Totò,Peppino e i fuorilegge

[Totò e Titina De Filippo] [Totò,Titina De Filippo e Maria Pia Casilio]

[Totò e Memmo Carotenuto] [Totò e Peppino De Filippo]

[Totò e Peppino De Filippo] [Titina De Filippo e Maria Pia Casilio]

[Totò e Peppino De Filippo] [Totò e Maria Pia Casilio]

[Totò,Memmo Carotenuto,Dorian Gray e Franco Interlenghi] [Totò,Mario Castellani e  Memmo Carotenuto]

[Totò,Teddy Reno e Dorian Gray] [Totò,Dorian Gray e Franco Interlenghi]

[Totò] [Totò con Peppino De Filippo]

[Totò con Titina De Filippo e Maria Pia Casilio] [Totò e Peppino De Filippo]

Videoclip titoli di testa

  

Regia : Camillo Mastrocinque
Soggetto : Vittorio Metz
Sceneggiatura : Anton,Amendola,Maccari
Fotografia : Mario Albertelli
Scenografia : Alberto Boccianti
Musica : Alessandro Cicognini
Montaggio : Gisa Radicchi Levi
Aiuto regia : Michele Lupo,Mario Castellani
Direttori produzione : Romolo Laurenti,Carlo Vignati
Produzione : DDL ( D.De Laurentiis Cinematografica ),Roma
Durata: 103 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Antonio )
Titina De Filippo( Teresa, sua moglie )
Dorian Gray( Valeria, la loro figlia )
Peppino De Filippo( Peppino, il barbiere )
Franco Interlenghi( Alberto, il giornalista )
Maria Pia Casilio( la serva Rosina )
Barbara Shelley( la baronessa polacca )
Andreina Zani( la sua dama di compagnia )
Memmo Carotenuto( Ignazio detto "il Torchio" )
Mario Castellani( il braccio destro del Torchio )
Mario Meniconi( il "Guercio" )
Lamberto Maggiorani( un bandito )
Salvo Libassi( un altro bandito )
Mimmo Poli( il cuoco della banda )
Teddy Reno( se stesso )
Gianna Cobelli( la ragazza nel night )
Lamberto Antinori( un cliente nel night )
Pasquale De Filippo( l'esattore della bolletta della luce )
Gino Scotti( il professore pelato )
Guido Martufi( il commesso del barbiere )

Altri interpreti :
Vittorio Bottone, Michele Faccioni,Renato Montalbano,
Lionello Zanchi, Armando Furlai, Attilio Torelli.
Pierugo Gragnani, Alimpo Gargano

           

           

  

Soggetto

Con la complicità di Peppino,Totò si finge rapito ed ottiene dalla moglie un riscatto di cinque milioni,ma la verità viene a galla quando i due vengono visti in televisione pasteggiare e bere champagne in un night club.Tornato a casa viene veramente rapito da Ignazio"il torchio" ma non viene creduto da nessuno.Sua figlia Valeria e Alberto sulle traccie di Ignazio liberano Totò promettendo al bandito un'intervista che gli darà la celebrità.I due giovani si sposano e Totò cacciato di casa finisce col fare il garzone nella bottega dell'amico Peppino.

Critica e curiosità

Sulla scia del successo di " Totò , Peppino e la ...malafemmina " si gira a metà ottobre " Totò ,Peppino e i fuorilegge " quasi identico il cast con l'aggiunta di Titina De Filippo che interpreta la moglie di Totò per la seconda volta così come accadde in "San Giovanni decollato" . Indimenticabili i duetti tra Totò e Titina ,la moglie tirchia , e tra Totò e Peppino , specie quando Peppino è vittima di Totò : gli pesta ripetutamente una mano , gli rovescia una bacinella , lo sporca , lo urta col cilindro , gli mette in mano un fiammifero accesso ,esilarante la scena del telefono quando i due parlano a se stessi avvolgendosi coi fili . Ma la scena forse più divertente dell'intero film è l'invito a pranzo con Peppino che è costretto a comprare tutto il necessario per il pranzo. Il film fu girato piuttosato in fretta, Totò stava preparando il suo rientro in teatro in quella che sarebbe stata la sua ultima rivista "A prescindere". Per la sua interpretazione Peppino De Filippo fu premiato con il Nastro d'argento come migliore attore non protagonista. Nel film tra gli attori che ricoprono ruoli secondari ci sono gli interpreti di tre capolavori di Vittorio De Sica, Franco Interlenghi (Sciuscià), Maria Pia Casillo (Umberto D.), Lamberto Maggiorani (Ladri di biciclette).

Scriveva Arturo Lanocita : " [..] La farsetta recitata con spontaneità e immediatezza dai due De Filippo , da Totò e dagli altri ,è priva delle grossolanità licenziose che spesso volgarizano questo genere di film , scorre senza cigolii sino alla fine [..] " .
E Morando Morandini : " A pensarci è una malinconia . Totò è il più estroso comico del nostro tempo , Peppino porta ogni anno sui palcoscenici della penisola la strepitosa allegria dei nostri comici dell'Arte , Titina è , quando il copione l'aiuta , un'attrice che tiene testa a chiunque nella commedia dialettale . Che cosa potrebbero fare insieme se un produttore intelligente spendesse qualche milione in più per la stesura di una sceneggiatura scritta col cervello invece che con i piedi ? Comunque , un duetto tra Totò e Peppino vale sempre la spesa del biglietto [..] " .


Peppino De Filippo

Data nascita: 24 Agosto 1903 (Vergine), Napoli (Italia)
Data morte: 27 Gennaio 1980 (76 anni), Roma (Italia)
Fratello minore di Titina ed Eduardo, figlio naturale di Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo, esordisce giovanissimo nella compagnia di Vincenzo Scarpetta, ma ben presto la sua inquietudine lo porta a passare in formazioni dialettali secondarie, dove ha modo di farsi le ossa. Dopo aver raggiunto una certa fama, agli inizi degli anni ‘30 decide di formare - assieme ad Eduardo e Titina - la compagnia del Teatro Umoristico I De Filippo, destinata a riscuotere grandi successi grazie a commedie scritte da loro stessi (la più celebre delle quali resta la straordinaria Natale in casa Cupiello): il sodalizio dura sino al 1944, sempre sostenuto da un enorme consenso di pubblico. Peppino fa il suo esordio nel cinema, assieme ad Eduardo, con Tre uomini in frack (1932) di Mario Bonnard: sino al ‘44, saranno rare le occasioni in cui compare da solo. Finita la seconda guerra mondiale, divisi i suoi destini da quelli di famiglia, egli intraprenderà una propria strada autonoma sia in teatro sia al cinema: sul grande schermo, in verità, concedendosi sovente a prodotti commerciali poco adatti a metterne in luce le non comuni qualità. Fanno eccezione Luci del varietà (1950) di Fellini/Lattuada, dove è uno straordinario capocomico; Policarpo, ufficiale di scrittura (1959) di Mario Soldati, in cui indossa i panni d'un pignolo capoufficio; Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di "Boccaccio ‘70" (1961) ancora firmato da Fellini, che lo vede ragioniere moralista e bigotto. Ma i risultati migliori li ottiene senza dubbio nel sodalizio quasi decennale con Totò, che produce tra il ‘55 ed il ‘63 ben 14 pellicole: l'unico Nastro d'argento della sua carriera gli viene assegnato quale attore non protagonista per Totò, Peppino e i fuorilegge(1956). Successivamente, si dedica al palcoscenico ed alla riduzione per la televisione di alcuni suoi testi teatrali; conoscendo, in tivvù, un momento di eccezionale popolarità col personaggio di Gaetano Pappagone, nella "Canzonissima" 1966-67.


Titina De Filippo

Nome: Annunziata Passaretti
Data nascita: 27 Marzo 1898 (Ariete), Napoli (Italia)
Data morte: 26 Dicembre 1963 (65 anni), Roma (Italia)
Figlia naturale di Eduardo Scarpetta, sorella maggiore di Eduardo e Peppino, esordisce a sette anni sul palcoscenico di Miseria e nobiltà. Lavora con i fratelli nella loro compagnia teatrale. Si sposa a 24 anni con Pietro Carloni. Avrà un figlio, Augusto, che scriverà la sua biografia. Esordisce sul grande schermo net 1937. Strappa il ruolo di Filumena ad Anna Magnani. Net 1961 e costretta a ritirarsi dalle scene, per i suoi frequenti attacchi d'asma. Tra i suoi film: Assunta Spina (1948), di Mario Mattoli; Napoli milionaria (1950), di Eduardo De Filippo; Cameriera bella presenza offresi (1951), di Giorgio Pastina; Filumena Marturano (1951), di Eduardo De Filippo: Cinque poveri in automobile (1952), di Mario Mattoli; La vena d'oro (1955). di Mauro Bolognini; La fortuna di essere donna (1956) di Alessandro Blasetti; Totò, Peppino e i fuorilegge (1956), di Camillo Mastrocinque; Totò, Vittorio e la dottoressa (1957) di Mastrocinque.


Dorian Gray

Nome: Maria Luisa Mangini
Data nascita: 2 Febbraio 1936 (Acquario), Bolzano (Italia)
Data morte : 16 febbraio 2011 (75 anni), Bolzano (Italia)
Dotata di un fascino straordinario, la biondissima Dorian Gray (inutile dire che per questo pseudonimo si ispirò al protagonista del famoso romanzo di Oscar Wilde) debuttò giovanissima in palcoscenico, nella rivista Votate per Venere (1950-51), con Erminio Macario, Elena Giusti e Gino Bramieri. Questo spettacolo, che venne portato addirittura a Parigi, diede a Dorian Gray la possibilità di mostrare la sua smisurata e scintillante bellezza, ed inoltre di possedere uno spiccato talento recitativo. Tale fu il successo, che venne immediatamente ingaggiata da Garinei e Giovannini, per la sontuosa rivista Gran Baldoria (1952-53), cui era protagonista la grande Wanda Osiris. Sempre con la Wandissima lavorò in Made in Italy (1953-54), anche questa firmata da Garinei e Giovannini, che segnava il ritorno, dopo una decina d'anni di separazione, della coppia Osiris-Macario. Donna molto esuberante e spigliatamente ironica, Dorian Gray aveva un caratterino tutto pepe, tanto da arrivare a fare di tutto pur di farsi notare. E ci riusciva: un critico, abbagliato da una travolgente passerella, lodò «le magnifiche caviglie di Dorian Gray, scoperte fino all'inguine». Nella stagione 1954-55 prese parte alla rivista Passo doppio, di Scarnicci e Tarabusi, con Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, rimasta famosa per le elegantissime toilettes da lei indossate. In seguito abbandonò il teatro per il cinema. A partire dalla metà degli anni Cinquanta infatti, Dorian Gray interpretò numerosi film, soprattutto del genere brillante, nei quali si è distinta per una bellezza solare e raffinata quanto procace e provocante, e per una verve innata. Fra le decine di pellicole a cui ha preso parte ricordiamo: Totò, Peppino e la… malafemmina (1956) di Camillo Mastrocinque, indimenticabile nel ruolo della donna "tentatrice"(che poi si rivela essere una ragazza onesta e premurosa) di cui si innamora il nipote di Totò e Peppino De Filippo, Totò, Peppino e i fuorilegge (1956) di Camillo Mastrocinque, Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini, Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, Il mattatore (1960) di Dino Risi, e Crimen (1960) di Mario Camerini. Verso la metà degli anni Sessanta, con sommo dispiacere dei suoi innumerevoli fans, Dorian Gray decise di ritirarsi dallo schermo, conservando tutt'ora una bellezza e uno charme da far invidia.


Franco Interlenghi

Data nascita: 29 Ottobre 1931 (Scorpione), Roma (Italia)
E' stato scoperto da Vittorio De Sica, che l'ha voluto protagonista di Sciuscià (1946). Snello, dotato di un volto "pulito" e quasi fanciullesco, ha impersonato ruoli di giovane che rischia di farsi traviare dalle cattive compagnie ma poi trova la retta via. Mantenendo fede ad una scelta precisa, ha lavorato con registi di valore: Michelangelo Antonioni (I vinti, 1953), Federico Fellini (I vitelloni, 1953), Mauro Bolognini (Giovani mariti, 1958), Luchino Visconti (Morte di un commesso viaggiatore, in teatro), per citarne solo alcuni. Negli ultimi anni le sue interpretazioni si sono rarefatte, anche a causa dello spostarsi del favore del pubblico verso il suo antagonista ideale, Marcello Mastroianni.


Maria Pia Casilio

Data nascita: 5 Maggio 1935 (Toro), L'Aquila (Italia) Squisita attrice dotata di una bellezza innocente e virginale quanto briosa e vivace, Maria Pia Casilio debutta nel cinema nel capolavoro di Vittorio De Sica, Umberto D. (1952), riflessione amara sulla vecchiaia e la solitudine. Qui, nella parte di una giovane servetta alle dipendenze del misero e disincantato pensionato Umberto D (Domenico Ferrari) - assillato dai debiti, ridotto alla miseria e strappato al suicidio dal suo amato cagnolino - la Casilio dimostra una grande temperamento drammatico. L'attrice si caratterizza proprio per una recitazione nel contempo spontanea e riflessiva, che offre una vasta gamma di emozioni, dalle più leggere alle più profonde. A questo importantissimo ruolo ne seguiranno molti altri, soprattutto in film leggeri, come la fidanzata di Alberto Sordi in Un americano a Roma (1954) di Steno, la rivale di Gina Lollobrigida in Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini, la spalla di Totò in Il medico dei pazzi (1954) di Mario Mattoli e Totò, Peppino e i fuorilegge (1956) di Camillo Mastrocinque. In seguito darà colore con la sua solare ironia e la sua vivace bellezza in due bellissime commedie dai risvolti amari, entrambe dirette da Vittorio De Sica, ovvero Il giudizio universale (1961) e Lo chiameremo Andrea (1972). Nei primi anni Settanta, dopo il matrimonio col noto doppiatore Rinaldi, l'attrice abbandona lo schermo, per farvi ritorno con un piccolo ruolo nel 1997, nella commedia Tre uomini e una gamba, diretta e interpretata dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.


Barbara Shelley

Data nascita: 15 Agosto 1933 (Leone), Londra (Gran Bretagna)
Classe 1933, Barbara Shelley nasce a Londra (Gran Bretagna). 77enne, il prossimo 15 Agosto, nasce sotto il segno del Leone. La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film L'astronave degli esseri perduti (1967) di Roy Ward Baker. Nel 1960 ha inoltre lavorato con Wolf Rilla per la realizzazione del film Il villaggio dei dannati dove ha interpretato la parte di Anthea Zellaby.


Memmo Carotenuto

Data nascita: 24 Luglio 1908 (Leone), Roma (Italia)
Data morte: 23 Dicembre 1980 (72 anni), Roma (Italia)
Straordinario caratterista cinematografico dall'inconfondibile vocione rauco e dall'incontenibile ironia tipicamente romana, Memmo Carotenuto (figlio d'arte e fratello dell'altrettanto celebre Mario) è stata una presenze essenziale della commedia all'italiana degli anni Cinquanta, che lo ha visto come scanzonato e sanguigno comprimario nei suoi migliori prodotti, al fianco di attori come Totò, Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Da ricordarlo assolutamente nel ruolo dello scalognato ladro Cosimo de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, in quello del tranviere compagno di stanza di Renato Salvatori di Poveri ma belli (1956) e Belle ma povere (1957), entrambi di Dino Risi, in quello del amorevole ma anche collerico padre alle prese con una numerosa e turbolenta prole di Padri e figli (1958) di Mario Monicelli, ed in quello del carabiniere Baiocchi spalla di De Sica di Pane, amore e fantasia (1953) e Pane, amore e gelosia (1954), entrambi di Luigi Comencini.


Mario Castellani

Data nascita: 1906, Roma (Italia)
Data morte: 26 Aprile 1978, Roma (Italia)
Dopo avere esordito nel teatro di rivista, si affermò ben presto come abile caratterista, soprattutto al fianco di Totò. Dal 1948 in poi interpretò nel cinema una nutrita serie di film comici e leggeri, spesso con lo stesso Totò e altri attori comici. Abilissimo nel delineare macchiette di personaggi popolareschi e di genuina espressività, seppe conferire alla sua comicità una finezza ed un gusto sempre controllati e fini, senza mai scadere nella banalità.


Lamberto Maggiorani

Data nascita: 24 Agosto 1909 (Vergine), Roma (Italia)
Data morte: 22 Aprile 1983 (73 anni), Roma (Italia)
Scoperto nel 1948 da Vittorio De Sica, che ne fece il protagonista di uno dei suoi più celebri film, Ladri di biciclette, Maggiorani divenne improvvisamente, da operaio qual era, un attore di fama internazionale, interpretando, con viva sensibilità psicologica e intensa drammaticità, il personaggio del protagonista, il disoccupato Ricci, che, proprio nel giorno in cui è stato assunto come attacchino di manifesti presso il comune di Roma, viene derubato della bicicletta, strumento indispensabile per il suo nuovo lavoro e appena riscattata dal Monte di Pietà. Dopo questo successo, Maggiorani, licenziato dalla fabbrica presso cui lavorava, interpretò parecchi film, ma sempre in parti secondarie o come comparsa, senza avere mai più l'occasione di sostenere un ruolo impegnativo. La sola parte d'un certo rilievo interpretata in seguito fu quella d'un operaio antifascista, in Achtung banditi! (1951, Carlo Lizzani). Nel 1961 ricomparve, ancora con Vittorio De Sica, ne Il giudizio universale, in cui diede vita ad una patetica figura di barbone.


Mario Meniconi

La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Ladri di biciclette (1948) di Vittorio De Sica dove ha interpretato la parte di Meniconi, lo spazzino. Nel 1965 ha inoltre lavorato con Sergio Leone per la realizzazione del film Per qualche dollaro in più dove ha interpretato la parte del conduttore del treno.


Mimmo Poli

Nome: Domenico Poli
Data nascita: 11 Aprile 1920 (Ariete), Roma (Italia)
Data morte: 4 Aprile 1986 (66 anni), Roma (Italia)
Una filmografia sterminata (più di 120 film), una faccia che potrebbe con impassibile orgoglio posare sul busto di un senatore romano, amata tanto da Totò quanto da Federico Fellini. Compare ovunque, dove serve un barista, uno scaricatore, un detenuto, dai film del Monnezza a quelli di Bernardo Bertolucci. Una presenza costante, tanto familiare quanto fugace, sul grande schermo deI cinema italiano tra gli anni Cinquanta e la fine degli Ottanta. Tra i film: Il cappotto (1952) di Alberto Lattuada; Totò a colori (1952) di Steno; Stazione Termini (1953) di Vittorio De Sica; Il tesoro dell'Africa (Beat the Devil, 1953) di John Huston; Le notti di Cabiria (1956) di Federico Fellini; Poveri ma belli (1956) di Dino Risi; Arrangiatevi! (1959) di Mauro Bolognini: Totò, Peppino e la dolce vita (1961) di Sergio Corbucci; Vanina Vanini (1961) di Roberto Rossellini; Il monaco di Monza (1963) di Corbucci.


Teddy Reno

Nome: Ferruccio Ricordi
Data nascita: 11 Luglio 1926 (Cancro), Trieste (Italia)
Classica voce di stampo americano con venature melodiche dette "alla Sinatra", Teddy Reno attraversò il suo periodo d'oro dall'immediato dopoguerra fino alla fine degli anni '50, lanciando memorabili canzoni, come Te vojo ben, Trieste mia, Night and day, Piccolissima serenata e Libero (vincitrice del Festival di Sanremo del 1960). A soli 22 anni Teddy Reno ha fondato e diretto per 22 anni la CGD, Compagnia Generale del Disco, lanciando con la propria etichetta artisti del calibro di Johnny Dorelli, Jula De Palma e Betty Curtis, oltre naturalmente a se stesso. Negli anni '50 e '60 ha preso parte ad alcuni film, fra i quali ricordiamo il celeberrimo Totò, Peppino e la… malafemmina (1956), nel quale interpretava il ruolo del nipote di Totò e Peppino De Filippo. Dagli anni '60 in poi si è dedicato alla produzione, lanciando fra gli altri con la sua "Festival degli Sconosciuti "artisti come Claudio Baglioni, Enrico Montesano e Rita Pavone, divenuta in seguito sua moglie.

*I testi delle biografie degli attori sono tratte da www.mymovies.it


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