La legge e' legge

[Totò e Fernandel] [Totò,Anna Maria Luciani e Luciano Marin]

[Totò e Fernandel] [Totò e Fernandel]

[Totò] [Fernandel]

[Totò e Fernandel] [Totò e Fernandel]

Videoclip titoli di testa

Regia : Christian-Jaque
Soggetto : Jacques Emmanuel,Jean Charles Tacchella
Sceneggiatura : Jaque,Age,Scarpelli,Manse,Emmanuel
Fotografia : Gianni Di Vinanzo
Scenografia : Gianni Polidori
Musica : Nino Rota diretta da Franco Ferrarra
Montaggio : Jacques Desagneaux
Aiuto regia : Alberto Cardone, Raymond Villette
Direttore produzione : Alfredo Bini
Produzione :F.Cristaldi per Vides,Roma/Les films Ariane-Filmsonor,Paris
Durata: 97 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Giuseppe La Paglia )
Fernandel( Ferdinando Pastorelli )
Noel Rocquevert( Malandin,il gendarme francese )
Nino Besozzi( Marozzi, il maresciallo )
Renè Genin( l'oste )
Nathalie Nerval( Héléne Pastorelli )
Leda Gloria( Antonietta La Paglia )
Jean Brochard( il deputato Bonnefond )
Henri Cremieux( il suocero di Pastorelli )
Albert Dinam( il capo dei doganieri francesi )
Anna Maria Luciani( Marisa )
Luciano Marin( Mario )
Henri Arius( il sindaco )

Altri interpreti :
Renato Terra, Gustavo De Nardo, Franco Di Trocchio,
Aldo Pini, Aldo Vasco, O' Driscoll,
Albino Morandin, Mario Ambrosino,Brochard

                 

           

Soggetto

Ferdinando,finanziere francese,cattura il contabbandiere Giuseppe e gli confessa di essere nato in una cucina italiana di una casa francese proprio vicino al confine.Giuseppe fugge e denuncia Ferdinando che cosi' perde il posto,la cittadinanza,e si vede annullato il suo secondo matrimonio ritrovandosi cosi' legato alla prima moglie che nel frattempo si era risposata proprio con Giuseppe.Alla fine Ferdinado viene salvato da Giuseppe,il quale scopre che quella cucina era in territorio francese.

Critica e curiosità

Co-produzione italo-francese con Fernandel protagonista principale.Le riprese si fanno tra novembre '57 e gennaio '58 a Venafro nei pressi di Cassino , ma Totò preso dalla temperatura gelida interrompe le riprese e si ritira nella sua casa di Roma . Il film viene completato in fretta dalla sua controfigura "ufficiale" , l'attore Dino Valdi .

Scriveva Gian Luigi Rondi : " [..] Satira , farsa , parodia? Di tutto un pò . Il film porta la firma di Christian Jaque [..] I suoi maggiori consensi comunque vanno agli interpreti : sia a Totò , sempre uguale , ma sempre divertente in quelle sue parti di ladruncolo affamato , capace solo di vivere d' espedienti , sia a Fernandel [..] ".
Un "vice" dal Corriere dell'Informazione : " Totò e Fernandel non si erano mai incontrati in un film ;sul ring allestito da Christian Jaque per questa volta ha vinto il comico francese , e non perchè abbia superato inn bravura il collega italiano , ma perchè il film è fatto per lui come tutti quelli che egli ha interpretato finora [..] " .


Fernandel

Nome: Fernand Joseph Désiré Contandin
Data nascita: 8 Maggio 1903 (Toro), Marsiglia (Francia)
Data morte: 26 Febbraio 1971 (67 anni), Parigi (Francia)
Attore francese. Figlio di un modesto impiegato di banca che nel tempo libero di esibisce come attore di music-hall, accompagna il padre in tournée esordendo sui palcoscenici dei caffè-concerto all’età di cinque anni. Dopo alcune occupazioni occasionali come commesso, scaricatore e portinaio, nel 1921 abbandona l’impiego in una banca per iniziare la carriera di attore cantante, prima in compagnia con il fratello maggiore Marcel e poi da solo. Nel 1928 M. Allégret resta colpito dalla sua esilarante interpretazione nella rivista Vive le nu e gli affida una parte secondaria in Le blanc et le noir (Il bianco e nero, 1930), al fianco di Raimu. Inizia così un’intensa attività che lo porterà a recitare in oltre centocinquanta film dal 1930 al 1969. Con la sua faccia allungata e la caratteristica dentatura cavallina passa senza sforzo dalla comicità più sfrenata (Le Schpountz, 1937, satira sul mondo del cinema diretto da M. Pagnol) a prove più sottilmente patetiche (Le rosier de Madame Husson, Il rosaio di Madame Husson, 1932, di B. Deschamps). Diretto da registi come M. Youtneur, J. Duvivier e Christian-Jaque, il suo registro recitativo si arricchisce con gli anni di nuove sfumature, spaziando dall’humour noir (Arriva Fra’ Cristoforo..., 1951, di C: Autant-Lara, dove è un monaco goloso e dissoluto) al melodramma (Carnet di ballo, 1937, di J. Duvivier, nella parte di un parrucchiere falsamente frivolo), dal poliziesco (L’homme à l’imperméable, 1957, ancora di Duvivier, dove è un clarinettista fedifrago) alla favola esotica (Alì Babà, 1954, di J. Becker). In Italia la sua fama è legata soprattutto alla fortunata serie di Don Camillo, tratta dai romanzi di G. Guareschi, dove interpreta il combattivo parroco di un paese emiliano in eterno conflitto con il sindaco comunista Peppone/Gino Cervi (da Don Camillo, 1951, di J. Duvivier a Il compagno Don Camillo, 1965, di L. Comencini).


Noel Rocquevert

Data nascita: 18 Dicembre 1892 (Sagittario), Doué-la-Fontaine (Francia)
Data morte: 6 Novembre 1973 (80 anni), Douarnenez (Francia)
Attore francese. Caratterista dalla lunghissima carriera, cominciata ancora nel periodo del muto e ricca di oltre centosessanta titoli, mai impegnato da protagonista, raggiunge grande popolarità in Francia grazie ai suoi ruoli di impenitente brontolone o di burbero un po’ retrogrado in film di facile consumo, spesso diretti da Christian-Jaque (Fanfan la Tulipe, 1951; Nanà, 1955; Babette va alla guerra, 1959). Impegnato anche in operazioni di più alto respiro, si distingue in film di H.-G. Clouzot (il dottor Linz in L’assassino abita al 21, 1942; il preside Saillens in Il corvo, 1943), J. Becker (Amore e fortuna, 1947) e J. Duvivier (Marie Octobre, 1959). Ignorato dai principali autori della Nouvelle vague, con l’eccezione di C. Chabrol in La ligne de démarcation (La linea di demarcazione, 1966), il suo ultimo film è la commedia Le viager (Il vitalizio, 1972) di P. Tchernia.


Nino Besozzi

Data nascita: 6 Febbraio 1901 (Acquario), Milano (Italia)
Data morte: 2 Febbraio 1971 (70 anni), Milano (Italia)
Divo della commedia brillante negli anni Trenta, ottimo in teatro sia nel comico che nel drammatico (dal “Magnifico cornuto” a “Mein Kampf”) fu tra i primi attori italiani a specializzarsi nel mezzo televisivo. Partecipò alle prime «situation comedies» caserecce, sempre nel ruolo del capofamiglia, autorevole ma un po’ stressato. Tra i suoi successi nella prosa tv: Uno due tre (in un memorabile tour de force), il patetico Con loro e soprattutto lo sceneggiato Mont Oriol (1958), dove fu un sanguigno e furfantesco sindaco di provincia.


René Genin

Data nascita: 25 Gennaio 1890 (Acquario), Aix-en-Provence (Francia)
Data morte: 24 Ottobre 1967 (77 anni), Parigi (Francia)
La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Alba tragica (1939) di Marcel Carné dove ha interpretato la parte del portiere. Nel 1938 ha inoltre lavorato con Marcel Carné per la realizzazione del film Il porto delle nebbie dove ha interpretato la parte del dottor mollet. René Genin ci lascia all'eta di 78 anni spegnendosi in una triste giornata del 24 Ottobre 1967 a Parigi (Francia).


Leda Gloria

Nome: Leda Nicoletti
Data nascita: 30 Agosto 1912 (Vergine), Roma (Italia)
Data morte: 16 Marzo 1997 (84 anni), Roma (Italia)
Assai nota negli anni trenta, esordì in Terra madre,1930, di Blasetti, per il quale interpretò anche Palio,1931, e La tavola dei poveri,1932. Con Camerini, recitò in Figaro e la sua gran giornata,1931 e Il cappello a tre punte,1934. In seguito partecipò a film di minore rinomanza ma continuò a lavorare fino agli anni sessanta, comparendo fra l'altro, in parti di sfondo: Il mulino del Po,1948, di Lattuada; Napoli milionaria,1949, di Eduardo De Filippo; Don Camillo,1951, di Duvivier; Il cappotto,1952, di Lattuada; Guendalina,1956, di Lattuada.


Jean Brochard

Data nascita: 12 Marzo 1893 (Pesci), Nantes (Francia)
Data morte: 17 Giugno 1972 (79 anni), Nantes (Francia)
La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film I vitelloni (1953) di Federico Fellini dove ha interpretato la parte del padre di fausto. Nel 1956 ha inoltre lavorato con Mario Soldati per la realizzazione del film Era di venerdì 17 dove ha interpretato la parte del bottegaio. Jean Brochard ci lascia all'eta di 79 anni spegnendosi in una triste giornata del 17 Giugno 1972 a Nantes (Francia).


Henri Cremieux

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film La legge è legge (1958) di Christian-Jaque dove ha interpretato la parte del suocero di pastorelli. Nel 1963 ha inoltre lavorato con Abel Gance per la realizzazione del film Cyrano contro D'Artagnan dove ha interpretato la parte di Messer Jean.


Luciano Marin

Data nascita: 9 Dicembre 1931 (Sagittario), Roma (Italia)
Appartenente ad una agiata famiglia di origini venete, studente in scienze statistiche, fisico atletico, aria da bravo ragazzo, tipico esemplare di una certa borghesia romana, giunge al cinema quasi per caso scelto da Pietro Germi per impersonare il giovane operaio, appassionato giocatore di calcio e fratello della tormentata protagonista (Franca Bettoja), ne L’uomo di paglia (1958). In questa prima occasione dimostra buone doti recitative unite a una certa disinvoltura, oltre che un’ottima fotogenìa e aderenza fisica al personaggio. La strada sembra tracciata per fare entrare il giovane attore nel novero delle “sicure speranze” del cinema italiano, sulla scia dei vari Cifariello, Arena, Salvatori, Mattioli, come dimostra il film successivo Tre straniere a Roma dove Marin fa parte, insieme ad altri due nuovi volti (Leonardo Botta e Roy Ciccolini) di un trio di giovanotti simpatici, estroversi, prestanti, briosi. Alla fine degli anni Cinquanta, Luciano Marin ha tutte le carte in regola per diventare uno degli idoli delle ragazzi- ne del periodo e invece nulla di tutto questo. Eroe di mille avventure, fidanzato ideale in commedie brillanti, le migliori delle quali sono fuor di dubbio I tartassati e Primo amore, entrambe nel 1959, quindi protagonista di storielle sentimentali e lacrimevoli e imbrigliato successivamente in pellicole d’avventura, alcune delle quali dirette con competenza e non del tutto disprezzabili, il giovane Marin esaurisce ben presto le sue potenziali, indubbie capacità d’attore e, prima della seconda metà degli anni Sessanta, con una carriera altalenante, scompare dal grande schermo per dedicarsi ad altre attività. Sposato dal 1957 con Nennella Carotenuto, figlia del simpatico Memmo.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it


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