Teddy Reno e Totò

tratto da I film di Totò di Alberto Anile


"Ho un ricordo di Totò favoloso perchè nella mia lunga carriera ho trovato pochi "signori":lui,indipendentemente dal fatto di essere stato,come affermava,discendente diretto dell'imperatore di Bisanzio,era veramente un signore d'animo. Inoltre aveva preso una simpatica cotta per il mio modo di cantare, in particolare in napoletano, in modo confidenziale in un momento in cui il napoletano si cantava in modo classico. Mi sentì cantare Malafemmena e mi disse: "Io ti devo fare prendere per una serie di film che ho in progetto con Peppino De Filippo".
E così è stato. Ero in America, lavoravo in un locale notturno di New york, il Blue Angel, e mi arrivò un telegramma da Roma in cui mi davano notizia che dovevo fare due-tre film con lui. Le canzoni che dovevo interpretare nel primo erano Accarezzame, Statte vicino a me, Chella 'llà, che era una canzone nuova, e Malafemmena che non si sentiva da un pò di tempo e che con questo film si è rilanciata poderosamente. Essendo io triestino lui mi insegnò i piccoli trucchetti del napoletano (la chiamava "lingua napoletana", non voleva chiamarla "dialetto"), m'insegnò come si mangiano le vocali finali delle parole e tante altre cose e alla fine disse che ormai ero diventato napoletano".
In quel film gli sceneggiatori non si spremevano molto le meningi.Io che agli stabilimenti della De Paolis me ne stavo sempre attaccato a Peppino e Totò,vedevo che tutte le mattine gli davano dei fogliettini fatti giorno per giorno,senza capo ne coda."Ma noi qui ci rimettiamo la faccia" dicevano.E allora cercavano disperatamente una soluzione per non rimetterci troppo. Un giorno sento che Peppino dice a Totò:"Senti,perchè non rivoltiamo la situazione che c'è in Miseria e nobiltà,dove al comico veniva dettata una lettera?".....[...] A un certo punto mi accorgo che ridevano tutti e due soddistaffissimi.Nessuno si aspettava questa scena della lettera,perchè non era scritto nel cosiddetto copione,hanno preso di sorpresa tutti,compreso il produttore.Girano nel pomeriggio di quello stesso giorno,in presa diretta.In tutti noi c'era una difficoltà nel non ridere,a un manovale delle luci,che chiamavano Polifemo,perchè era mezzo eccato,scappò improvvisamente una risata come fosse a teatro."Chi è questo cretino?" gridò Peppino De Filippo.Dovendo rifare tutto il produttore aveva perso duecentomila lire di allora,roba del genere,ed era disperato.Polifemo fu praticamente licanziato ma io mi resi parte attiva per creare una specie di commissione interna per riprendere questo poveraccio che in fondo aveva riso perchè in fondo non ne poteva più;e infatti siamo riusciti il giorno dopo a far si che non venisse licenziato.
Chiesero a Totò e Peppino di rifare la scena,ma quel giorno non se la sono sentiti di rifarla,non erano nelle condizioni di spirito,perchè il comico deve essere assolutamente tranquillo mentre loro erano arrabbiati perchè dovevano ripetere una scena venuta magnificamente.Hanno dovuto aspettare due o tre giorni, e finalmente hanno rifatto la scena,che è diventato poi uno dei pilastri del film"

Filmografia Totò e Teddy Reno

1956 - Totò,Peppino e la...malafemmina
1956 - Totò,Peppino e i fuorilegge

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