Malafemmena

dal film Totò, Peppino e la...malafemmina

canta Teddy Reno

Versi e musica di Antonio De Curtis

Si avisse fatto a n'ato
chello ch'e fatto a mme
st'ommo t'avesse acciso,
tu vuò sapé pecché?

Pecché 'ncopp'a sta terra
femmene comme a te
non ce hanna sta pé n'ommo
onesto comme a me!...

Femmena
Tu si na malafemmena
Chist'uocchie 'e fatto chiagnere..
Lacreme e 'nfamità.

Femmena,
Si tu peggio 'e na vipera,
m'e 'ntussecata l'anema,
nun pozzo cchiù campà.

Femmena
Si ddoce comme 'o zucchero
però sta faccia d'angelo
te serve pe 'ngannà...

Femmena,
tu si 'a cchiù bella femmena,
te voglio bene e t'odio
nun te pozzo scurdà...

Te voglio ancora bene
Ma tu nun saie pecchè
pecchè l'unico ammore
si stata tu pe me...

E tu pe nu capriccio
tutto 'e distrutto,ojnè,
Ma Dio nun t'o perdone
chello ch'e fatto a mme!...



Teddy Reno

Nato a Trieste da famiglia ebraica, tra il 1943 e il 1945 si nascose in Romagna con la famiglia per sfuggire alla deportazione. Esordì a Radio Trieste durante l'amministrazione angloamericana della città, lanciando, con l'orchestra del maestro Guido Cergoli, la canzone Eterno ritornello (Te vojo ben) di Bidoli.
Dopo essersi esibito per le truppe angloamericane in Europa (1945-47), alla RAI di Milano (1948-49) partecipò a svariate trasmissioni con l'orchestra diretta dal maestro Nicelli, in particolare Il braccialetto di Sheherazade, condotta da Nunzio Filogamo.
L'attività radiofonica ne favorì presto il successo discografico: con la CGD (casa discografica da lui fondata), fra il 1948 e il 1961 si distinse come interprete del genere "confidenziale" con canzoni di grande successo come Addormentarmi così, Trieste mia, Muleta mia, Aggio perduto o' suonno, Accarezzame, Na voce na chitarra e o' poco e' luna, Chella lla, Piccolissima serenata, Come sinfonia, con le quali raggiunse una notorietà internazionale.
Ancora alla radio, fu tra i protagonisti di popolari trasmissioni come Nati per la musica (1953-54) e Punto interrogativo (1952). È sposato con Rita Pavone dal 1968.
Secondo e terzo classificato al Festival di Sanremo 1953, dal '54 si dedicò soprattutto alla TV con programmi (da Canzoni al caminetto, 1955-56, a Souvenir, 1960) che ospitarono personaggi d'eccezione come le attrici Jennifer Jones e Kim Novak o il cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer.
Vincitore del Festival di Napoli 1959 con Sarrà chissà di Murolo, fu attivo anche in teatro (ne L'adorabile Giulio di Garinei e Giovannini, 1957) e al cinema (Totò, Peppino e... la malafemmina di Mastrocinque, 1956).
Nel 1961 ritornò ad occuparsi attivamente di discografia fondando una nuova etichetta, la Galleria del Corso, con la quale lanciò, tra gli altri, Bruno Lauzi.
Nello stesso anno inventò il Festival degli sconosciuti di Ariccia con l'obiettivo di scoprire e lanciare nuovi talenti; la prima edizione si tenne nel 1962 e fu vinta da una giovanissima cantante di Torino, Rita Pavone, che sposerà Teddy Reno nel 1968 in Svizzera dopo una serie di polemiche a causa della grossa differenza d'età tra i due, e soprattutto per il fatto che all'epoca Teddy Reno era separato dalla prima moglie, la bellissima Vania Protti, che aveva già presentato ai telespettatori di Canzoni al caminetto, ed aveva un figlio, Franco, dal quale avrà i suoi due nipoti Filippo Konradin e Julian.
Con Rita avrà due figli, Alessandro e Giorgio. Insieme risiederanno in Svizzera, a partire dal 1968.
Nel corso degli anni rallenta l'attività di cantante, che comunque continua tutt'ora: a dicembre del 2007 pubblica Se questo non è amore, album in cui ricanta i suoi più grandi successi con nuovi arrangiamenti curati dal maestro Paolo Ormi e da Victor Bach, ed in cui include un brano nuovo, Se questo non è amore, scritto da Emanuela Tomasini e Roberto Fia.
(fonte Wikipedia)

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