Totòtruffa '62

"La fontana di Trevi"

Totò : Ma lo sa lei che ci perdo almeno un paio di centinaia di migliaia di lire all'anno con questi ragazzini? Al sabato quando faccio asciugare la fontana mi mancano sempre 3-4 mila lire.
L'italo-americano: Perché? Il denaro che buttano dentro la fontana è tuo paisà?
Totò: Si capisce! Questa è la famosa Fontana di Trevi, appartiene alla mia famiglia da molte generazioni. Permette?
Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi. L'italo-americano: Complimenti, Decio Cavallo!
Totò: Come?
L'italo-americano: Decio Cavallo.
Totò: Aah Aah Avevo capito caciocavallo, eeh eeh.
L'italo-americano: Di' in po' paisà, è un buon bisinis?
Totò: Ottimo! Ottimo! I soldi nella fontana ce li buttano tutti, e poi ogni tanto la fitto alle case cinematografiche, ci girano le pellicole qua.
L'italo-americano: Ok.
Totò: Scusa un momento paisà, scusa un momento, qui bisogna stare con gli occhi aperti.
L'italo-americano: Che cosa è?
Totò: Mi sono fatto pagare i diritti di riproduzione.
L'italo-americano: Quant'è?
Totò: Ogni fotografia cento lire.
L'italo-americano: io ne ho fatto tre!
Totò: Trecento lire!
L'italo-americano: Hai ragione! Tieni paisà, uno, due e tre.
Totò: Sembra niente! Ma la mia fontana è fotografata un migliaio di volte al giorno. Fatti un po' di conti…paisà
L'italo-americano: Sono circa 160 dollari al giorno. E' proprio un bel bisiniss! Ok. Di' un po', chi l'ha fatta questa fontana?
Totò: Un mio bisnonno, fece venire a posta uno scultore dalla Svizzera.
L'italo-americano: Aspetta paisà, qui dice che è dello scultore Bernini.
Totò: Appunto, siccome veniva da Berna, era piccoletto, lo chiamavano il Bernini
L'italo-americano: Ho capito, di' un po' paisà, ci vuole molto staffe, cioè molti impiegati per mandare avanti la fontana?
Totò: No, no, no! Basta uno: chiude l'acqua, chiude la fontana, piglia i soldi, apre la fontana…
L'italo-americano: Senti io sono italiano oriundo, ho lasciato l'America definitivamente, e mi voglio stabilire in Italia, ma vado alla ricerca di un buon bisiniss.
Totò: E perché non ti compri la fontana mia?
L'italo-americano: E tu te la vendi?
Totò: Eh si, un giorno o l'altro mi devo ritirare, capisci…i dolori reumatici, vicino all'acqua, eh!
L'italo-americano: Allora la compro io! Dimmi un po' paisà, quanto costa la fontana?
Totò: Ma tu pagheresti subito?
L'italo-americano: Certo!
Totò: Con dieci milioni te la cavi.
L'italo-americano: Ok, paisà! Complimenti, domani vieni al consolato americano, ti faccio trovare il contratto pronto e monii! Ok!
Totò: E non mi dai una caparra?
L'italo-americano: Quale caparra?
Totò: E bravo fesso, se nel frattempo viene qualcuno che se la vuole comprare, io che faccio, aspetto a te?
L'italo-americano: E quant'è?
Totò: Mezzo milione!
L'italo-americano: Sono troppi mezzo milione. Ti do centomila lire.
Totò: Ma che sei pazzo? Centomila lire per una massa d'acqua di questa portata! Oh! Ma che in America così si fanno gli affari! Soh!
Nino Taranto: La mi scusi. E' mica lei il famoso cavalier Trevi, proprietario della famosa fontana omonima?
Totò: Per l'appunto.
Nino Taranto: La mi stia a sentire. Io sono incaricato da una grande 'asa cinematografica americana, di 'ui non posso fare il nome per ovvie ragioni, la quale dovendo girare un film storico con la fontana dentro, sa come son fatti gli americani, so' spendaccioni, la vorrebbero comprare. Oh, se lei è d'accordo, io c'ho il mandato in borsa. E che ne dice?
Totò: Scusi, ma lei chi è?
Nino Taranto: Non mi sono presentato?
Totò: No!
Nino Taranto: La mi scusi! Io sono il ragionier Gerolamo Scamorza
Totò: Gerolamo?
Nino Taranto: Scamorza!
Totò: Caro Scamorza, mi dispiace ma io sono già in trattative con quest'altra scamorza.
L'italo-americano: Prego, Decio Cavallo
Totò: Già, Caciocavallo.
L'italo-americano: Sa, di fatto c'ero prima io.
Totò: Sì.
Nino Taranto: Ma il signore parlava di trattative, il che significa che l'affare non l'avete mi'a concluso.
L'italo-americano: No, come non è concluso! Gli stavo dando anche la caparra.
Nino Taranto: Ah si, gli stavi dando la caparra…ma non l'hai data. Io gli do il doppio della tua caparra. Quanto gli davi te?
L'italo-americano: Centomila lire!
Totò: Un momento io non ero mica d'accordo, sai!
Nino Taranto: Non eri d'accordo?
Totò: No!
Nino Taranto: E allora io gliene do dugento.
L'italo-americano: E allora io gliene do trecento.
Nino Taranto: Ei' Si? Stammi a sentire, tu non mi fare ingrullire, sai che faccio, io gli do quattrocentomila lire e l'affare è concluso.
L'italo-americano: E sai io che faccio, gli do cinquecentomila lire e l'affare è concluso. Tieni!
Nino Taranto: E tu che dici te e tu che dici te?
Totò: Che di'o che di'o? Accetto! Il provolone mi ha dato le cinquecentomila lire, l'affare è fatto! Non si discute più! Arrivederci!
Nino Taranto: Allora l'affare è concluso. Mi hai fatto arrabbiare, me m'ho ingrullito, hai capito, me m'ho ingrullito.
Totò: A me non importa proprio niente, hai 'apito?
L'italo-americano: Ci vediamo domani al consolato.
Totò: A mezzogiorno.
L'italo-americano: Preciso.
Totò: Aspettami! Non mancare!
L'italo-americano: No!
Totò: Ciao Gorgonzola!
L'italo-americano: Ciao. Statti buono! A domani, good bye!


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- Principe Antonio de Curtis - in arte " Toto' "

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