Totò news 2003

Mostre,spettacoli,eventi e tutte le manifestazioni dedicate a Totò nel 2003

...E poi dice che uno si butta a sinistra....
a proposito di politica non ci sarebbe qualche coserellina da mangiare?…

DOMENICA 21 DICEMBRE ­ ORE 13 (VERSO L’UNA)
PIZZERIA “DA ANGELO” ­ VIA MOLINARI n. 25 (PORDENONE)

PRANZO NAPOLETANO
con la straordinaria partecipazione di
*Antipasti veraci (bruschette, mozzarelline di bufala, melanzane e pomodori sott’olio, olive)
*Spaghetti con vongole e cozze (in bianco con spruzzatina di rosso)
*Tranci di pizza con salsicce e friarielli
*Dolci della tradizione natalizia
*Acqua (di 1^ qualità)
*Vino (originale al 100%)
*Caffè ­ caffè e limoncello
PRIMA, DURANTE E DOPO IL PASTO, SOCI ED INVITATI DEL TOTO’ FANS CLUB SCASSERANNO ‘0 ….. CON FRIZZI, LAZZI, QUISQUILIE E PINZELLACCHERE VARIE.

Per prenotare, telefona al n. 0434/520945 (ore 9.00/13.00 e 14.30/18.30) entro e non oltre il 17 dicembre.
E IO PAGO….circa 20 euro

CINEMAZERO (PN)
GIOVEDI’ 11 DICEMBRE ­ ORE 18.00
INAUGURAZIONE DELLA “SALA TOTO’”
CON LILIANA DE CURTIS

VENERDI’ 19 DICEMBRE ­ ORE 19.30
PROIEZIONE DEL FILM
INGRESSO LIBERO







Perugia, una strada intitolata a Totò

Presto a Perugia una piazza o una strada potrebbe essere intitolata al grande attore napoletano Antonio De Curtis, in arte Totò. A chiederlo è il consigliere del Comune di Perugia dell'Udc, Carmine Camicia, che invita la Commissione toponomastica a discutere di questa possibilità. Totò, dice, non è stato dimenticato: «Intitolare una piazza o una strada a Totò sicuramente non dispiacerebbe ai nostri concittadini».

articolo tratto da Avvenire del 6 dicembre 2003







Totò la maschera e il volto

22 Rassegna Internazionale Retrospettiva

Pesaro, 3 - 8 dicembre 2003

Questa 22a Rassegna Internazionale Retrospettiva del Pesaro Film Festival, TOTO’. LA MASCHERA E IL VOLTO, propone una selezione ragionata (e basata anche sulla reale reperibilità delle pellicole) dei film interpretati da Totò, dal suo esordio sullo schermo nel 1937 alla scomparsa del grande attore d’origine napoletana, nel 1967, comprese diverse rarità (come il film d’esordio, Fermo con le mani, Sette ore di guai, diretto da Metz e Marchesi, trailers, provini e interviste). Una tavola rotonda, cui parteciperanno esperti, critici e ricercatori, proporrà una rilettura critica dell’opera di Totò. Antonio De Curtis, in arte Totò, è nato a Napoli il 15 febbraio 1898. Ha lavorato a lungo nell’avanspettacolo e nel teatro di rivista prima di approdare al cinema. Ha interpretato più di cento film, dalle farse alle commedie popolari, dalle parodie alle opere d’ispirazione neorealista, dalle rielaborazioni cinematografiche di spettacoli teatrali ai film d’autore (come quelli diretti da Pier Paolo Pasolini), dimostrando uno straordinario, inimitabile talento comico.

articolo di Pierpaolo Loffreda tratto da www.pesarofilmfest.it







Un principe clown...di nome Totò

Da un'idea di Aldo Rapè un atto unico con Aldo Rapè e Francesco Vigliotti.
Il principe Antonio De Curtis incontra, in un sogno, la sua maschera, il clown Totò.
Tra personaggi, frizzi, battute e momenti della vita del grande comico, il cammino di un semplice uomo nella scoperta di se stesso.
Venerdì 28 e sabato 29 novembre 2003 al Piccolo Teatro San Giuseppe in Toritto ( BA ) ore 21,30.
info contatti: eclol@inwind.it"







Totò a colori

Il giorno 28 novembre a Roma presso la sede dell'Agis in Via di Villa Patrizi si terra' la presentazione del film "Totò a colori" restaurato. Nel corso della serata cui partecipano tra l'altro Isa Barzizza, Franca Faldini e Roberto Escobar ci sara' un rinfresco e la presentazione del libro "Totò a colori di Steno.Il film, il personaggio, il mito, a cura di Orio Caldiron". Nel volume e' presente anche il saggio "Il genio della musica" di Antonio Trudu professore di Storia della Musica Moderna e Contemporanea dell'Universita' di Cagliari.







Un principe chiamato Totò

Genova 18 novembre 2003 - 14 dicembre 2003
Palazzo Ducale, Loggia degli Abati
Il percorso espositivo è strutturato in sedici sezioni e contiene: oggetti personali di scena; fotografie originali e riproduzioni; locandine di films; album di foto; documenti; lettere personali; targhe e premi; manoscritti delle canzoni e delle poesie; spartiti musicali originali, interventi critici. In tre sezioni speciali si racconta: Totò visto attraverso il tratto grafico di Federico Fellini; Totò e pier Paolo Pisolini il regista che lo diresse in "Uccellacci e Uccellini"; Totò e il grande amico Aldo Fabrizi. E ancora una sezione dedicata ai momenti "privati del Principe": le immagini di Antonio De Curtis nella sua casa di Viale Parioli a Roma; la sezione dedicata alla beneficenza; una specifica per San Giovanni Decollato. Uno spazio è riservato alle proiezioni con un collage di sequenze dei suoi primi sei film e un inedito assoluto di una cinerivista CINES del 1930, concesso in esclusiva dal centro sperimentale di cinematografia di Roma.
tratto da www.palazzoducale.genova.it
Alla mostra pertecipa anche l'artista Andrea Petrone.







Lunedì la crociera. Annullo filatelico in onore di Totò

Anche un annullo filatelico speciale per la «crociera di Totò» che partirà lunedì da Napoli per Genova. Uno stand speciale, a cura delle Poste Italiane, sarà allestito nella stazione marittima, in occasione della partenza della motonave European Stars, che ospiterà una mostra itinerante sul principe della risata (nella foto). L’annullo figurato avrà la dicitura «Napoli 83 10.11.2003 - Crociera di Totò» e sarà qiundi possibile bollare tutte le corrispondenze in partenza, dalle 11 alle 17. La motonave ospita a bordo il busto di Totò, opera dello scultore Salvatore Scuotto e donato dalla famiglia de Curtis. Il busto in bronzo viene dalla bottega d’arte La Scarabattola dei fratelli Scuotto - Lello, Emanuele, Anna, oltre Salvatore - ed è stato commissionato da Robert Leon, da Montpellier. È toccato a Salvatore Scuotto ricavare una forma dalla commissione di Leon che voleva il ritratto di un Totò lontano dagli stereotipi. Il risultato ha avuto l’approvazione della figlia dell’attore, Liliana, che ha gradito vedere il padre non più appiattito sull’immagine in bombetta e mento deragliato, ma severo e quasi distante. Come ha gradito che un ritratto non formale rappresentasse il padre al teatro Politeama di Genova al quale è destinata una copia della scultura. I busti fusi sono infatti tre. Uno resterà a Napoli, nella bottega ai Tribunali, uno partirà per Genova, il terzo è destinato alla casa francese di Leon. La crociera si concluderà il 16 novembre.

articolo tratto da Il Mattino dell' 8 novembre 2003

foto della conferenza stampa







Italian Comedy -Sud Africa ottobre/dicembre 2003

Italian Comedy, promossa da Cinecittà Holding con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sotto gli auspici dell’Ambasciata Italiana in Sud Africa ed in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, vuole presentare, con 14 film, uno spaccato di quel cinema italiano che con umorismo e sarcasmo ha raccontato l’anima del nostro paese dal dopoguerra ad oggi. Protagonista della rassegna non poteva che essere Alberto Sordi, quell’artista che più di ogni altro ha messo gli italiani di fronte allo specchio, attore straordinario, prolifico autore, sempre dotato di un occhio ironico e critico nei confronti del contesto sociale e storico del nostro paese.[..]
La rassegna italian comedy è realizzata da Adriano Pintaldi, operatore culturale, direttore del “Fantafestival”, presidente di “Roma Film Festival” e dell’Istituzione Rossellini. [..]
Oltre a Sordi - prosegue Pintaldi - ci è sembrato opportuno fare un omaggio al grande Totò, altra icona del nostro cinema, presentando due piccoli gioielli da antologia: Miseria e nobiltà di Mario Mattòli, con una bellissima Sophia Loren ed il gustosissimo Totò diabolicus dell’indimenticabile Steno.[..]

Articolo tratto da www.cinecitta.it







Mio padre Totò, un prete mancato che amava le donne

Totò e le donne, un titolo di un film e un rebus: chi le ha create è stato un grand'uomo, non voglio saper chi è stato, forse 'u Padreterno, scriveva l'attore. Ecco che un nuovo libro entra nell'universo segreto, tutto da scoprire, degli incontri ravvicinati del principe de Curtis col genere femminile, iniziando dal più classico e controverso dei rapporti, quello con la madre (invece che Napoli sembra la Stoccolma di Bergman), per continuare con le due adorate compagne della sua vita, Diana Rogliani e Franca Faldini, una donna che per lui si suicidò, l'amata figlia Liliana e i tre nipoti. Dice la primogenita che le donne furono le fondamenta del suo universo, il senso di molte sue interpretazioni, «adorate, divinizzate, tiranneggiate, tradite, raggelate con una battuta». Lunghi e brevi incontri, ma anche rimorsi, rancori, dolori a cominciare dal rapporto con mammà. In fondo al cuore giacciono per sempre due amori veri, forti, duraturi; e una tragedia, quella di un'amante che si uccise perché non resistette all'abbandono del principe, la bellissima Castagnola, la prima Liliana della sua vita, ma nella famiglia de Curtis i nomi si rincorrono nel tempo. E forse da vecchio, nella sua poltrona ormai cieco, Totò proprio alle sue donne ripensava, facendo i bilanci sentimentali di un uomo che aveva molto dato e ottenuto. Di tutto un po', c'è anche un capitolo di scappatelle dietro le quinte, in un’epoca però non tanto permissiva, in cui le signorine Pampanini Silvana e Barzizza Isa erano accompagnate sul set tutti i giorni da padri severi e accigliati, mentre con la Magnani fu solo un rapporto conflittuale di primedonne, una lotta continua, ma con Franca Gandolfi, poi sposa di Modugno, fu come un padre generoso e con l'adorata Milly fu costretto a tirarsi indietro davanti a Umberto di Savoia che stazionava nel suo camerino. Il nocciolo della questione di Totò femmene e malafemmine scritto dalla figlia Liliana con l'indispensabile apporto di Matilde Amorosi (Rizzoli, pagg. 232, euro 12,50), che contiene anche un racconto inedito dell'artista, sta in Anna Clemente. Detta Nannina, una delle bellezze del rione Sanità, era la madre di Antonio, figlio naturale nato il 15 aprile 1898 (potenza del caso: morì il 14 aprile del 1967) del marchese «sfasulato», Giovanni de Curtis, che solo in un secondo tempo sposò la donna. Il primo tempo del film fu infelice: il bimbo che, come nell'inizio della Recherche proustiana (tutto il mondo delle mamme è paese), osserva la madre incipriarsi e profumarsi per uscire col presunto padre. Totò, innamorato di lei come vuole Edipo, resta con la nonna, ma quando resta solo, il transfert è così forte che il piccino, già con le membra snodate, il collo lungo e le gambe magre, si metteva gli abiti materni, primo passo dell'esibizionismo del futuro attore, che la madre avrebbe voluto prete, «perché gli artisti sono dei morti di fame». «A me piace o' teatro» ribatteva il ragazzo, e pregava la Vergine di metterci una buona parola. Seguono alterchi, urla, scarpe lanciate di tacco, una forchetta nello zigomo. Eppure Totò amava e odiava moltissimo quella bella madre, di cui apprezzava le forme dietro la vestaglia leggera. Ma lei non lo capiva e ne apprezzava solo l'innato galateo: «Si vede» diceva «che tiene il sangue blu nelle vene». Ma aggiungeva: «Meglio se te fai prete». Negato come chierichetto (alla prima Messa disse: ora pro nobis, linoleum, linoleum..., già uno sketch), Totò insisteva che gli piaceva 'o teatro. Quando andò soldato, la madre gli fece l'affronto di vendergli l'unico vestito buono: furibondo, comprò al mercato un tight di seconda mano, definendosi anch'egli un figlio di seconda mano. E fu così merito suo se il marchese, nel '24, convolò a giuste anche se tardive nozze riparatrici, inaugurando un ménage in cui la signora Nannina era la marescialla di casa, come l'Ave Ninchi dei film. Buona parte di questo prologo di una vita difficile divenne materia del suo cinema, lo sport di casa era chiedersi perdono reciprocamente. Totò ormai era un attore che stava a Roma e la madre passava la giornata con lui cucinando ragù e sfamando una tribù di gatti randagi. Totò diceva che la madre aveva fatto di tutto per rovinargli l'esistenza, e ci era riuscita. Ma gli resta nel fondo il senso di un'occasione perduta, il rimpianto di un affetto vagheggiato e perduto, in un mondo in cui manca la figura maschile. E nella novella che Totò scrisse sull'argomento, egli sdoppia freudianamente la sua personalità, un classico, dando alla madre una patente di nobiltà e immaginando che sul letto di morte della poveretta egli incontri un prete che l'avrebbe spronato a continuare a far ridere, perché questo era anche il suo sogno: perché ridere fa bene, c'è bisogno. Ed è democratico. «Livella», dice il futuro principe comico, ci rende tutti uguali.
Il libro «Totò femmene e malafemmine», di Liliana de Curtis con Matilde Amorosi, esce oggi da Rizzoli (pagine 232, euro 12,50)

articolo di Maurizio Porro tratto da Il Corriere della Sera del 29 ottobre 2003







Le uscite di novembre in Dvd della RHV

La Ripley’s Home video è lieta di annunciare le uscite in DVD del mese di novembre.
Totò e i re di Roma (VHS E DVD) - Di Steno e Monicelli (Italia, 1951)
Con Totò, Alberto Sordi, Giovanna Pala.
Ercole Pappalardo (Totò), impiegato del ministero sogna la promozione, ma una sera a teatro starnutisce sul capo del suo direttore dando inizio ai propri guai. Per conservare il proprio posto di lavoro deve fare un esame ,ma viene bocciato. Decide di morire per dare così in sogno alla propria moglie dei numeri vincenti, ma dall'aldilà questo non e' permesso

Extra:
Selezione scene
Presentazione
Commento di Tatti Sanguineti e Mario Monicelli
Intervista a Mario Monicelli
Curiosità
Filmografia
Audio originale mono
Audio rielaborato 5.1







Le canzoni di Totò a Chieti

Dopo la tappa del 3 ottobre a San Vito Chietino prosegue la rassegna itinerante della canzone classica napoletana dedicata a Totò. La Provincia di Chieti e l' associazione Grandi eventi presentano infatti domani a Frisa, in piazza dalle 21.30, "Totò, Napoli e le sue canzoni...". La manifestazione sarà replicata domenica a Liscia (palestra comunale), il 25 ottobre a Borrello (hotel Cascate del Verde), il 26 a Casalbordino (auditorium Comunale), l'11 novembre a Chieti (Auditorium Supercinema) e infine l'11 novembre al rinnovato teatro Garden di Guardiagrele.

articolo tratto da Il Messaggero del 17 ottobre 2003







I film di Totò a Montpellier

A Montpellier (Francia) in occasione del 25° Festival Internazionale del Cinema Mediterraneo retrospettiva dedicata al cinema italiano con "Totò le Napolitain".
Dal 24 ottobre al 1° novembre sono 9 le pellicole in rassegna:

La legge è legge
Totò cerca casa
Guardie e ladri
Dov'è la libertà
L'oro di Napoli
Il medico dei pazzi
Totò,Peppino e la malafemmina
I soliti ignoti
Uccellacci e uccellini
Verra' inoltre proiettato il film di montaggio "Totò, une anthologie" di Jean-Luois Comolli.

Luoghi e date delle proiezioni sul sito www.cinemed.tm.fr

Alcune foto della manifestazione inviateci da Lluis Lopez Martinez







Venturini alla Galleria Umberto:
Vi canterò L'oro di Napoli

È come un bignami della canzone napoletana dal Duecento a oggi, tutta la tradizione canora in due ore di show intitolato «L’oro di Napoli». Il protagonista è Bruno Venturini, il tenore dalla venticinquennale carriera che si è costruito una solida fama negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. Indisponibile il cortile del Maschio Angioino per il concomitante consiglio comunale, il recital andrà in scena nella Galleria Umberto martedì prossimo alle 20,30 con ingresso gratuito. Accanto a Venturini saranno i «Solisti campani», diretti dal maestro Ferrigno e il gruppo storico del San Carlino rappresentato da Carmine Coppola. A presentare la serata sarà Gabriella Squillante. «È come un musical» spiega il tenore, «percorreremo quasi tutta la storia della canzone napoletana, dai classici della tradizione alle serenate, passando per le tarantelle e il cafè chantant. Ma ci saranno anche omaggi a Totò, Nino Taranto, Raffaele Viviani e a due grandi maestri come Sergio Bruni e Roberto Murolo». Per ricordare il principe De Curtis Venturini canterà «Malafemmena», testo simbolo di Totò, mentre Carmine Coppola, nipote dello storico pazzariello napoletano che fece da maestro a Totò per interpretare quel ruolo nel film «L’oro di Napoli», reciterà «’A livella». «Lusingame» sarà l’omaggio a Nino Taranto mentre di Viviani sarà cantata «Bammenella». «Molti non sanno che io ho studiato a casa Bruni» continua Venturini, «Sergio è stato uno dei miei maestri oltre che testimone di nozze. Quando mi chiese di incidere ”Carmela” mi emozionai, martedì la canterò per il pubblico napoletano in suo onore». Ma Venturini guarda avanti, dopo questo concerto ora sogna il San Carlo: «Ho cantato all’Opera di Vienna, al Bolschoi di Mosca e ora mi auguro di poter portare al San Carlo il mio ”Omaggio a Caruso”», conclude: «Sarebbe il coronamento di una carriera e soprattutto mi darebbe la possibilità di cancellare i famosi fischi che Caruso subì all’inizio del 1900 proprio nel Massimo teatro napoletano».

articolo di Stefano Prestisimone tratto da Il Mattino del 4 ottobre 2003







Totò in una performance fra musica e poesia

Dopo i restauri, il Forte Belvedere a Firenze è tornato a vivere grazie alla mostra Belvedere dell'Arte/Orizzonti e alla ricca programmazione prevista al suo interno, con le rassegne di cinema, musica e poesia, che insieme all'esposizione hanno richiamato ad oggi circa 80.000 persone. Nel mese di ottobre oltre alla mostra, aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00, continuano gli appuntamenti con lo spettacolo. Domenica prossima, 5 ottobre, e domenica 12 ottobre, a conclusione della rassegna Musica e Poesia curata da Musica Trend, il pomeriggio dalle 17.30, Totò sarà il protagonista delle performance-incontri di musica e poesia realizzati dal tenore Gennaro Sica, il pianista Marco Vavolo e il violinista Francesco Vavolo. Non a caso è stato scelto di dedicare due domeniche al grande comico napoletano. Prima di tutto, l'idea di affiancare ad una mostra di arte contemporanea, materia spesso ostica ai più, un attore popolarissimo come Totò non può che aiutare ad avvicinare il mondo elitario dell'arte al grande pubblico, tanto che lo stesso curatore di Belvedere dell'Arte, Achille Bonito Oliva, adopera un collage di film di Totò per spiegare "anche ai bambini " l'arte contemporanea; inoltre si crea una vera e propria occasione per esaltare la versatilità dell'attore mettendo in rilievo anche quegli aspetti dell'attore, come la composizione di canzoni e poesie, sicuramente meno noti. Le canzoni e le poesie sono infatti l'altra faccia di Totò. Meno attore e più uomo, ma sempre Totò. Durante il pomeriggio affiancheranno la musica dal vivo e la lettura di poesia alcune proiezioni di filmati tratti dagli straordinari film di Totò. All'incontro di domenica 12 ottobre sarà presente anche il curatore del progetto di Belvedere dell'Arte, Achille Bonito Oliva.

articolo tratto da La Nazione del 4 ottobre 2003







Ogni lunedì il meglio di Totò
15 capolavori indimenticabili, in edicola con il Corriere della sera

Totò, Peppino e...la malafemmina - 6 ottobre 2003
Guardie e ladri - 13 ottobre 2003
Siamo uomini o caporali? - 20 ottobre 2003
Totò le Mokò - 27 ottobre 2003
Signori si nasce - 3 novembre 2003
Totò sceicco - 10 novembre 2003
La banda degli onesti - 17 novembre 2003
Totòtruffa '62 - 24 novembre 2003
I tartassati - 1 dicembre 2003
Un turco napoletano - 8 dicembre 2003
L'imperatore di Capri - 15 dicembre 2003
San Giovanni decollato - 22 dicembre 2003
Miseria e nobiltà - 29 dicembre 2003
Totò e le donne - 5 gennaio 2004
Totò cerca casa - 12 gennaio 2004







Un Principe chiamato Totò

Inaugurazione 1 ottobre - ore 17.00 - Museo Arte Classica - p.le A.Moro 5 - Roma
1-17 ottobre tutti i giorni dalle 10.00 - 17.00

Una cappelliera "vagone letto", oggetti da camerino, un armadio teatrale, bombetta e allarga guanti, frac indossati nei film, smoking delle occasioni ufficiali, onorificenze, la foto dei genitori e album privati, lettere d'amore, manoscritti originali di poesie e canzoni come "Malafemmena". Tante foto di scena e di famiglia, locandine degli spettacoli più importanti. E poi una rassegna di alcuni dei suoi più divertenti film che saranno proiettati dall'1 al 16 ottobre prossimi (vedi programma). I visitatori potranno respirare l'aria del futurismo, del varietà della rivista e dell'avanspettacolo nella suggestiva cornice del Museo d'Arte Classica de "La Sapienza" dove è previsto anche l'anteprima assoluta di una cineintervista del 1930, con un giovanissimo Totò protagonista. Il progetto è stato organizzato e sponsorizzato dal Centro Teatro Ateno de "La Sapienza" in collaborazione con l'Associazione Culturale "Teatro del Tradimento" di Roma.

MOSTRA: "Un Principe chiamato Totò" Museo dell'Arte Classica - 1/17 Ottobre 2003 mostra monografica a cura di Diana de Curtis e Gianna Licchetta durante la quale si svolgerà una rassegna di film dedicata a Totò.

Film proiettati:
1 e 16 ottobre: "Guardie e ladri" Totò e Aldo Fabrizi
2 e 10 ottobre: "Totò e i Re di Roma" Totò e Alberto Sordi
3 ottobre: "Risate di gioia" Totò e Anna Magnani
6 ottobre: "Totò truffa" Totò e Nino Taranto
7 ottobre: "Uccellacci e uccellini" Totò e Pierpaolo Pasolini
8 e 14 ottobre: "La banda degli onesti" Totò e Peppino De Filippo
9 e 15 ottobre: "Arrangiatevi" Totò e Peppino De Filippo
13 ottobre: "Totò, Peppino e la dolce vita" Totò e Federico Fellini
orari delle proiezioni: 10.30,12.30, 14.30

Durante il ciclo di proiezioni sono previsti una serie di incontri con:
Mario Monicelli
Age e Scarpelli
Giacomo Furia e Anna Campori
Aldo Giuffrè e Gisella Sofio
Aroldo Tieri e Arnoldo Foa'
Carlo Croccolo e Silvana Pampanini
Carlo e Enrico Vanzina (Steno)
Liliana De Curtis
Luigi De Filippo







Le uscite di ottobre in Dvd della RHV

La Ripley’s Home video è lieta di annunciare le uscite in DVD del mese di ottobre.
7 ORE DI GUAI di Marcello Marchesi e Vittorio Metz (1951)
Con Totò, Clelia Matania, Isa Barzizza, Carlo Campanini

Antonio De Pasquale (Totò) è un sarto distratto: dimentica regolarmente di pagare i creditori e confeziona vestiti di taglie molto strette (conservando per sé la stoffa avanzata). Ma la sua balia è anche peggio: andata al parco con il neonato dei De Pasquale, lo affida per un momento a un amico e finisce per smarrirlo. Antonio comincia a battere Roma e dintorni alla disperata ricerca del bambino, tenendo la madre all’oscuro e sperando di arrivare in tempo per il battesimo: saranno sette ore di autentici guai.
Extra
Trailer
Selezione scene
Audio rielaborato 5.1
Sottotitoli italiani per non udenti
Intervista a Isa Barzizza
Curiosità
Filmografia Metz e Marchesi







L'annuncio all'inaugurazione della mostra di Andrea Petrone
Liliana de Curtis: presto il museo di Totò

Sarà inaugurato il prossimo 15 febbraio a Napoli, nel Palazzo Spagnolo al rione Sanità, il museo di Totò. L’annuncio, ieri sera, da parte di Liliana De Curtis, durante l’inaugurazione della mostra di Andrea Petrone («Lo abbiamo ormai affiliato al gruppo De Curtis») dedicata al grande attore comico. All’interno del museo di Totò saranno allestiti anche laboratori per la formazione dei ragazzi, soprattutto i più bisognosi. Vi sarà anche un teatro da 70 posti. Liliana De Curtis ha annunciato una serie importante di gemellaggi tra Napoli e alcuni importanti teatri, in particolare il Politeama di Genova. Il via a questo circuito artistico sarà dato dalla ”Crociera-festival” che, attraversando il Mediterraneo, porterà in giro tutto quello che di Totò fino ad oggi non si è saputo: reperti, spezzoni di film, quadri e scritti. «I suoi film- ha denunciato Liliana - hanno incassato più soldi in assoluto in Italia, spesi poi dai produttori per opere che non hanno lasciato tracce». Sulla nave della ”Crociera-festival” vi saranno anche le opere di Petrone, giudicate dalla figlia di Totò come le più genuine e aderenti alla personalità del padre. La mostra dell’artista napoletano, ma che ha vissuto per anni anche nel Sannio, dopo la presenza in alcune città italiane e all’estero, è allestita nel Centro di arte e cultura di via Orbilio Pupillo. All’inaugurazione presenti anche il direttore aristico di Città Spettacolo Cappuccio, e l’assessore alla cultura Orlando. Gli stessi hanno anche inaugurato altre mostre in cartellone: quelle delle opere di Nicola Ciletti al Museo del Sannio, di Marika Franco alla Biblioteca, e di Giuseppe Leone nel Chiostro di Santa Sofia.

articolo tratto da Il Mattino del 7/09/2003







Liliana de Curtis racconta Totò

Liliana de Curtis sarà la madrina della mostra «Totò: Pinocchio chio’ chio» che si inaugura questo pomeriggio (ore 18.30) al Centro Arte e cultura di Benevento, in via Orbilio Pupillo. Al centro dell'incontro con la figlia dell'indimenticabile comico l'arte di Totò, la sua vita professionale e privata e l'impegno che Andrea Petrone ha dimostrare nell'allestire la mostra sul principe della risata.

articolo tratto da Il Mattino del 6/09/2003







Le uscite di settembre in Dvd della RHV

FERMO CON LE MANI di Gero Zambuto (1937)

Con Totò, Miranda Bonansea, Cesare Polacco
Vagamente ispirato a Chaplin, l’esordio cinematografico di Totò nei panni di un vagabondo travolto da varie disavventure prima di scoprirsi unico erede di una ricca famiglia.
Selezione scene
Trailer
Rivista Cines n. 4: la prima apparizione cinematografica di Totò
Curiosita’
Filmografie
Audio rielaborato 5.1

TOTÒ TARZAN di Mario Mattoli (1950)

Con Totò, Sofia Scicolone
Tre avventurieri catturano e portano in Europa,con l'intento di impossessarsi dell'eredità,la "scimmia bianca" Totò,nobile abbandonato da piccolo nella giungla. Parodia della serie dei Tarzan americani con un Totò che indossa la bombetta anche quando e' vestito della sola pelle di leopardo . Nel film compare anche Sofia Scicolone destinata ad entrare nella storia cinematografica mondiale col nome di Sophia Loren.
Selezione scene
Trailer
Trailer francese
Versione francese
I ricordi di Carlo Croccolo
Curiosita’
Filmografie







Museo Totò:Sos per l'ascensore

«A fine settembre consegneremo l’allestimento. Ma manca ancora l’ascensore, e senza ascensore il museo non si può aprire». È battagliera, ma un po’ amareggiata Liliana de Curtis, la figlia del grande Totò. Sabato la signora sarà a Napoli a Palazzo Doria d’Angri per presentare la nuova edizione di «Totò mio padre», amorosa biografia familiare recentemente arricchita di aneddoti e documenti. Nell’occasione, concerto dei Totò Jazz, ovvero Giuseppe Bassi, Ettore Carucci, Guido Di Leone e Enzo Lanzo che presentano per la prima volta a Napoli «La banda degli onesti», un cd di tredici canzoni legate in un modo o nell’altro a Totò: scritte da lui, tratte dai suoi film, canzoni che l’artista predilegeva, «Malafemmena» compresa, naturalmente. «Abbiamo lavorato su una quarantina di brani e pensiamo già di realizzare un secondo cd», ha annunciato Bassi presentando l’iniziativa nel suggestivo salone degli specchi del palazzo di piazza VII Settembre trasformato in elegante resort dalla famiglia Auriemma che ha affidato a Enzo Amato e Alberto Vitolo la direzione artistica degli eventi che vi si svolgono. Come questa Totò soirée a ritmo di jazz: «A Totò sarebbe piaciuto. Lui era molto moderno, specialmente dal punto di vista artistico inseguiva le novità e questo mi pare un modo carino di mettere in evidenza la sua arte», nota Liliana de Curtis che a novembre terrà a battesimo la retrospettiva dedicata a Totò al festival di Montpellier prima di portare in crociera da Napoli nel Mediterraneo, sulla European Vision, cimeli e ricordi che troveranno anche posto per un mese nel Palazzo Ducale di Genova. Il cruccio di Liliana resta però il museo. Da anni segue con ostinazione i lavori a Palazzo dello Spagnuolo ai Vergini, due piani di propietà della Regione ristrutturati dal Comune con i fondi del progetto Urban. Dopo anni di problemi manca ancora l’ascensore. «Speriamo proprio che qualcuno intervenga una volta per tutte», dice la signora, «noi abbiamo fatto la nostra parte. Con un po’ di buona volontà basterebbe un mesetto per mettere su l’ascensore, sono passati anni». Da anni, infatti, una volta varato il progetto di destinare due piani del palazzo al museo Totò, si pose il problema di rendere facilmente accessibile la struttura ad anziani e disabili, come prescrive la legge. Così, è stato acquistato un piccolo vano a piano terra dove sistemare l’ascensore con tanto di reception e guardaroba. Ma di lavori neppure l’ombra. Invece nei piani superiori, ovvero nel museo vero e proprio, la ditta Agorà di Giuliano Serra sta completando l’allestimento, vetrine, pannelli, illuminazione e anche il piccolo teatro da settanta posti con tanto di camerini per gli artisti, piccolo cuore dello spazio dedicato al principe della risata. «Sono certa - nota la de Curtis - che a papà la parola museo sarebbe sembrata troppo ridondante. Per questo la finalità della nostra iniziativa non cambia: vogliamo fare di questo spazio un punto di riferimento aperto ai giovani della città e del quartiere con quel senso “umanitario” che ha informato tutta la sua attività. Lui è un simbolo pulito, un nume tutelare cui la gente guarda con affetto, non si può ignorare il valore della sua personalità».

articolo di Donatella Longobardi tratto da Il Mattino del 26/06/2003







Salviamo la pellicola di Miseria e Nobiltà

Salviamo «Miseria e Nobiltà». L'appello arriva da Angelo Libertini, presidente della Cineteca Nazionale, ospite della quinta edizione del Napoli Film festival che si apre stasera a Castel Sant’Elmo. Libertini, che ha collaborato con la rassegna fornendo i film per le retrospettive in cartellone, denuncia il disfacimento della copia originale del celebre film di Mattòli tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta e interpretato da Totò, Sofia Loren, Carlo Croccolo, Dolores Palumbo, Enzo Turco e Valeria Moriconi: «Purtroppo la pellicola del 1954, uno dei primi film italiani a colori, si sta decolorando irrimediabilmente. Per giunta, per proteggerlo, in anni successivi gli fecero la laccatura che si è rivelata una operazione controproducente. Oggi, per salvare il film bisogna innanzitutto rimuovere la lacca dal negativo, che a suo tempo inglobò graffi e altre imperfezioni, e poi scomporre i colori originali agendo su ogni singolo colore. Il proprietario della pellicola mi ha detto che il film ha ancora pochi mesi di vita. Il costo dell’operazione? Almeno 150 mila euro... Se scomparisse, be’ resterebbero le videocassette, ma sarebbe una ben magra soddisfazione».[....]

articolo di Stefano Prestisimone tratto da Il Mattino del 15/06/2003







Musicisti cercansi per Totò

Cercansi artisti per musicare poesie di Totò inedite». Rai Trade, la società che commercializza e promuove i suoi prodotti sui mercati mondiali, ha chiuso «un accordo con la società Super Spectre per lanciare - spiega il presidente Roberto Russo - nuovi talenti e per l'edizione di brani musicali unici che accompagnino testi inediti, come ad esempio alcune poesie di Totò , che fanno già parte dell'accordo concluso.

art. tratto da Il Mattino del 14 giugno 2003







Clooney: ho copiato Totò anche negli sguardi
Arriva il remake de «I soliti ignoti», il divo interpreta il ruolo di maestro di scassinatori

DAL NOSTRO INVIATO LOS ANGELES - «Totò? A mio parere era un vero poeta popolare, un fantasista espertissimo nell’arte di arrangiarsi e di arrangiare ogni gesto ed espressione». George Clooney rifà Totò: maestro di scassinatori come lo fu il principe della risata ne I soliti ignoti . Il divo è produttore e interprete di Welcome to Collinwood , da venerdì sui nostri schermi, remake del film di Monicelli. «Certo, ho visto diverse pellicole del grande comico per riproporre e reinventare il suo personaggio. In particolare "Guardie e ladri". Non si contano i film americani che sono stati duplicati da questo gioiello di tempi comici e di umorismo» Non si preoccupa affatto di non essere stato un vincitore al box office con i suoi ultimi film da attore ( Solaris ) e regista (Confessioni di una mente pericolosa) . Considera Welcome to Collinwood «il primo fiore all’occhiello da produttore perché esprime, appunto, tutta l’amicizia e l’avventura della vita espressa così bene da Totò». Lei sembra essersi innamorato dell’Italia: ha una casa nel nostro Paese, viene spesso in vacanza e, ora, questo suo «doppio» di Totò. «Mi piace davvero molto la vostra commedia degli anni passati. Mel Brooks è stato un "maestro" impareggiabile nel darmi certe indicazioni e, ormai, possiedo una discreta cineteca di vostre opere. Se Al Pacino non avesse già interpretato il rifacimento di Profumo di donna di Dino Risi, ci farei un pensierino. Trascorro molte serate a vedere sul video i film di Mastroianni». E di Totò che cosa le piace? «Secondo me a Totò devono qualcosa tutti, da Jerry Lewis a Jim Carrey ad Adam Sandler. I suoi film potrebbero essere anche muti: riesce sempre a trasmettere il senso della storia. Queste qualità sono molto chiare per gli stranieri, sia nei suoi film comici più noti che in quelli di Pasolini». Lei, però, non è un comico.. . «Non sono un comico, ma adoro il genere della commedia. Totò, poi, non era certo solo un comico, proprio come Buster Keaton. Grazie ai vostri sceneggiatori e alla sua mimica, dai suoi film traspare un personaggio a tutto tondo: astuto, ingenuo e anche vessato dalle circostanze della vita. Per questo continuerà a essere imitato, senza speranza di eguagliarlo. C’è sempre suspense nella sua recitazione: si aspetta una sua nuova battuta, una strizzatina d’occhi, ma resta imprevedibile il suo modo di sviluppare una storia. Secondo me, anche Woody Allen ha visto e rivisto Totò, oltre a Bergman». Come è nato questo vostro film? «Da tempo con Steven Soderbergh, che ha prodotto il film con me, pensavamo a un rifacimento ambientato a Cleveland de I soliti ignoti perché volevamo riproporre in America una storia di ladri poveri e sradicati. Nostro obiettivo era di ridare vita e sapori a un vero quartiere di etnie diverse, con un tocco di neorealismo italiano. Il film rispecchia un’America profonda e vera, e ritrova, in questa operazione, il gusto di un umorismo amaro, ma ottimista malgrado tutto che, a mio parere, è forte nella storia di Monicelli». Qual è la scena del film che più le ha fatto ricordare Totò? «Quella in cui il mio personaggio Jerzy, paralitico, ex maestro di scasso, dà lezione ai poveracci come lui che sognano il grande colpo. Quando uno dei ladri dice a proposito di un amico assente: "Quel disgraziato è un vero paralitico!", io, che sto sulla carrozzella, lo gelo con una occhiata degna di Totò, mi sia concesso». Differenze? «Certo, Totò nel film non era paralitico e non aveva tatuaggi anche sul collo come il mio Jerzy. Ma la mia battuta "Dovete usare il metodo della sega a tazza", con me che armeggio con un cacciavite in barba a ogni congegno elettronico, sembra davvero uscita da un suo film, come quella in cui io ho a che fare con una banda di ragazzini agitati e li definisco "moscerini". D’altro canto, avevo ricordato certi toni picareschi di Totò anche in certe scene di Fratello, dove sei? ». E’ vero che ci saranno toni comico-brillanti anche nel film dei Coen, Intolerable Cruelty , da lei interpretato? «Anche questo, a mio parere, è un film che sembra aver ereditato le vostre lezioni migliori. D’altro canto, i Coen spesso hanno dichiarato di amare la vostra commedia».

articolo di Giovanni Grassi da Il Corriere della Sera del 2/6/2003







Prossime uscite in Dvd della R H V
giugno 2003

Continua la nostra incursione nella commedia all’italiana, con le audaci vicende dei cugini Posalaquaglia (Totò e Peppino De Filippo) protagonisti de La cambiale : con un cast stellare, Mastrocinque racconta un complesso gioco d’incastri, una satira affettuosa di vizi e malcostumi di un’Italia all’alba del boom economico. Indimenticabili alcuni straordinari duetti di Totò e Peppino, fra i migliori del loro sodalizio. Gli extra includono la ricostruzione di una scena inedita e alcuni retroscena di lavorazione raccontati dal direttore della fotografia. Il film subì una travagliata vicenda in censura (siamo nel 1959 e si battaglia soprattutto sul nudo femminile) e vennero richieste modifiche del dialogo e il taglio di due scene, quella in cui Silva Koscina mostra la giarrettiere e l’altra che la vede con le spalle e schiena nude (entrambe le scene sono presenti nella copia che editiamo).

Ultimo film di Totò prima della pausa estiva: Yvonne La Nuit (1949): le vicende di una bellissima soubrette di caffè-concerto (Olga Villi), innamorata di un tenente (Frank Latimore) e adorata del fedele Nino (Totò). Film elegante e romantico, punteggiato dalle apparizioni di grandi attori, Yvonne La Nuit contiene la prima interpretazione "drammatica" di Totò, burattino snodabile e umanissimo comico col cuore a pezzi. Presentato anche nella versione inglese, il film è completato da un ricordo a più voci di Peppino Amato, il produttore di Umberto D. e Don Camillo, qui in una delle sue rare prove da regista.

Completano le edizioni la riproduzione delle locandine originali e curiosissimi trailer d’epoca, veri e propri cortometraggi tutti da scoprire e guardare attentamente perché venivano spesso realizzati con scene non editate nel film.

Ripley's Home Video







"Totò Jazz" de La Banda degli Onesti

  

Chi non conosce Totò? Anche i più piccoli hanno sentito e visto questo personaggio. D'accordo, ma quale affinità allora tra Totò e il jazz? Certo, lui non ci avrà mai pensato ma forse oggi gli piacerebbe ascoltare la sua musica su un disco o in un concerto di jazz. Oltretutto, lamentava simpaticamente che la sua musica veniva diffusa solo "alle quattro dopo mezzanotte, per i camionisti e per quelli che soffrono di insonnia".
Eppure proprio nella musica composta da Totò si può ben capire chi fosse Antonio De Curtis.
La banda degli onesti è un quartetto composto da musicisti rappresentativi del territorio nazionale, ognuno impegnato in propri progetti musicali.
L'amore per Totò impone una precisa scelta stilistica che ridisegna la musica riproponendola nello stile west coast del quartetto con la chitarra ed il pianoforte. L'omaggio alla musica e allo stile di Wes Montgomery è palese, ma la freschezza e la profondità delle composizioni di Totò conferiscono al progetto una dimensione nuova.
Trattasi di una vera e propria operazione culturale mirata a condividere l'amore per Totò ed a divulgarne la sua musica.
www.labandadeglionesti.com

I musicisti de La Banda degli Onesti sono:
Giuseppe Bassi - contrabbasso
Ettore Carucci - pianoforte
Guido Di Leone - chitarra
Vincenzo Lanzo - batteria
In italia, per la imminente uscita del disco TOTO' JAZZ , è in programma una serie di concerti per la presentazione del disco in cui vi sarà la presenza straordinaria della principessa Liliana De Curtis che presenterà per ogni occasione il suo ultimo libro :"Totò mio padre". Il primo di questi concerti è previsto per il giorno 21 maggio a Castellana (BA). Il quartetto suonerà poi a Palermo a Napoli e a Genova.







Liliana de Curtis presenta "Totò mio padre"

Venerì 9 maggio alle ore 18 in un incontro organizzato dalla Mediateca Pordenone e dal Totò Fans Club, Liliana de Curtis ha presentato all'ex Convento di San Francesco il suo ultimo libro "Totò mio padre". Era presente alla manifestazione il nostro "inviato" Vittorio Polsinelli che ci ha inviato alcune fotografie e un resoconto della serata.







La rivincita di Totò finalmente il museo

Finalmente c'è una data per il Museo Totò. "Scaramantica, martedì 13, chissà se a lui sarebbe piaciuta", dice l'architetto Mollura del Comune che ha seguito in questi anni i lavori su mandato dell'assessorato alla Cultura. Quel giorno saranno consegnate le chiavi alla sociatà Agorà, che per conto dell'associazione de Curtis, la famiglia dell'attore, la figlia Liliana, la nipote Diana e gli altri, dovrà allestire la raccolta di cimeli dedicata a Totò nel settecentesco Palazzo dello Spagnuolo del Sanfelice in Via Vergine 19. Superati dunque tutti gli impedimenti, nello storico edificio che doveva diventare sede del museo già nel '98, per il centenario del principe della risata. Irrisolta la questione dell'ascensore per i portatori di handicap, per ora sospesa perchè impedita da una vinella, una costruzione che non ne consente l'istallazione. "Noi siamo pronti da tempo -dice Liliana de Curtis- non siamo venuti meno alle nostre promesse ai napoletani. Speriamo che il problema delle barriere architettoniche non sia insuperabile". Dopo l'allestimento, l'assessorato concorderà le modalità di gestione con l'associazione de Curtis e sarà fissata la data di apertura. La raccolta sarà arricchita da un busto di Totò realizzato dai fratelli Raffaele, Salvatore ed Emanuele Scuotto della bottega artigiana La Scarabattola , presepari di Vip come Dolce & Gabbana e del re Juan Carlos di Borbone. E' una delle quattro copie commissionate dal "napoletano d'elezione" Robert Leon, un farmacista francese innamorato della città che si è già fatto copiare in miniatura il del Sanmartino. Leon ha deciso di fare un omaggio alla città, offrendo al museo dei Vergini il suo contributo in memoria dell'attore. Un altro esemplare del busto di Totò (ognuno è costato 10mila euro) non resterà fermo a Napoli, compirà un viaggio a Genova a bordo di una nave della Festival Crociere promosso dall'armatore Giorgio Poulidies con la figlia dell'attore nel mese di novembre. Dal porto di Napoli raggiungerà il Teatro Politeama Genovese, dove l'attore lavorò a lungo, e dove sarà istallato definitivamente: l'inaugurazione costituirà la manifestazione di apertura di una mostra dedicata a Totò e al suo legame con Genova, che durerà dal 17 novembre al 18 dicembre 2003 a Palazzo Ducale. Il busto è a grandezza naturale, con base di marmo, ed è in bronzo fuso dalla Fonderia Chiurazzi.

articolo di Stella Cervasio- La Repubblica-Napoli 8 maggio 2003







I film del cinema napoletano al Trianon

Trianon, non solo canzone napoletana. Il rinato teatro del centro antico di Napoli rilancia annunciando un'attività di proiezioni cinematografiche, tutti i giorni dell'anno, dal prossimo 24 aprile, «una programmazione, non una rassegna o un ciclo di film», come sottolineano Gustavo Cuccurullo, amministratore delegato del Trianon e il consulente artistico Mario Franco. L'iniziativa, intitolata "I film del cinema napoletano", si svolge in collaborazione con la cattedra di Storia del cinema dell'università Federico II. Originale la proposta non solo dal punto di vista artistico: le proiezioni si terranno dal lunedì al venerdì alle ore 13,30; il sabato alle ore 16; la domenica e i festivi alle ore 11; orari che possono portare a far precedere la visione del film da un'occasione conviviale.
Due i film che vedono Totò tra gli interpreti:
Napoli milionaria dal 28 aprile a domenica 4 maggio
L'oro di Napoli da lunedì 26 maggio a domenica 1° giugno.
Il prezzo del biglietto è di 3 euro. Il teatro è climatizzato. Info: 081 2258285

Teatro Trianon







Prossime uscite in Dvd della R H V

La Ripley’s Home Video è lieta di annunciare le sue prossime uscite (15 maggio 2003)
Continua la nostra incursione nel cinema popolare italiano con due film interpretati da Totò: Totò sceicco di Mario Mattoli: per la prima volta in dvd un classico del comico, una parodia scanzonata del cinema hollywoodiano, una folle pellicola zeppa di scene da antologia e impreziosito da una galleria fotografica e da una intervista a Mitty Mattoli, moglie del regista.
Dai deserti arabici ai night parigini con Totò a Parigi di Camillo Mastrocinque. Povero in guanti bianchi, il vagabondo Totò vive su un albero con vista panoramica. Un giorno, come per magia, una misteriosa zingara (Lauretta Masiero) lo mette sulla strada per Parigi. Il dvd contiene fra l’altro una preziosa galleria di immagini dal set (che documentano lo spogliarello tagliato dalla censura italiana) e un affettuoso ricordo del direttore della fotografia Alvaro Mancori.







"TotòPinocchio chiò chiò"
personale dell’artista
ANDREA PETRONE

           

        

Luogo: Museo-Biblioteca "Laboratorio delle Parole e delle Figure", Parco di Pinocchio, Collodi (Pt)
Promozione: Fondazione nazionale Carlo Collodi in collaborazione con Studio Frassa Associati
Inaugurazione: lunedì 28 aprile 2003, alle ore 16.00
Durata: 28.04-18.05 2003
Orario: tutti i giorni dalle ore 8.30 fino al tramonto (tel. 0572.429342 - 0572.429613)

ANDREA PETRONE è alla sua prima personale in Toscana, nel Museo-Biblioteca "Laboratorio delle Parole e delle Figure", al Parco di Pinocchio a Collodi (Pt). Il suo nutrito curriculum annovera personali e collettive negli spazi pubblici e nelle più importanti gallerie italiane ed europee. " Seguo il lavoro di Andrea Petrone da quasi un decennio e ne ho sempre ammirato la fervida vena, la voglia di stupire e stupirsi con uno stile ispirato da una creatività in grado di esprimersi liberamente, senza piegarsi a compromessi o giacere su comode rendite di posizione-scrive il critico d’arte Edoardo Di Mauro nella presentazione in catalogo.
La scelta della pittura è stata per Petrone dettata dalle enormi possibilità fornite da una disciplina data varie volte per morta e puntualmente riemersa, con grande dispetto dei molti che analizzano la fenomenologia dell’arte in base a schemi preconcetti. Negli ultimi anni Petrone ha sposato una strategia articolata su vari livelli, assolutamente coerente con i postulati del suo stile, che potremmo per taluni aspetti definire "warholiana", nel senso migliore del termine, realizzando ritratti di personaggi noti ed emblematici dell’immaginario artistico e culturale, spesso accostandoli a memorie del suo vissuto personale... Tutto ciò si è affiancato ad intelligenti ed originali operazioni dal sapore performanziale, certo più interessanti di molte banali happening neo concettuali, e valga ad esempio la tombola artistica "Morfè chiste so’ nummere!"
Le serie, talvolta felicemente ibridate, dedicate a Totò e Pinocchio ne sono la prova più evidente. Il suo "TotòPinocchio" dialoga con le marionette di Fortunato Depero, con il gatto e la volpe di Enrico Prampolini: proprio come nella realtà è Totò che magicamente si tramuta in burattino, il suo corpo si trasforma e le sue rivoluzionarie performances anticipano di mezzo secolo molta parte della cosiddetta "nuova avanguardia" dell’attuale scena artistica.

        

        







" Rinviato a giugno lo sfratto dalla casa di Totò"

L’ufficiale giudiziario bussa alla casa di Totò a via Santa Maria Antesaecula. Ieri era la mattina dello sfratto per i coniugi Barbella, due anziani che per anni hanno sbarcato il lunario aprendo il loro appartamentino aI visitatori nel mito del principe della risata. Poi, l’estate scorsa, la casa è andata all’asta per 18.000 euro. E l’acquirente, Amalia Canoro, una signora che vive alla Sanità, ora vuole entrare in possesso del suo. Il figlio, Giuseppe De Chiara, ha deciso di fare delle due stanze al primo piano un centro culturale e ha anche già fondato l’associazione che vi dovrebbe avere sede, «Il principe dei sogni». Per ora i Barbella non se ne andranno. Lo sfratto dovrebbe avvenire il 10 giugno. I due ultraottantenni sono decisi a resistere, gli acquirenti a procedere.

dal Mattino del 4 aprile 2003







"Ancora 2 Dvd distribuiti dalla Ripley’s Home Video

La Ripley’s Home Video è lieta di annunciare le sue prossime uscite, programmate per il 15 Aprile 2003 in dvd. Continua la Nostra incursione nell’universo Totò, con altri due titoli, disponibili in DVD e VHS: Totò, Vittorio e la dottoressa e Totò al giro d’Italia .

Nel primo, Camillo Mastrocinque riporta sugli schermi cinematografici Totò che, dopo una breve parentesi teatrale, accetta questa coproduzione italo-franco-spagnola che lo vede al fianco di una splendida Abbe Lane, di Vittorio De Sica e Titina De Filippo. Nei panni di un detective da strapazzo, Totò inaugura una serie in cui il suo nome compare nel titolo del film, sancendo il suo ruolo di assoluto protagonista.
Tra gli extra, segnaliamo l’intervista al poliedrico Alvaro Mancori, presente in questo film come codirettore della fotografia.

In Totò al giro d’Italia il regista Mattoli, sfruttando la popolarità di Gino Bartali e l’altrettanto leggendaria rivalità tra il campione e Fausto Coppi, convince entrambi i ciclisti a partecipare ad un film con Totò, Isa Barzizza, Walter Chiari e una rosa di altri campioni sportivi.
Interessanti curiosità su questo ed altri film e sull’esperienza umana e professionale con Totò sono raccontati da Isa Barzizza nella lunga intervista che vi proponiamo.







"I soliti ignoti" in dvd

20th Century Fox e Nocturno Cinema ti invitano alla festa in onore dell'uscita in DVD di

I SOLITI IGNOTI e RISO AMARO

Alla serata, che si terrà il 1° APRILE 2003 dalle ore 20.30 presso il Cinema San Carlo in via Morozzo della Rocca, 4 - Milano, incontreranno il pubblico i registi:
CARLO LIZZANI e MARIO MONICELLI
Mentre Carlo Massarini illustrerà il progetto "il grande cinema italiano in digitale"
Dopo l'incontro verranno proiettati i film I SOLITI IGNOTI e RISO AMARO in versione restaurata e l'episodio inedito con ALBERTO SORDI SCUSI MA... tagliato nell'edizione cinematografica e home video del film TEMPI MODERNI.
Un'occasione unica per riscoprire i classici del cinema italiano e una vera festa del cinema.







Pordenone: «Viva i fumetti» con un occhio al grande Totò

    

Terza edizione a Pordenone del Concorso per le scuole «Viva i fumetti», organizzato da Vivacomix e riservato a studenti di elementari, medie e biennio delle superiori della regione. Due i temi: a) Yuri, il bambino dello spazio, e b) Totò e Ninetto (padre e figlio) alla ricerca della felicità. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 5 maggio.In giuria c’è anche Liliana de Curtis, figlia del grande Totò. Le premiazioni si terranno il 10 maggio, alle 11, nel parco di Villa Galvani. Info: 0434/392913 o info@vivacomix.com.







Casa Totò, fuori i vecchietti

Armati dei loro due secoli in tandem e della loro terribile fragilità, due vecchietti si buttano nella mischia dell’ennesima lite sulla salma di Antonio De Curtis, Totò, principe della risata la cui generosità da vivo è proporzionale solo al numero delle liti che lo inseguono da morto. La signora Maria ha indossato, come guantoni da boxe, un paio di guantini di velluto cremisi a manopola che paiono usciti da un ritrattino da tasca del secolo scorso e s’è infilata in un lettuccio da malata, preparato in cucina, da dove ripete al giornalista: «Chi vuole prendere la mia casa? Chi?». Lo sa benissimo, Maria. Ed è una storia lunga. Giulio e Maria Barbella, novantenni, fino all’estate scorsa erano gli autoeletti guardiani del presepe del bambinello Totò, a via Santa Maria Antesaecula 109, primo piano, interno uno. A chi bussava per una visita ai luoghi natali dell’attore veniva aperto, in cambio di una piccola mancia. E perfino le visite guidate approdavano alla piccola grotta della Natività di un uomo adorato da morto ma che alla Sanità non ebbe una facile gioventù. Poi, in due settimane, venne giù il mondo di foto, reliquie e ragù sul fuoco dei Barbella. La casa natale fu venduta all’incanto, 18.000 euro appena: la comperò una signora della Sanità, Amalia Canoro, che ha un figlio attore e che, fondata l’associazione «Il principe dei sogni», nella cucina dei Barbella vuol fare un teatro. Non bastasse venne fuori (ripescato dal Mattino l’atto integrale di nascita di Totò) che il nostro era nato non al 109, ma al 107. Addio casa, addio presepe. Ed il 18 febbraio scorso arriva l’ingiunzione del giudice Sensale: la casa occupata dai Barbella è venduta alla signora Canoro, quindi va rilasciata in giorni dieci. Giulio Barbella, una povera vestaglia addosso, riceve in cucina vicino alla moglie vigile fra scialli e cuscini. Mostra l’atto che, giura, ha intenzione di ignorare: «tengo quarant’anni di Tribunale, io, e qua dentro vivo da più di trentacinque anni». Non ve ne andrete il 28, allora? «Dove ce ne andiamo? Dite voi, dove?». Dalla loro i due vecchietti hanno l’età che li rende difficilmente sfrattabili e Liliana, la figlia di Totò che ha garantito loro assistenza legale ed ogni forma d’aiuto possibile. Contro, i Barbella, hanno tutto il resto. E se Maria si difende con la sua fragilità armata di guantini di velluto, Giuseppe De Chiara, figlio di Amalia, al quale di fatto la casa è destinata, mette avanti le sue, di fragilità. «Ho 35 anni, una laurea, sono disoccupato, vivo con mia madre e, a differenza dei Barbella, non ho neppure la pensione. Parteciperò ad un concorso alla Regione per 538 posti da funzionario e sa cosa mi hanno detto? Che le domande sono già a duecentomila. Quella casa ci costa i risparmi di mia madre e non dovremmo richiederla?». Ma i Barbella sono lì da trent’anni, dici. «Questo non è vero. Abbiamo un certificato di residenza storica. Barbella in quella casa è arrivato il 23 dicembre ’92, da Giugliano». Ed il progetto teatrale? «Va avanti - dice De Chiara - e se verrà imposto il vincolo come bene culturale mi aspetto, anzi, un contributo». Già, era stato annunciato il vincolo. Al signor De Chiara non risulta sia stato imposto su una casa dove Totò non nacque ma comunque visse un periodo con la madre Anna: la Regione che, il 29 luglio 2002, si offrì anche di riacquistare la casa, l’aveva preannunciato. Poi più nulla. Fino all’ultima puntata della lite su un brandello della memoria di Totò.

articolo di Chiara Graziani tratto da Il Mattino del 24/2/2003







Buon compleanno Principe

Nel 105esimo anniversario della nascita di Totò si svolgerà, nel centro di quartiere di via Loria a Nocera Inferiore, una manifestazione a cura di Maurizio Civale.
Liliana de Curtis spegnerà una torta con 105 candeline.
Seguirà uno spettacolo con ballerini, imitatori, poeti, cabarettisti, piano bar e l'elezione di Miss e Mister Totò.







Nuovi titoli in DVD della Ripley's Home Video

Dopo le uscite questa settimana di tre nuovi titoli in Dvd " Totò e le donne ", " I ladri " e " Totò nella luna " la Ripley's Home Video propone per il prossimo 30 marzo l'uscita di due nuove pellicole:

Totò, Peppino e i fuorilegge
Di Camillo Mastrocinque, 1957. Con Totò, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Franco Interlenghi, Dorian Gray.
Sposato con una donna ricca ma parimenti avara, Totò escogita un tranello per estorcerle del denaro. Con l'amico Peppino inscena un finto rapimento, pretendendo dalla donna un ingente riscatto. Ma, scopertasi beffata, la donna si rifiuterà di versare altri soldi quando, per ironia del caso, Totò sarà vittima di un vero sequestro.
SELEZIONE SCENE
TRAILER
Sul set conTotò: FRANCO INTERLENGHI E MARIA PIA CASILIO
CURIOSITA'
FILMOGRAFIE
AUDIO RIELABORATO 5.1

Totò, Eva e il pennello proibito Di Steno, 1957. Con Totò, Abbe Lane, Giacomo Furia Totò si fa convincere da due lestofanti a fare una copia della Maja desnuda del Goya.
L'imbroglio riesce, ma il pittore, calatosi appieno nella parte, falsifica altri quadri e finisce in galera.
SELEZIONE SCENE
TRAILER
INTERVISTA A GIACOMO FURIA
CIAK PER LA VERSIONE SPAGNOLA
CURIOSITA'
GALLERIA FOTOGRAFICA
FILMOGRAFIE
AUDIO RIELABORATO 5.1







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