ancora firmato da Fellini, che lo vede ragioniere moralista e bigotto. Ma i risultati migliori li ottiene senza dubbio nel sodalizio quasi decennale con Totò, che produce tra il ‘55 ed il ‘63 ben 14 pellicole: l'unico Nastro d'argento della sua carriera gli viene assegnato quale attore non protagonista per Totò, Peppino e i fuorilegge(1956). Successivamente, si dedica al palcoscenico ed alla riduzione per la televisione di alcuni suoi testi teatrali; conoscendo, in tivvù, un momento di eccezionale popolarità col personaggio di Gaetano Pappagone, nella "Canzonissima" 1966-67.


Lea Padovani

Data nascita: 28 Luglio 1920 (Leone), Montalto di Castro (Italia)
Data morte: 23 Giugno 1991 (70 anni), Roma (Italia)
Studia a Roma all'Accademia d'arte drammatica, che lascia nel 1944 per esordire sulle scene come soubrette nella rivista Cantachiaro, a fianco di Anna Magnani. Nel '45, Febbre azzurra, al fianco di Macario rivela al pubblico il suo corpo splendido e la sua grande verve. In quest'occasione dimostra inoltre una grandissima capacità di recitare la commedia che purtroppo i registi trascurano sempre, forse per via della severa bellezza del suo volto. La sua lunga carriera come attrice di prosa inizia con la partecipazione alla famosa messa in scena de I parenti terribili di Cocteau (1946-47), curata da Luchino Visconti. Dal 1951 al '52 farà parte della compagnia del Teatro Nazionale diretto da Guido Salvini, e raggiungerà i più alti risultati con l'interpretazione di personaggi intensamente drammatici, in film come Il sole sorge ancora (di Aldo Vergano, 1946) e Give Us This Day (Cristo fra i muratori, 1949), per la regia di Edward Dmytryk, che la impone anche a livello internazionale. Nel 1953 affianca il grande Ruggero Ruggeri nella sua ultima tournée a Londra e a Parigi con Enrico IV e Tutto per bene. Fra le tante, va ricordata la sua interpretazione nella commedia La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams (1957-58), seguita, nel 1959, al New Theatre di Londra, in inglese, da The Rose Tattoo. Negli anni '50 e '60 si dedica principalmente alla tv interpretando molti romanzi sceneggiati, nei quali ha modo di esprimere le sue briose qualità di attrice, fra i quali ricordiamo Piccole donne (1955), Il romanzo di un giovane povero (1957), La bisbetica domata (1958), Ottocento (1959) e Ragazza mia (1960). Dopo una lontananza dalle scene durata diversi anni riappare in video nel 1980 nel ruolo di Mabel Warren nello sceneggiato Un treno per Instanbul e nel 1983 nella parte de “la Guinta” ne L'amante dell'Orsa Maggiore. Durante tutta la sua vita e la sua gloriosa carriera, la Padovani si è divisa tra cinema, televisione e teatro, ottenendo ovunque riconoscimenti e ammirazione.


Clelia Matania

Data nascita: 18 Settembre 1918 (Vergine), Londra (Gran Bretagna)
Data morte: 13 Ottobre 1981 (63 anni), Roma (Italia)
Allieva della Reale Accademia d'Arte Drammatica di Londra, soggiornò a lungo in Gran Bretagna, quindi si trasferì in Italia, dove esordì in teatro e nel cinema, affermandosi come caratterista brillante e dotata. Il suo primo film è del 1938, Partire (Amleto Palermi), ma la sua attività cinematografica si intensificò soprattutto nel dopoguerra, con l'interpretazione di numerosissimi film, dei generi più diversi, sempre in parti di caratterista gustosa e simpatica, un poco esuberante e non sempre controllata da una regia rigorosa. Tra le sue caratterizzazioni più significative va ricordata quella della moglie dell'industriale ne La spiaggia (1954, Alberto Lattuada).


Pina Gallini

Data nascita: 19 Marzo 1888 (Pesci), Bondeno (Italia)
Data morte: 31 Gennaio 1974 (85 anni), Bologna (Italia)
Attiva nel teatro di prosa e di rivista, in parti di caratterista spiritosa e brillante, esordì nel mondo del cinema nel 1936, in un film diretto da Guido Brignone, Ginevra degli Almieri. In seguito interpretò una lunga serie di film, specializzandosi in parti destinate a mettere comicamente in risalto gli aspetti peggiori del carattere femminile (la zitella inacidita, la bisbetica, la suocera, e simili). Nel dopoguerra, pur continuando la sua attività teatrale, è apparsa in parecchi film, per lo più di genere comico-leggero, sempre in ruoli di caratterista.


Teresa Pellati

Data nascita: 21 Agosto 1929 (Leone), Modena (Italia)
Esordì nel mondo del cinema nel 1952, con una piccola parte in Roma ore 11 (1952, Giuseppe De Santis); tuttavia ebbe modo di rivelare al pubblico e alla critica le proprie valide qualità incarnando in Europa '51 (1952, Roberto Rossellini) il personaggio di una prostituta ammalata di tisi, da lei delineato con notevole efficacia e sensibilità umana. I film a cui ha preso parte non sono stati molti, ma quasi tutti di buona qualità; in essi ha dato vita a personaggi secondari, ma incisivi e resi con viva partecipazione; fra queste sue interpretazioni si ricordano quelle ne Il gobbo (1960, Carlo Lizzani) e in Jovanka e le altre (1960, Martin Ritt)


Franca Faldini

Data nascita: 10 Febbraio 1931 (Acquario), Roma (Italia) Intelligente, colta, fotogenica, impersonerà sempre una donna non banale, sofisticata ed elegante, mai a corto di gaiezza e vitalità. Ha lavorato con Steno, Mario Monicelli e Roberto Rossellini ma la sua immagine è immancabilmente associata a quella di Totò che, sedotto da una sua foto sulla rivista Oggi, se ne innamorò. Franca divenne così la compagna della sua vita. Tra i film: Attente ai marinai! (Sailor Beware, 1951) di Hal Walker; Totò e le donne (1952) di Steno e Mario Monicelli; Dov'è la libertà...? (1953) di Roberto Rossellini; L'uomo, la bestia e la virtù (1953) di Steno: Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli; Totò all'inferno (1955) di Camillo Mastrocinque.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Carlo Mazzarella

Data nascita: 30 Luglio 1919 (Leone), Genova (Italia)
Data morte: 7 Marzo 1993 (73 anni), Roma (Italia)
Diplomato all'Accademia che aveva frequentato con gli ex compagni di scuola Vittorio Gassman e Luigi Squarzina durante la guerra lavora in teatro con Sergio Tofano e Anna Proclemer e in riviste come Ritorna Za Bum e Pasquino. Il debutto al cinema è nel 1945 nel film di Mario Soldati Le miserie del signor Travet ma non è questa carriera a procurargli notorietà. Diventerà invece famoso come giornalista televisivo alla Rai. Tra i suoi film oltre Le miserie del signor Travet (presentato nel maggio 1946) di Soldati Il vento mi ha cantato una canzone (1947) di Camillo Mastrocinque Riso amaro (1949) di Giuseppe De Santis Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini Totò a colori (1952) di Steno Carosello napoletano (1953) di Ettore Giannini Un americano a Roma (1954) di Steno Il bigamo (1955) di Luciano Emmer Un eroe dei nostri tempi (1955) di Monicelli Il disco volante (1964) di Tinto Brass.


Mimmo Poli

Nome: Domenico Poli
Data nascita: 11 Aprile 1920 (Ariete), Roma (Italia)
Data morte: 4 Aprile 1986 (66 anni), Roma (Italia)
Una filmografia sterminata (più di 120 film), una faccia che potrebbe con impassibile orgoglio posare sul busto di un senatore romano, amata tanto da Totò quanto da Federico Fellini. Compare ovunque, dove serve un barista, uno scaricatore, un detenuto, dai film del Monnezza a quelli di Bernardo Bertolucci. Una presenza costante, tanto familiare quanto fugace, sul grande schermo deI cinema italiano tra gli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta. Tra i film: Il cappotto (1952) di Alberto Lattuada; Totò a colori (1952) di Steno; Stazione Termini (1953) di Vittorio De Sica; Il tesoro dell'Africa (Beat the Devil, 1953) di John Huston; Le notti di Cabiria (1956) di Federico Fellini; Poveri ma belli (1956) di Dino Risi; Arrangiatevi! (1959) di Mauro Bolognini: Totò, Peppino e la dolce vita (1961) di Sergio Corbucci; Vanina Vanini (1961) di Roberto Rossellini; Il monaco di Monza (1963) di Corbucci.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it


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