Malafemmena

versi e musica di Antonio de Curtis

canta Claudio Villa

Versi e musica di Antonio De Curtis

Si avisse fatto a n'ato
chello ch'e fatto a mme
st'ommo t'avesse acciso,
tu vuò sapé pecché?

Pecché 'ncopp'a sta terra
femmene comme a te
non ce hanna sta pé n'ommo
onesto comme a me!...

Femmena
Tu si na malafemmena
Chist'uocchie 'e fatto chiagnere..
Lacreme e 'nfamità.

Femmena,
Si tu peggio 'e na vipera,
m'e 'ntussecata l'anema,
nun pozzo cchiù campà.

Femmena
Si ddoce comme 'o zucchero
però sta faccia d'angelo
te serve pe 'ngannà...

Femmena,
tu si 'a cchiù bella femmena,
te voglio bene e t'odio
nun te pozzo scurdà...

Te voglio ancora bene
Ma tu nun saie pecchè
pecchè l'unico ammore
si stata tu pe me...

E tu pe nu capriccio
tutto 'e distrutto,ojnè,
Ma Dio nun t'o perdone
chello ch'e fatto a mme!...



Claudio Villa

Fu soprannominato Il reuccio, per il suo temperamento fiero e orgoglioso, durante una puntata dello spettacolo Rosso e nero di Corrado. Trasteverino di via della Lungara (la strada dove si trova il carcere romano di Regina Coeli), assai caro all'anima popolare della città (negli anni '50 abitò in via Angelo Tittoni, sempre a Trastevere), successivamente, non appena le finanze glielo permisero, acquistò un appartamento a Monteverde Nuovo, in via Folco Portinari. Di famiglia modesta — il padre era vetturino, la madre (la "sora Ulpia") casalinga —, vanta assieme a Domenico Modugno il primato di vittorie al Festival di Sanremo, nel 1955, con Buongiorno tristezza; 1957, con Corde della mia chitarra; 1962, con Addio... addio, e 1967, con Non pensare a me.
Il primo concorso canoro a cui partecipa, lo vince con la canzone "Chitarratella", un grande successo di Carlo Buti, che Claudio seguiva. È lo stesso Claudio che ha più volte affermato che Buti era il suo idolo. Il reuccio nella sua carriera, ha inciso molti brani facenti parte del repertorio butiano. Mario Trevi (a sinistra) e Claudio Villa (al centro) nel 1962 al Festival di Piedigrotta Nel 1946, partecipa, per la prima volta, ad alcune trasmissioni locali di Radio Roma della RAI. Nel 1947, per l'etichetta Parlophon, incide il suo primo disco contenente "Serenatella dolce e amara" e "Canzoncella". Il 78 giri C 8134 è tra i più ricercati dai collezionisti. Nel 1952 sposa l'attrice e doppiatrice Miranda Bonansea che gli darà il primo figlio Mauro; il matrimonio fallirà 10 anni dopo. Nel 1952, interpreta "Serenata amara", il suo primo film da protagonista, per la regia di Pino Mercanti. Nella sua carriera d'attore conta una trentina di film: quasi tutti, solamente un pretesto, per le esibizioni canore. I film passano dalla commedia all'italiana (La banda del buco, Fontana di Trevi) alle storie d'amore strappalacrime (Canzone proibita, Primo applauso).
Il ruolo, che ha più amato, è stato quello dell'artista Mario Valli, recitato in "Granada addio" (1966) di Marino Girolami. Gli ultimi due film di Claudio Villa sono stati diretti, nell'ordine, da Maurizio Costanzo (alla sua unica prova di regista cinematografico) e da Renzo Arbore. Claudio Villa con il presidente del suo fans club torinese Mercedes Bresso nel 1962 Nel 1962 partecipa all'Eurofestival con Addio addio classificandosi nono mentre nel 1967 con Non andare più lontano arriva undicesimo nella stessa competizione. Vinse anche due edizioni di Canzonissima nel 1964 con 'O sole mio e nel 1966 con Granada e nel 1963 il Festival di Napoli con Jammo ja' con Maria Paris, mentre nel 1965 è semifinalista alla seconda edizione di Un disco per l'estate con Sifolina, una delle sue canzoni meno conosciute ma che porterà anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia qualche mese dopo. Nel 1966 gli nasce una figlia, Manuela, da una relazione con la soubrette e ballerina Noemi Garofalo, da cui aveva avuto 6 anni prima un altro figlio, chiamato anch'egli Claudio. Il cantante non vorrà mai riconoscere questi figli avuti fuori dal matrimonio. Manuela Garofalo, divenuta poi cantante con il nome d'arte di Manuela Villa, otterrà solo dopo la sua morte il cognome di Pica, il vero cognome del reuccio, agendo per vie legali e dimostrando la sua paternità.
Claudio Villa, dotato di voce di stampo tenorile, non saprà dopo quegli anni rinnovarsi nel repertorio al cambiare dei tempi e delle mode. In particolare resterà per sempre legato alla canzone di stampo più melodico e popolare tipico degli anni '50. Sono quasi proverbiali gli acerrimi scontri con chi criticava il suo repertorio. Ogni anno al Festival di Sanremo inscenava un qualche polemica plateale con l'organizzazione e la stampa, sia che fosse fra i partecipanti, sia che ne venisse escluso. Però Claudio Villa ha potuto sempre contare sull'affetto del suo vasto pubblico, che seguiva ogni mossa della sua carriera. I suoi concerti registravano sempre il tutto-esaurito. Nel 1973 è ospite a "Dove sta Zazà", celebre programma presentato da Enrico Montesano e Gabriella Ferri. Con la cantante romana, sua grande ammiratrice e amica, interpreta degli stornelli a dispetto, rimasti nella storia della canzone e della televisione italiana. Nel 1973 si invaghisce della sedicenne Patrizia Baldi, che sposerà in Campidoglio il 18 luglio 1975, una volta che Patrizia avrà compiuto diciotto anni. Sulla tenuta del matrimonio aleggiano numerosi dubbi, ma la relazione durerà sino alla morte del cantante, che dalla Baldi ebbe due bambine. Nel 1976 fonda a Roma insieme al figlio Mauro, una radio privata, Radio Lazio, e conduce personalmente per alcuni anni una trasmissione chiamata Socialmente con Claudio Villa. Nel 1977 incide per la Ariston Records eWiva VILLA, un raro LP in quanto con organico sinfonico e arranciamenti Disco di Victor Bacchetta ripropone successi come "Rosso di sera" e "Manuela".
Nel 1981, in seguito ad una perquisizione voluta dai giudici istruttori Gherardo Colombo e Giuliano Turone nella "Villa Wanda" di Licio Gelli, venne ritrovata la lista della P2. Tra i 932 iscritti, vi era anche il nome di Claudio Villa. È interessante sottolineare che anche Claudio Villa, oltre al rivale Luciano Tajoli, interpretò negli anni cinquanta centinaia di canzoni ormai dimenticate, ma di un certo interesse, tra queste vanno ricordate: "Il Ponte", "La luna nel rio" e "Fontane Romane" incise per l'etichetta Vis Radio. Claudio Villa inizialmente, sotto la guida del Maestro Vigilio Piubeni della casa discografica Carisch, incise diversi dischi per l'etichetta Parlophon/Carisch e poi, dopo alcuni anni, incise altri successi come "Luna Rossa" o "Torna" per l'etichetta Vis Radio; successivamenteClaudio Villa incise i suoi dischi alla Cetra (che poi divenne Fonit-Cetra). Claudio Villa tra il 1980 e il 1985 fu ospite fisso del programma televisivo "Il Bingoo", in onda sull'emittente regioale Antenna 3 Lombardia. Il 1982 fu per Villa un anno particolarmente negativo, funestato dalla morte della madre. Nello stesso anno fu eliminato alla prima serata del Festival di Sanremo, dove aveva presentato la canzone "Facciamo la pace".
L'annuncio della sua morte, avvenuta a Padova dove era andato per farsi operare al cuore, venne dato in diretta televisiva da Pippo Baudo durante l'ultima serata del Festival di Sanremo del 1987, suscitando grande commozione fra i presenti. Lapide alla memoria di Claudio Villa a via della Lungara, dove era nato Il corpo di Claudio Villa fu cremato e le sue ceneri sono depositate nel cimitero San Sebastiano di Rocca di Papa. Sull'epitaffio della sua tomba appare la frase "Vita sei bella, morte fai schifo" Nel 2007, per i venti anni della sua scomparsa, viene organizzata a Roma una grande manifestazione (Viva Villa) con numerosi ospiti, tra i quali figurano anche Gianni Morandi e Gigi Proietti.
(fonte Wikipedia)

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